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Il Blog di Stefano Giolo, divulgazione informatica, uso consapevole tecnologia, e fatti miei

Evvia le ronde!

Tempo di lettura 4 minuti

Evvia le ronde! Si, finalmente avremo qualcuno che ci protegge, finalmente potremo sentirci sicuri nelle nostre città, finalmente le nostre figlie, ragazze, mogli, amiche e cugine non verranno più violentate, neanche quella passante lì che quei razzi stanno infastidendo, no.
Tutto questo mi sembra ridicolo.
Parto da un fatto accadutomi qualche tempo fa, non è la prima volta che mi capita di aiutare una ragazza derubata, o molestata ma questa è particolarmente indicativa riguardo all’utilità effettiva delle ronde.
Mi trvovavo sull’autobus, dalla stazione alle Golosine, verso le sette di sera credo.
Le Golosine per chi non fosse di Verona sono un quartiere semi periferico dove alcuni autobus fanno capolinea, l’autobus nella tratta stazione- inizio golosine è zeppo di gente, poi improvvisamente si svuota per arrivare al capolinea generalmente vuoto.
La mia fermata è a metà strada, dove scene il più delle persone.
Quella sera ero tranquillamente seduto al mio posto ascoltandomi la mia musica quando sento una ragazza alzare la voce contro qualcuno, abbasso il lettore ed ascolto qualche secondo la conversazione “Ti ho detto che il mio numero non te lo do!”, “Lasciami perdere!”, “Stammi lontano”.
Sarà stato qualche adolescente che ci prova con la ragazza di turno, c’è tanta gente, non vedo le persone coinvolte e comunque non credo vi sia grosso pericolo in un autobus zeppo di gente.

Pian piano l’autobus comincia a svuotarsi e vedo finalmente qualcosa di più della scena: lei è una ragazza sui vent’anni è seduta, loro perché sono in due, sono due uomini adulti, piuttosto alti, piuttosto malvestiti, e piuttosto ubriachi. Uno in piedi e uno seduto.
Uno dei due ogni tanto si avvicina a lei le dice qualcosa a bassa voce e lei si gira dall’altra parte o gli dice ad alta voce “vattene”, “lasciami in pace”.
L’autobus è però ancora pieno di gente, non credo ci siano grossi pericoli per lei, io sono teso e pronto a scattare ma ancora tranquillo per la situazione.
L’autobus comincia a svuotarsi e mancano due fermate alla mia, lei non scende, loro non scendono, altra gente scende.
Un altra fermata, stessa situazione, la gente scende, loro no.
La mia fermata idem. Decido di restare su, non credo serva intervenire ma… non lo so non la vedo più così tranquilla. La fermata successiva siamo io, lei e loro due.
Loro si avvicinano entrambi e lei li caccia.
Mi alzo, mi avvicino a lei, le sorrido e sotto voce le dico “Ciao, senti… io dovevo scendere tre fermate fa, ma ho visto la situazione… ecco se vuoi io sto qui, solo per vedere come va, ok?”
Da quel momento fino al capolinea le sono stato di fronte in piedi.
Prima del capolinea l’uomo in piedi mi urla
*che cazzo vuoi?”
-Io? Niente!
*ma ce l’hai con me?
-No, stavo parlando con questa mia amica, non la vedevo da un po’
*ma ce l’hai con me? Hai problemi?
(sorrido)
-No, nessun problema, buona serata!
Al capolinea lei si alza e scende, io dietro lei, lui dietro di me, l’altro uomo dietro di lui.
Lei nel frattepo mi spiega di aver sbagliato autobus e di non sapere dove si trova, io le dico la via e lei chiama suo padre che la venga a prendere.
Nel frattempo
*Oh ma ce l’hai con me?
-No, assolutamente (sorridendo tranquillo… almeno esteriormente ecco)
Mi si avvicina, petto a petto, anche se lui era un po’ più alto e mi arrivava giusto in faccia l’odore di alcol del suo fiato
*Che cazzo vuoi?
-Ripeto, nulla, io non ho nessun problema ne con te ne con altri, perché qualcosa non va?
L’uomo che prima era seduto torna sull’autobus in attesa che riparta l’altro resta ancora lì.
Pochi minuti dopo arriva il padre di lei e la porta via.

Io quella sera sono rimasto lì colpito dalla scena, immaginando cosa poteva essere se non restavo sull’autobus in quella zona buia, piena di nascondigli e per nulla rassicurante.
Oggi invece mi chiedo cosa sarebbe cambiato se vi fossero state le ronde.
Ci sarebbe stata una ronda per ogni autobus? Una per ogni via? Una per ogni incrocio? Una per ogni buco nascosto di quel quartiere? O avrebbero bazzicato il centro, i parchi “caldi”, e poco altro?
Quella ragazza sarebbe stata mai protetta dalle ronde?
Non sarebbe tutto più semplice, più sicuro, più tranquillo se ognuno di noi avesse un etica che lo spinge a far qualcosa?
Le ronde tra l’altro non possono fare altro che osservare e avvisare le autorità, ma questo non è dovere civico di ogni singolo cittadino?
Un qualsiasi uomo anche il più egoista non vorrebbe che chiunque lo vedesse in difficoltà chiamasse la polizia o lo aiutasse? E allora lo faccia anche lui!
Le ronde tra l’altro chiedono finanziamenti.
Siamo in uno stato in cui la polizia ha le macchine ferme perché non ha i finanziamenti per ripararle, in alcuni comuni non ha neppure i finanziamenti per metterci dentro benzina e dovremmo finanziare dei piccoli gruppi di persone che facciano il dovere civico che dovrebbe essere fatto da tutti?
A che pro? Per pulire le coscienze di chi non chi non lo fa? Di chi lascia che venga violentata una donna, rapinato un anziano, circuito un disabile, adescato un bambino….
A che pro? Al pro di far sentire “grossi” quelli che fanno le ronde?
E poi come funzionerebbe? Le ronde girano in piccoli gruppi li si può benissimo pestare a sangue con un bel gruppetto di malviventi, se sono tanti girano in grandi gruppi ci saranno meno gruppi, quindi meno possibilità di dividersi.. su ttti gli autobus? Su tutti i capolinea? Su tutti i parchi? su tutte le vie buie? Su tutti i parcheggi? Su tutti i prati un po’ nascosti? E quando vedono qualcosa? Non possono fare nulla di diverso da quello che posso dare io, da quello che puoi fare tu. Chiamare la polizia che se va bene verrà altrimenti non avrà come spesso accade i mezzi per venire, le auto, il numero di pattuglie, perché le sono stati tolti altri finanziamenti… guardacaso per sovvenzionare le ronde.
Cittadini che fanno ciò che dovrebbero fare tutti.
Mi sembra una nuova legge di facciata, per far sentire tranquilla la gente che non ragiona ma non dando in realtà nessuna tranquillità aggiuntiva reale.
Finanziamo piuttosto le forze dell’ordine, facciamo educazione civica nelle scuole, nelle piazze, alla gente. Insegnamo che il mondo va migliorato dal basso, da noi, da dentro, non facendo si che altri facciano quello che noi possiamo, anzi dobbiamo fare per primi!
Evviva le ronde invece! Evviva lo scarico delle responabilità proprie del cittadino!

Questo blog non è solo sull'Uso Consapevole Delle Tecnologie

Questo è un blog politico. Che piaccia o no. Ma difficilmente mi si vedrà schierato a favore di un partito, o contro un partito… per partito preso.
Politica è essere o non essere razzisti, essere o non essere a favore dei diritti e delle libertà, politica è scegliere di buttare per terra una cartaccia o di raccoglierla e metterla in un cestino della differenziata, politica è scegliere tra accogliere o discriminare, sono tutte cose che non sono di destra o di sinistra, che non dovrebbero appartenere a l’uno o all’altra fazione politica. Sono “cosa pubblica”, sono bene pubblico.
Qui puoi leggere di più sulla mia idea di politica

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0 thoughts on “Evvia le ronde!

  1. appen sono tornata ho chiesto a diverse persone che cosa fosse successo in mia assenza in Italia e la maggior parte delle persone ha detto:”…Bah, nulla di che!”. Ora vorrei rispondere:”No no… a parte il fatto che l’Italia cade a pezzi…No no è tutto ok!”

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