Staipa’s Blog

Il Blog di Stefano Giolo, divulgazione informatica, uso consapevole tecnologia, e fatti miei

Qual’è il dritto e quale il rovescio in una moneta?

Tempo di lettura 3 minuti

A volte suoni, a volte sei Dio, a volte sei Il Male, a volte il silenzio esprime meglio il tuo essere.

Una suonata pessima in pubblico, e un cattivo umore, poi la gente pensa che tu sia di cattivo umore per la pessima suonata, e se suonavi male per il pessimo umore invece?
O se le due cose fossero una unica?
E se fossero invece totalmente due cose distinte, non legate?
A cosa era dovuto l’umore? E a cosa il pessimo suonare? Cosa importa? Il “pubblico”, la gente attorno ha le proprie opinioni, ha il proprio mondo, che ruota nella propria direzione.
Ho scritto un libro tempo fa “Luna Nuova”, si dovrei sistemarlo, migliorarlo, è ancora una bozza, nelle mani di chiunque voglia cercarlo ma ancora solo una bozza.

Inizia con un tramonto a est, finisce con un’alba ad est. Una notte in cui il mondo ruotava al contrario, in cui tutto girava per il verso sbagliato. Ma davvero quello era il verso sbagliato?
Talvolta scopro che forse è proprio quello che io considero il verso sbagliato quello giusto, quello verso cui il mondo, il mio mondo -senza tanti generalismi, senza tanti pessimismi universali, senza tanti era meglio quando si stava peggio, non esistono più le mezze stagioni e simili, il MIO mondo, ciò che mi circonda- spinga davvero tutto in una direzione che non è quella che io scelgo, quella che io spero.
Mi guardo intorno e mi scopro girato a guardare nella direzione giusta-sbagliata che non è la direzione dove va il resto di me.
E poi il mondo ruota, cambiano le prospettive, cambiano mille cose, ma alcune no. E sono quelle contro cui eternamente remo. Quelle restano fisse. Forse quello è il vero unico verso giusto, quello contro cui remo.Mi torna alla mente un discorso fatto anni fa con una mia vecchia cara amica, Francesca, filosofa non tanto per la laurea che ha quanto per ciò che è, in una delle tante ore fatte girando a vuoto in macchina. Non so se fosse una visione sua o di qualche “filosofo riconosciuto” ma parlava di noi persone come sfere, palle di pongo che ruotano. Nasciamo di un colore, o forse neppure e poi cominciamo a rotolare in salita, verso una vetta. Che vetta? Non si sa, rotoliamo.
Ci incontriamo con altri, ci mescoliamo un po’, alcuni nostri pezzi si mescolano ai pezzi degli altri, alcuni li perdiamo per strada scontrandoci con qualcosa, e qualcuno passando su questi pezzi li raccoglie ed entrano a far parte di lui.
E la nostra superficie un tempo liscia si trova nel tempo piena di segni, di colori, di pezzi di se e di altri. Graffi, sfregi e intarsi stupendi.
Qualcuno rotolando si consuma, diventa sempre più piccolo, sempre più disgregato, qualcuno invece cresce, si modifica si riempie. E ancora ci si incontra, ci si scambia.
Alla fine quanto di noi è nostro e quanto è raccolto? Non importa. Siamo noi, cresciuti cambiati.
Ed andiamo in salita, qualche volta si cede, e ci si lascia rotolare verso valle, possiamo riuscire a frenare, scontrarci contro un oggetto che ci ferisce, scontrarci con qualcuno che ci frena nella discesa lasciandoci qualche pezzo di se, lasciandogli qualche pezzo di noi.
E avanti verso questa salita, verso questa meta che forse qualcuno raggiunge, forse qualcuno no.
Questa stessa teoria che scrivo non è già più la sua, ne è mia, contaminata tra le sue parole e i miei pensieri, e forse cose che ho raccolto altrove, contaminata un po’ anche dai miei vettori e le mie torri che poi non sono miei, ne forse di chi me li ha mostrati. A proposito non ho ancora trovato un filosofo disposto a smontare le mie teorie. Mi hanno pure rapinato del quaderno su cui ho scritto per anni. Dove per rapinato si intende rapina a mano armata. Lasciamo perdere armata di cosa, grazie.
Dove ruota la ruota?
Qual’è il lato “giusto” della medaglia, quello dritto e quello storto?
Avrei spaccato il mondo se me ne si fosse data la possibilità.
Non volevo una leva per alzare il mondo, bastava ciò che avevo dentro.
E così prendo la moneta, la ruoto dall’altra parte e la guardo.
Davvero è così diversa?

La lancio.
Testa o croce?

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21 thoughts on “Qual’è il dritto e quale il rovescio in una moneta?

  1. FIN TANTO CHE PARLI AGLI ALTRI DI TUTTE QUETE TUE TEGHE VA TUTTO BENE, MA QUANDO COMINCIA A PARLARE AGLI ALTRI DEGLI ALTRI, CONVINTO DI POTERTI ARROGARE IL DIRITTO DI GIUDICARE, DEFINIRE, DARE CERTEZZE E FARE LEGAMI SULLA E NELLA VITA DEGLI ALTRI CHE NN VA BENE PER NULLA. MI FA PIACERE LEGGERTI NONOSTANTE TUTTO .. MA DIMMI PERCHè DEVI DIRE A SCONOSCIUTI PER ME LA TUA TERIA SUL MIO MODO DI AMARE E SULLA MIA VITA E DARE CERTEZZE PONDERATE NN SO SU QUALI BASI DATO CH ENN TI VEDO DA CHISSà QUANTE ERE GLACIALI?? NOTO CHE TI REPUTI UNN BRAVO SCRITTORE, BENE ALLORA SCRIVIMI QUI, SENZA CANCELLARE QUESTO INTERVENTO PERCHè LO FAI. A ME NN RECHI NESSUN BENEFICIO. ALLE PERSONE CHE SONO COINVOLTE NEMMENO.. A TE LO RECHI? O CREDI DAVVERO DI RECARLO AD ALTRI? IO LA MIA RISPOSTA LA SO.

  2. Non ho la più pallida idea di che cosa tu stia parlando dato che non parlo di te ne di cose che ti riguardano da mesi…
    in ogni caso non ho mai detto neppure di reputarmi un bravo scrittore…
    magari se vuoi discuterne esiste anche la voce in ogni caso.

  3. Hai una sezione privata nel forum, hai la possibilità di contattami sul forum, sulla mia pagina principale ci sono contatti di ogni genere, conosci metà della gente che conosco, direi che se mi cerchi sai bene come e dove trovarmi.

  4. e ma nn mi ricordo più il tuo num di cel. nn ho la tua mail.ne contatti msn o icq. ho mandato un messaggio a un numero che poteva ricordarmi il tuo ma nn credo di avere azzeccato.

  5. Mi viene da ridere a vedere che ci sia ancora gente su internet dopo anni che siste che non ha capito come ci si comporta, quale è l’etichetta da adottare e soprattutto non ha capito che si deve scrivere decentemente perchè gli altri ti capicano. Aggiungo che sinceramente trovo dubbia la moralità di una persona che si prende la libertà di sporcare lo spazio web di altri, qualsiasi sia la ragione.
    Mariachiara, non ti conosco, non so chi sei, ma sinceramente non è così che ci si comporta. Questa si chiama maleducazione, e per il mio modesto parere scrivere in questi toni su uno spazio web è come scrivere su un monumento con una bomboletta spray.

  6. aggiungo, se vuoi cancellare il mio post tra un paio di giorni perchè mi infastidisca che rimanga ad inquinare l’animo e l’atmosfera di questo splendido portale.

  7. sarà.. a me va bene come ho fatto. cioè ho commentato l intervento di stefano sul suo blog. ch c’è di male? ho pure fatto delle domande. …..

    (p.s. per lo squillo credoc h esia stato mio padre sbagliando te cn un altro stefano. può essere. nn sapevo avesse il tuo num di cel!!! ciò mi da fastidio, ma almeno posso dirti come stanno le cose in privato che qua , nello ” splendido portale”a fare il santo e lo gnorry sei troppo bravo).

    ah puoi cancellare tutto ora.

  8. Beh non mi sembra tu abbia commentato il post, e se lo hai commentato… beh non ho capito dove tu abbia potuto immaginare che parli di te, tuttalpiù della Cizza (come specificato dal nome Francesca) dato che l’unica cosa esterna a me che cito è un discorso fatto con lei ormai cinque anni fa…

  9. Bella la visione delle sfere, ora è anche un po’ mia 🙂
    L’unica cosa che mi viene in mente è che tu non debba lanciare la moneta, ma decidere TU quale lato vuoi.

  10. Non hai perso la tua incapacità di parlare direttamente con le persone, eh?
    E soprattutto non stai monopolizzando questo spazio, no no.
    Allora? I mezzi per cercarmi se vuoi li hai, i mezzi per attaccarmi direttamente pure.
    Fallo.
    Sto attendendo che tu voglia spiegare direttamente cosa è scattato nella tua testolina, così forse potrai comprendere che non è tanto ciò che dico, quanto l’immagine che tu dai all’esterno di te il problema.
    Ma se vorrai, come ripeto, hai tutti i mezzi per contattarmi senza mettere in piazza al mondo le tue e mie cose.
    Se no se vuoi ti do il numero de “I fatti vostri”, “Forum” o di qualche Talk Show, così forse ti senti più a tuo agio..

  11. Non ho interesse a chiamarmi. Al forum accedi benissimo con i tuoi soliti dati, ma se vuoi ti resetto la password così puoi riprovare, se la tua mail non va io non posso certo saperlo, ma le tue amicizie pullulano di informatici a quanto pare. Tuo padre il mio numero lo ha sempre avuto, non so se poi lo abbia cancellato.

  12. “monopolizzareeeeeeeee” hihihi
    ti compro un vocabolario?

    cmq ho detto che è piacevole leggere quando parti per la tangente coi tuoi pensieri cervellotici che si mordono la coda . nn è piacevole venire a sapere che li fai anche sulla mia vita con altra gente di questa città. sul tuo mondo fanne quanti ne vuoi. ul mio no. mi invadi.

    ( sul cel di mio padre nn c’è il tuo numero.. nn so cosa sia successo ma credoc he la vodafone abbia fatto casotti)

  13. nn ho il tuo cel. nn riesco ad accedere al forum. per mail non posso perchè la mia mail nn mi va!! ti mando un piccione viaggiatore!!! ?????
    e risparmiati quelle battute del c***o.
    anzi un modo ce l ho . venire a caa tua. ma nn so i tuoi orari. e poi mi farebbe schifo vederti.

  14. perchè invece di fare tanto il figo nn mi chiami tu dato che è la terza volta ch eti dico che nn ho altri mezzi per contattarti? o ti piace fare il figo nel tuo preziosissimo spazio web? puoi sempre ripulirlo dai miie interventi come hai già fatto così nn monopolizzerei nulla. sei prorpio una merda.

  15. Fico… niente prevenuta è?
    Come ti ho scritto via sms (e magari anche tu potresti comunicare con me invece che con un blog) ero a pranzo.
    Attendo tua chiamata.

  16. Mhhhh non mi risulta che il verbo “monopolizzare” sia sbagliato…. quindi no, non mi serve un dizionario, grazie comunque.

    E ripeto… per favore, se non per lo spazio almeno per te che ti rendi ridicola e ti metti in mostra da sola, TACI.

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