Così…. senza preavviso un amico oggi mi ha detto “vendevi un sax tempo fa, no? Vengo a vederlo”.
Neppure il tempo di togliermi lo zaino di due giorni stancanti ma avvincenti….
così. Entra in casa, lo guarda, mi mette in mano dei soldi, non pochi, più di quanto valesse (affetto escluso) e così, senza preavviso quello che per più di dieci anni è stato il “mio bimbo” se ne è andato.
Ok, erano anni che non lo suonavo era ormai il sostituto del mio attuale… ma era il mio primo. In realtà il secondo, ok, il primo me lo hanno cambiato in garanzia con questo.
Lo strumento su cui ho imparato, lo strumento su chi ho sbagliato, lo strumento che tanti anni fa prima di un concerto mi è caduto e non ho potuto fare il concerto, lo strumento con cui ho fatto il mio primo saggio, i miei primi concerti… lo strumento per cui ho speso tantissimi soldi solo per farlo tornare come nuovo (meglio di nuovo, ci ho fatto fare qualche modifica)…. lui….
Improvvisamente tra le mani di un altro.
Un artista.
Non è un musicista, o forse lo è più di tutti.
Lui è un genio che suona senza saper nulla di musica, lui suona ciò che esce dall’anima, e dice che dagli strumenti che hanno una storia esce musica più bella,
Dice che da uno strumento che ha la mia storia, che ha suonato nelle mie mani uscirà musica più bella.
Lui segue le note, improvvisa senza saper nulla melodie orecchiabili e stupende, talvolta strappalacrime, talvolta felici.
Lo farà con lui, col mio bimbo.
Si, è in buone mani credo, ma… ma ho fatto abbastanza raccomandazioni?
Niente polvere o fumo sui cuscini delle chiavi… una puntina di grasso qua e là ogni tanto…
e attento a non farlo cadere e…
…e ormai è tuo.
Il mio bimbo.
Ciao piccolino, donagli melodie nuove, nuovi sogni, nuove realtà.
Vai piccolino, per me sei stato grande.
Saluto al mio bambino
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Prima o poi i figlioletti devono staccarsi dai genitori. Almeno, anche se non è una gran consolazione, sai che è in buona mani.
eh, si, è sempre una tristezza dar via qualcosa di importante..
Vedrai che tornerà a suonare….a me succede con i libri, non me ne separo mai, poi però penso che qualcun altro li legge ed essi tornano a vivere. Ciao LP
Ah, questi papà gelosi. Ma credo che ci sia nostalgia ogni volta che si vede uscire di casa qualcosa o qualcuno a cui si tiene davvero.