Staipa’s Blog

Il Blog di Stefano Giolo, divulgazione informatica, uso consapevole tecnologia, e fatti miei

Abruzzo… articoli interessanti

Tre articoli interessanti…

L’Aquila moribonda: un SOS all’Europa

Siamo agli inizi del quinto mese dal rovinoso sbriciolamento díuna intera città e dalla fuga in massa dei suoi abitanti. Il motto più diffuso, variamente utilizzato in questa o quellíoccasione, è stato ìLíAquila feritaî. Dalle ferite si può guarire o, invece, morire per infezione: ed è purtroppo questa seconda terribile ipotesi che sta consolidandosi sullo spettrale sfondo della città, la cui

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"La magia di Escher" a Verona: Palazzo Forti

Dal 30 gennaio al 29 marzo 2009 Palazzo Forti ospita la mostra “La magia di Escher”
La Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti apre la stagione espositiva del nuovo anno con diversi appuntamenti.
A partire da venerdì 30 gennaio Palazzo Forti ospita, fino al 29 marzo 2009,  la mostra La magia di Escher, a cura di Federico Giudiceandrea,  dedicata a Maurits Cornelius Escher, l’artista olandese, morto nel 1972, noto per le sue straordinarie opere costruite sull’illusione e sull’immaginazione sviluppate attorno al ragionamento matematico. Litografie, incisioni e disegni vedono quasi sempre protagoniste costruzioni dalla prospettiva vertiginosa, scale ripide senza una fine, scenografie di mondi impossibili che tanto ricordano la pittura fiamminga che Escher amava.
La rassegna si inserisce nell’ambito di Infinita…mente, il festival dedicato ai temi dell’intelligenza artificiale e delle neuroscienze, ideato dall’Università di Verona in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona e il consorzio Verona Tuttintorno.

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Con te partirò


Le partenze son sempre istanti importanti, ma per quanti una partenza ha il significato che ha per te, per me, per tutti quelli della nostra specie?
Ma anche tra questi per quanti la partenza significa così forte quello che significa per te, e per me che invece in un pomeriggio d’estate, seduto attorno ad un cerchio al sentire la parola “diverso” ho deciso di partire diversamente?
Ricordo, penso ancora a cosa farei alla mia partenza certe volte, quali segni farei, penso a chi parte e penso “Io alla mia partenza farò…. ah…. no, non lo farò più oramai”.
Penso al simbolo che regalerei a te creandolo con le mie mani… quanto ci vorrebbe? Una settimana? Forse di più tra il cercare il materiale, definire il progetto per intero e il realizzare il tutto e poi?
E poi te lo darei e non importa la tua reazione.

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Quadri

Non è facile talvolta osservare alcuni quadri, certe immagini così scomposte o compostamente prive di appigli, immagini in cui l’immagine trascende se stessa fino a confondere la mente e l’idea.
A volte diventa inutile incaponirsi, cercare di attribuire un significato che non sia emozione, dare un’interpretazione di ciò che l’autore pensava, di ciò che voleva trasmettere se qualcosa voleva trasmettere.
A volte la cosa migliore è fermarsi davanti al quadro e chiudere gli occhi, liberare ogni pensiero, riaprirli, allargare la vista, lasciarla annebbiare, riprenderne il controllo ed entrarvi dentro, entrare nel quadro.

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Sui film… i media… l'opinione pubblica… le leggi… la dittatura.

Mentre il governo prepara la futura dittatura facendo passare leggi con la fiducia invece che con il parlamento ed ignorando cosucce come la costituzione italiana, e la tv ci propina informazioni giornalistiche di dubbia riscontrabilità e realtà, tra quanto ci troviamo a sorbirci c’è un film che consiglio.
Domani, Mercoledì Sera su Italia 1 daranno “V For Vendetta“, ovviamente in seconda serata.
Forse c’è chi si chiede perché “ovviamente” e non credo che siano però le persone che lo già hanno visto con occhio critico-politico, ovviamente perché?
Scene troppo violente? No, molto meno di altri. Scene di sesso? No, neppure una, neppure un “seno al vento”. Scene che potrebbero spingere dei ragazzini ad emulare qualcosa di cattivo? No, ma quasi.
Scene che potrebbero spingere gli adulti ad emulare qualcosa di cattivo, ossia aprire la propria mente e ragionare sul controllo psicologico che i media e i governi tendono a creare su di noi senza farcene accorgere, comprendere come le notizie messe ad arte servano a distrarci da cose più importanti, o a farci avere paure che servano a scegliere di votare da una parte piuttosto che da un altra, o a tenere la nostra attenzione su qualcosa, o peggio a farci credere qualcosa.


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A Te.

Sarà banale scriver questa canzone oggi, sarà banale usare le parole di un altro, le parole che oggi staranno usando migliaia di persone.
Sarà banale ma in quel che provo non trovo nulla di banale.

A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei…
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei…sostanza dei sogni…

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L'arte italiana scompare dalla Rete

Roma – Pochi giorni fa il Ministro Rutelli ha annunciato il rientro nel nostro territorio di opere d’arte italiane trafugate e portate illegalmente all’estero. Dal 21 dicembre al 2 marzo, sessantotto manufatti d’epoca romana, greco-romana ed etrusca, avranno temporaneamente casa in una mostra al Quirinale, di ritorno dalle teche di prestigiosi musei e gallerie di tutto il mondo (tra i quali il Metropolitan di New York), per poi trovare collocazione nei più importanti musei della penisola.

L’intellighenzia italiana, con in prima fila il ministro Rutelli, si è felicitata e congratulata per quello che rappresenta indubbiamente un notevole successo per i beni culturali nostrani.

Queste opere però – e non solo queste – sono condannate da una misconosciuta legge italiana ad un limbo burocratico dal quale sarà ben difficile tirarle fuori, e che rischia di consegnarle all’oblio più completo.

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Daito Ryu Aikijujutsu

Da qualche settimana ho iniziato a fare regolarmente allenamento di Daito Ryu Aikijujutsu un arte marziale tradizionale giapponese spiegare bene di cosa si tratta mi è ancora difficile in quanto sto imparando anche che cosa essa sia e come è giusto comportarsi sul Tatami, il “tappeto” su cui avvengono gli allenamenti .

Posso però dire che mi aspettavo (visto da fuori) che tale genere di sport fosse una cosa diciamo “non per tutti” invece con un buon Sensei (Maestro) la cosa è molto meno difficile di quanto appaia.
Per chi volesse avvicinarsi a questo genere di disciplina consiglio se di Verona di venire a vedere qualche allenamento è davvero non solo uno sport, ma davvero un intero mondo affascinante, fatto non solo di tecniche ma di storia tradizionale, di esperienze di migliaia di persone nel

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Università

Nella mia facoltà di informatica, a Verona hanno reso il primo anno un inferno, a la gente si sa già si dimezzerà entro i primi mesi a causa di alcuni esami/professori davvero pesanti, i test di Medicina sono un terno al lotto e conosco più gente che non li ha passati di quanti ne conosco che li ha passati, a Venezia all’accademia d’Arte ti segano che è un piacere, e comunque molti di noi (compreso me) ritengono che l’università sia troppo semplice, che troppa gente si laurei creando un paese di laureati disoccupati…

Bene…. io non ho parole quando leggo articoli come questi….

Atenei, ecco i primi risultati dei test
I medici più bravi? Quasi tutti a



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Contrapposizioni …..infine ecco la "fine".

Contrapposizioni, Il Filo Edizioni è il mio primo libro edito. Vincitore di una targa e un diploma di merito al Premio Internazionale di Poesia “San Domenichino” Città di Massa è in fine giunto a scadenza del contratto.

Sarà reperibile nelle principali librerie di Verona (in particolare da Gheduzzi e al Gelso) e ordinabile in tutte le librerie italiane ancora per qualche settimana e poi non ne sarà più garantita la reperibilità.

Dalla Prefazione:
Stefano Giolo osserva la vita attraverso un caleidoscopio di poesia che riporta le immagini di un mondo complesso. La vita appare nei suoi versi come il teatro dalle apparenti contraddizioni, in un palcoscenico di carta Stefano Giolo mette in scena l’assurdo che regola la percezione dell’essere ingabbiandola a priori in griglie di senso prestabilite. Una silloge fatta di vetri che come echi di pensieri s’infrangono nell’anima riflettendo e ricomponendo una realtè nascosta, della quale egli tenta di rivelare le profonde contraddizioni intrinseche ai diversi punti di osservazioni che si decide di adottare per comprenderla.



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Il Violino Nero

Il Violino Nero
di Maxence Fermine
Editore Bompiani

Johannes Karelsky, protagonista de Il violino nero, è un musicista dal genio precoce destinato a conoscere gli abissi della passione in una Venezia di fine Settecento immersa, a dispetto delle precise indicazioni storiche, in un’atmosfera onirica che ripropone l’icona funesta della città, forse ispirandosi all’immagine pittoresca dell’Italia fissata dalla tradizione del romanzo nero e fantastico. L’incontro con un misterioso liutaio, antico allievo della famiglia Stradivari, è il motore di una storia che sviluppa con grazia il tema del

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