Staipa’s Blog

Il Blog di Stefano Giolo, divulgazione informatica, uso consapevole tecnologia, e fatti miei

Cosa può scoprire una persona dai miei profili social?

Tempo di lettura 9 minuti

La gran parte dei timori delle persone riguardo ai Social Network è legata alle informazioni che questi possono carpire su di noi. Ho già affrontato l’argomento nell’articolo Cosa sa Facebook di me? Cosa sa Google di me? (https://wp.me/pQMJM-26S), quello che viene quasi invariabilmente ignorato è il rischio legato alle informazioni che altri esseri umani possono scoprire.

Ho giocato su questo tema con l’articolo “Modi in cui violiamo la nostra privacy ogni giorno” nel quale esponevo alcuni modi in cui spesso tendiamo a lasciare sfuggire informazioni sulla privacy e si trattava di una provocazione nei confronti di chi temeva ad installare l’app per il tracciamento delle pandemie il discorso però può essere ulteriormente approfondito.

Il mondo digitale è parte della realtà

La prima cosa da ricordare è che il mondo digitale è parte della realtà, esattamente quanto lo sono i giornali, la televisione, o i cartelloni stradali. Pubblicare qualcosa su Internet e pretendere che non sia visto da occhi indiscreti è come installare nel proprio giardino un cartello pubblicitario e sperare che non venga visto da chi non è invitato a casa.

Molti social network, hanno delle opzioni per la gestione della privacy, in genere si trovano nello stesso posto dove possiamo modificare i dettagli del profilo, nome foto, eccetera. La prima cosa da fare quando ci si iscrive a questo genere di servizio è andare a studiarsi la privacy e poi comportarsi di conseguenza. Ad esempio, se su Facebook è possibile impedire agli sconosciuti di vedere le nostre condivisioni e i nostri stati (ma poi ne vedremo i limiti) selezionando in maniera molto granulare le opzioni anche foto per foto o stato per stato, altri social come Instagram permettono solamente la scelta tra profilo completamente privato (solo i conoscenti possono vedere) o completamente pubblico (tutti possono vedere).
Questo è importante da sapere per decidere cosa è bene pubblicare e cosa no.

Sebbene l’atteggiamento di molte persone sia quello di “tanto cosa ho da nascondere” in realtà probabilmente anche loro ne hanno diverse.
Attraverso i profili di molte persone che hanno il desiderio compulsivo (Esiste la dipendenza dai social e da Internet? https://wp.me/pQMJM-27Z) di pubblicare qualunque cosa, un malintenzionato può risalire a moltissime informazioni. Ancora di più correlando più social. Ambienti frequentati, gusti, orari, assenza o presenza in casa, una disamina più approfondita l’ho già fatta in Modi in cui violiamo la nostra privacy ogni giorno (https://wp.me/pQMJM-203), e alcune delle ricerche che è possibile fare per esempio attraverso immagini per comprendere dove siano state scattate. L’ho spiegata in Come riconoscere una Fake News? Parte 6: Strumenti di indagine per le immagini (https://wp.me/pQMJM-1Ub).

Quello di cui non ho ancora parlato è di come tutto ciò che passa da Internet, ha la tendenza a rimanere registrato da qualche parte. Per fare un esempio potete cancellare le mail inviate, i messaggi, le foto che avere pubblicato ma il fatto che ci siano state delle comunicazioni da voi verso uno specifico servizio o persona lasceranno comunque traccia nei vari server attraverso cui il servizio è passato e molto probabilmente sul servizio usato.

Un esempio lampante è l’utilizzo delle immagini su Facebook

Le privacy delle immagini sui social

Vi propongo due esperimenti interessanti che mostrano la permanenza di ciò che pubblicato in rete e il livello di privacy.

Privacy delle immagini su Facebook

Su Facebook, attraverso il mio segretissimo profilo dal quale non accetto nessuna amicizia ho pubblicato una segretissima foto condivisa solamente con i miei amici, ossia con nessuno.

La cosa interessante è che l’immagine, sebbene non sia visibile a nessun profilo Facebook attraverso la piattaforma stessa, è perfettamente visibile a chiunque “da fuori”, potete raggiungerla da questo indirizzo https://tinyurl.com/y3k649ce, e addirittura inserirla in un altro sito, come ho fatto qui sotto.

Aggiornamento del 08/03/2021. L’immagine è stata resa non raggiungibile da Instagram dopo un mese, si veda l’appendice a fine articolo

Questo, senza particolari moralismi sul fatto che ciò che condividiamo può ritorcersi contro di noi, dimostra quantomeno che ciò che pubblichiamo rischia seriamente di essere accessibile a chiunque.

Fino a poco tempo fa, tra l’altro, anche le foto eliminate rimanevano accessibili. (le foto eliminate su Facebook sono accessibili su trucchifacebook.com https://tinyurl.com/1pkck3u6)
Il problema è stato risolto nello specifico su Facebook, a chi può garantirci che lo stesso valga per altri siti, social o ovunque decidiamo di pubblicare nostro materiale?

Privacy delle immagini su Instagram

Instagram per via di immagini sembra più sicuro invece, giusto? No.

Ho caricato un’immagine molto privata in un altro misteriosissimo account supersegreto, e impostato come privato

Anche in questo caso nonostante la privacy impostata basta poca fatica e un PC per dimostrare che l’immagine è comunque visibile e raggiungibile a questo indirizzo https://tinyurl.com/27wv3bhp e tranquillamente includibile in un altro sito.

Aggiornamento del 08/03/2021. L’immagine è stata resa non raggiungibile da Instagram dopo un mese, si veda l’appendice a fine articolo

In questo ulteriore test, infine, ho eliminato un’immagine dal mio profilo Instagram il 4 febbraio 2020, il link a tale immagine su Instagram è questo: https://tinyurl.com/2odahgh7. Con Facebook avevo fatto la stessa prova e l’immagine era stata eliminata dopo circa quindici giorni, come funzionerà con Instagram?

Aggiornamento del 08/03/2021. L’immagine è stata rimossa da Instagram dopo un mese dalla richiesta di cancellazione, si veda l’appendice a fine articolo

Nel momento in cui scrivo questo articolo l’immagine è ancora visibile, questo implica che su Instagram, e questo non esclude possa accadere su altri social o siti, il rischio sia la permanenza delle nostre immagini anche dopo la presunta eliminazione. Se per esempio l’immagine fosse stata indicizzata da un motore di ricerca accanto al vostro nome (cosa probabile visto che la state pubblicando dal vostro profilo) potrebbe essere indissolubilmente legata a voi, e facilmente trovabile solo scrivendo il vostro nome sul motore stesso: detto in maniera più semplice cercando il vostro nome su google immagini potrebbe comparire anche la foto compromettente che avete nascosto o cancellato da un social.

Si può obbiettare che per avere l’indirizzo di entrambe le foto bisogna essere “amici” o “seguire” l’account. Verissimo per quanto riguarda chi lo va a copiare, falso per tutti gli altri che possono riceverlo. Inoltre, per evitarlo dovremmo avere la certezza di conoscere e poterci fidare di tutti i nostri follower. E se tra essi si nascondesse un ex collega di lavoro, un ex partner, o qualcuno che dovesse avere un motivo presente o futuro di usare le nostre foto contro di noi, non saremmo comunque garantiti.

In tutti i casi ho “accorciato” gli indirizzi con il servizio https://tinyurl.com/ in quanto sono molto lunghi e avrebbero appesantito la lettura, ma cliccando sui link brevi si viene reindirizzati automaticamente sulla versione originale dell’indirizzo direttamente sui server di Facebook e di Instagram.

Le copie cache

Alcuni social permettono ai motori di ricerca di salvare le informazioni in copia cache (Ne ho parlato qui: Come riconoscere una Fake News? Parte 5: Strumenti di indagine https://wp.me/pQMJM-1TD)

Copia cache su Google di post Twitter

E in questo caso se cancellate il post dal social rimarrà visibile per diverso tempo nel motore di ricerca.

Posso eliminare da Google qualcosa che mi riguarda?

Sì, a questo indirizzo: Rimozione di informazioni da Google (https://support.google.com/websearch/troubleshooter/3111061?hl=it), tuttavia il processo ha una serie di problematiche complesse. L’immagine potrebbe avere diversi indirizzi, Google potrebbe richiedere prove del fatto che l’immagine vi appartenga o vi ritragga. L’immagine potrebbe essere presente su altri motori di ricerca diversi da Google e sarà necessario cercare motore di ricerca per motore di ricerca come richiedere la rimozione.
Inoltre, le vostre richieste potrebbero essere rifiutate, o peggio qualcuno potrebbe aver già linkato, salvato o ripubblicato l’immagine altrove.

Io ci sono passato per una piccola querela per diffamazione e vi assicuro che l’eliminazione completa di un’informazione da Internet può essere un processo lungo e frustrante.

Quali soluzioni si possono adottare?

L’unica soluzione è quella preventiva. Ragionare prima di pubblicare. Stai per pubblicare qualcosa che non vorresti che vedesse tuo figlio una volta cresciuto? Stai per pubblicare qualcosa che non vorresti vedesse un’azienda a cui hai mandato il curriculum? Stai per pubblicare qualcosa che potrebbe crearti problemi quando un giorno sarai un politico famoso o un attore famoso? Stai per pubblicare semplicemente qualcosa di cui potresti pentirti più avanti?

In fondo è la stessa del valutare se togliersi la maglietta e camminare a petto nudo in centro città in un torrido giorno d’estate. Puoi farlo, ma non sai chi incontrerai e chi ti vedrà, tutto dipende dall’immagine che vuoi o sei disposto a dare di te di fronte agli altri. L’unica differenza è che poi tutti potranno tornare a rivedere quella scena, anche quelli che in quel momento se l’erano persa.

Aggiornamento del 08/03/2021.

Dopo un mese, le immagini private e quelle eliminate sono state rese irraggiungibili dal sistema, semplicemente cambiando la “firma” dell’indirizzo web. Se siano state cancellate o meno non è dato sapere.
Provando ad accedere all’indirizzo vecchio si riceve un errore in quanto la firma dell’indirizzo non è più valida

In pratica svolgendo uno degli indirizzi utilizzati, quello dell’immagine Instagram privata:

Indirizzo Vecchio:
https://scontent-mxp1-1.cdninstagram.com/v/t51.2885-15/sh0.08/e35/s640x640/145594938_793972537880601_6585422647598428101_n.jpg?_nc_ht=scontent-mxp1-1.cdninstagram.com&_nc_cat=109&_nc_ohc=YWMN91KQqGkAX_MxsAY&tp=1&oh=2944a36f5a86e95e350bf7df67f3afa0&oe=60438E01

Indirizzo Aggiornato:
https://scontent-mxp1-1.cdninstagram.com/v/t51.2885-15/sh0.08/e35/s640x640/145594938_793972537880601_6585422647598428101_n.jpg?tp=1&_nc_ht=scontent-mxp1-1.cdninstagram.com&_nc_cat=109&_nc_ohc=URGXjFbglzoAX9t2e_x&oh=1997da4793f624b6d7f8b21e335a844f&oe=606F0F81

Si può notare che la parte finale _nc_ohc=YWMN91KQqGkAX_MxsAY&tp=1&oh=2944a36f5a86e95e350bf7df67f3afa0&oe=60438E01 è cambiata. In pratica il sistema autorizzativo varia questa parte probabilmente una volta al mese per evitare che l’indirizzo venga utilizzato dall’esterno.

Ovviamente questo implica che un vostro conoscente ha comunque un mese di tempo per “rubare” l’immagine, posto che non ne faccia semplicemente uno screenshot, e che l’immagine ha avuto comunque un mese di tempo per essere eventualmente salvata e indicizzata nei motori di ricerca.

Voi fare una domanda per uno dei prossimi articoli? Falla qui!





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