Negli ultimi anni, in particolare dopo il picco della pandemia Covid e delle polemiche sulle vaccinazioni, si sentono numerose persone lamentarsi di quella che sembra essere una nuova moria: quella di ragazzi e giovani che sembrano morire con una frequenza molto più alta del normale, quasi sempre per problemi cardiovascolari.
Cosa c’è di vero? Davvero molti giovani stanno morendo per motivi cardiovascolari?
La risposta veloce è sì. Sì, ma.
Chi vive di questo allarmismo o in questa paura attribuisce queste morti a una correlazione tra l’assunzione del vaccino Covid e la morte stessa, come se l’alta quantità di morti fosse causata dall’alta quantità di vaccinazioni.
Parliamone. Parliamone con dati che sono pubblici e disponibili a tutti. A chi crede a questa teoria e a chi no.
Esiste correlazione tra vaccini e le morti precoci?
No, no aspetta, cosa significa correlazione prima di tutto??!
In statistica, una correlazione è una relazione tra due variabili tale che a ciascun valore della prima corrisponda un valore della seconda, seguendo una certa regolarità. La correlazione non dipende da un rapporto di causa-effetto quanto dalla tendenza di una variabile a cambiare in funzione di un’altra.
https://it.wikipedia.org/wiki/Correlazione_(statistica)
Quello qui sotto è un grafico che mostra la correlazione negli stati uniti tra i suicidi per stritolamento, strangolamento e soffocamento e la spesa per scienza, spazio e tecnologia.

Dal punto di vista della statistica la correlazione esiste ed è matematicamente dimostrabile. L’indice di correlazione in questo caso è di circa 0.944, per chi non sia avvezzo alla statistica l’indice di correlazione può andare da 0 (non esiste nessuna correlazione) a [math]\pm1[/math] (esiste una correlazione totale) quindi in questo caso la correlazione è del 95%. Piuttosto alta direi.
Si calcola attraverso questa formuletta, l’indice di correlazione di Pearson
[math]-1\leq (\rho) {xy}={\frac {\sigma {xy}}{\sigma {x}\sigma {y}}}={\frac {\sum {i=1}^{n}(x{i}-\mu {x})(y{i}-\mu {y})}{{\sqrt {\sum {i=1}^{n}(x_{i}-\mu {x})^{2}}}{\sqrt {\sum {i=1}^{n}(y_{i}-\mu _{y})^{2}}}}}\leq +1[/math]
Cosa manca in questo grafico? La causalità. Una correlazione statistica non implica che uno dei due dati correlati sia la causa dell’altro, significa solo che l’andamento dei due dati sono molto simili. Si tratta di un calcolo che stima quanto l’uno si discosti dall’altro ma non serve a dimostrare che ci sia un nesso di causalità.
Ah, ok. Esiste causalità tra vaccini e le morti precoci?
Immagino già chi mi segue da tempo a preoccuparsi, o a ridere sotto i baffi. Chi mi segue da meno invece lo vedo già a esclamare “Tu non sei un medico! Cosa vuoi saperne?”. Va bene va bene, ma non sforiamo nella retorica dell’avvelenamento del pozzo (https://short.staipa.it/v0csn), e cerchiamo di non fare del Cherry picking (https://short.staipa.it/gq0xv).
Non sono un medico, e di certo non scriverò qui se esista o non esista dal punto di vista medico una qualche nesso di causalità, posso tuttavia fare dei ragionamenti sulla parte statistica della questione. E utilizzare un metodo per cercare informazioni affidabili.
Ma dove si possono cercare statistiche ben fatte e affidabili sugli italiani?
Sul sito di ISTAT.
Ogni anno vengono fatte tutta una serie di statistiche sulle morti in base ai numeri presenti nelle anagrafi dei comuni e periodicamente sulle cause di morte, questo in base a dati forniti dagli ospedali.
Per evitare il bias del non ce lo dicono e anche la quantità di morti dovute al covid stesso, cercherò di attenermi a dati precedenti al 2020 per le cause di morte o successivi al 2021 per i confronti numerici tra il numero di decessi prima e dopo.
L’indirizzo dove prendere i dati è il seguente https://www.istat.it/it/archivio/240401, faccio riferimento alle statistiche aggiornate a luglio 2021 quando i vaccini erano in uso da soli sei mesi e non utilizzati ancora in maniera massiva
I dati sono recuperabili in forma tabellare a questo indirizzo: https://www.istat.it/it/files//2020/03/TavoleStimaDecessiPerRegioneGennaioAprile_2015_2020.xlsx
Una volta scaricato il foglio excel, si trova un raggruppamento chiaro e semplice nella scheda TAB_B

Riporto qui per comodità la schermata di interesse

Come detto in precedenza possiamo tranquillamente ignorare i casi di COVID, non ci riguardano in quanto ci stiamo focalizzando sui casi di morte improvvisa per problemi cardiovascolari a fronte di vaccinazione.
Possiamo notare come la causa principale di morte siano i problemi cardiovascolari, nel quadrimestre gennaio-aprile 2020 come nel quadrimestre gennaio-aprile calcolato sulla media degli anni dal 2015 al 2019. Nel 2020 era intorno al 30% mentre nella media 2015-2019 era addirittura oltre il 35%. Se dovesse esserci un trend, nel 2020 a inizio Pandemia le morti per problemi cardiovascolari sono state leggermente in calo.
Questo motiva la prima risposta che ho dato in questo articolo: sì, sono molte persone che stanno morendo per motivi cardiovascolari. Praticamente una su tre. Solo che questa percentuale era impressionante, perfino leggermente maggiore, anche prima della pandemia. Una persona su tre moriva per problemi cardiovascolari anche prima dei vaccini Covid e prima che i nostri sguardi impauriti ci facessero caso.
Sto dicendo che non esiste nessun nesso di causalità tra vaccino e rischi cardiovascolari? Ovviamente no, non lo sto dicendo e non è mia competenza farlo. Ci sono stati casi conclamati, secondo l’Agenzia Italiana del Farmaco In Italia nel periodo dal 27/12/2020 al 10/07/2021 tra gli eventi avversi si sono registrate 166 possibili reazioni al vaccino con esito fatale e io di certo non potrei negare questo dato. (Qui il documento di AIFA https://short.staipa.it/qvaoj)
Ma 166 casi sono un numero ridicolo che non fa aumentare nessuna percentuale di nessuna statistica neanche se invece dei percento mettiamo i permille.
C’è un altro modo di analizzare le morti? Cosa è cambiato dopo il 2020? La domanda è più che lecita ma i dati sulle cause di morte non sono aggiornati, e se lo fossero qualcuno direbbe che possono essere falsificati mettendo cause di morte diverse da quelle reali. Giusto? Lo dicevano già per tentare di minimizzare l’impatto della pandemia quindi perché non usare la stessa narrazione anche in questo caso?
Istat, però ci fornisce anche statistiche sui numeri di morti (persone tolte dall’anagrafe) indipendentemente dalle cause. Si trovano qui http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCIS_MORTALITA1 e si possono fare svariate ricerche, per età, per sesso, per provenienza, per anno…
Ho scelto un confronto tra la mortalità del 2018, ben prima del Covid e del 2022, il dato più recente che abbiamo ma che è comunque dopo il grosso della campagna di vaccinazioni, già nel pieno di quella che sembra la moria dei vaccinati. Dalla didascalia è possibile scaricare il file excel con i dati da cui ho ricavato i grafici.

I numeri dell’asse x sono i morti per mille dell’anno, per esempio ci sono qualcosa come il 3,5‰ di bambini morti nei primi quattro anni di vita (3,4 ogni mille) e 2,8‰ nel 2022 (2,8 ogni mille).
A quanto pare tra gli zero e i 44 anni (è un range abbastanza largo per considerare i giovani?) le morti nel 2022 sono state leggermente meno che nel 2018. Solo per quelli tra i 40 e i 44 anni c’è stato un lieve aumento dello 0,1‰ (uno su diecimila), ma io voglio considerarli lo stesso tra i giovani perché ne ho 41. In compenso c’è stato un aumento a tratti lieve a tratti piuttosto marcato tra i 70 e i 120 anni, è un dato che dovrebbe dirci qualcosa ma non lo andrò ad analizzare in quanto esimono dall’argomento dell’articolo.
Dai dati che ho riportato qui e all’inizio si capiscono due cose:
- una persona su tre muore per problemi cardiovascolari
- le morti tra i giovani non sono aumentate
A corollario di questi due punti penso di poter dire che, se davvero c’è stato un grande aumento di giovani morti per problemi cardiovascolari, deve esserci stato un altrettanto consistente calo di morti per altri motivi, in misura quasi equivalente se non superiore.
Torniamo quindi alla domanda iniziale.
Perché vedo così tanti giovani morire?
Se le statistiche sui morti non confermano la tesi che ci siano molte più morti precoci, non si spiega perché sembra che sui giornali queste morti siano aumentate notevolmente. Non ho dati specifici sul numero di articoli sul tema che vengono pubblicati oggi o che venivano pubblicati in passato, sebbene sia possibile ricavarli con alcuni metodi di ricerca di cui ho parlato nei vari articoli sulle Fake News (https://short.staipa.it/fake) tale ricerca sarebbe probabilmente tempo buttato.
Il meccanismo è doppio e si autoalimenta: tutti noi abbiamo la tendenza a focalizzarci su qualcosa e crederlo una coincidenza. Ne ho parlato di recente in Cherry picking, le fake news amano le ciliege (https://short.staipa.it/gq0xv),
Basta guardarsi intorno, quando una coppia aspetta un bambino finisce sempre per vedere un mondo pieno di donne incinte e di bambini piccoli, se si ha un cane si finisce per notare tutti i cani del mondo, se si è attratti da un simbolo politico sarà facile vederlo in giro ovunque, se si è attratti da un modello di auto è facile continuare a notarlo, e così una volta iniziato a fare caso agli articoli su giovani morti prematuramente è facile farci caso sempre più spesso ignorando magari altri generi di notizie.
Ma se il meccanismo fosse solo così sarebbe facile liberarsene. Qui entra in gioco un secondo meccanismo di cui ho parlato nell’articolo Quando siamo estremamente divisivi è probabile siamo vittime di Fake News (https://short.staipa.it/9f1em). Nel caso specifico di queste morti ovviamente non si tratta di Fake News, sono notizie più che reali! La questione è che i social network, ma anche gli aggregatori di notizie, valutano i nostri interessi e gusti attraverso i nostri click e il tempo passato a visualizzare un articolo; una volta creato un profilo delle cose che sembrano interessarci ce le mostrano. Pensa che siamo interessati a decessi di giovani? Ci mostrerà tutti gli articoli che escono su quel tema. Anche fossero pochi, anche un articolo ogni dieci decessi, sembrerebbero comunque moltissimi, soprattutto se l’algoritmo sceglie di privilegiare quelli, soprattutto se si considera che in Italia muoiono più di 1500 giovani all’anno (lo si vede dal foglio excel di cui sopra).

A questo va aggiunto che la morte di un giovane fa più notizia della morte di una persona di mezza età, e che una volta che i giornali abbiano capito che quel genere di notizia risulta molto attiraclick (https://short.staipa.it/cyj4l) non perderanno occasione di pubblicarne il più possibile alimentando ulteriormente questa percezione.
Una prova di questo? Provate a cercare informazioni su altre tipologie di notizie tipicamente attraenti per il giornalismo. Che ne so incidenti stradali, parti problematici, gossip su un personaggio specifico meno famoso, morte di personaggi famosi. Dopo pochi giorni, sarete ricoperti da articoli su quell’argomento.
E se sarete stati bravi in compenso smetterete di vedere giovani morire.
Voi fare una domanda per uno dei prossimi articoli? Falla qui!
Qui puoi trovare tutte le domande semplici: https://short.staipa.it/ledomandesemplici
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