Wikipedia è un entità che tutti percepiscono come positiva, ed in effetti lo è. Sembrerebbe realizzare il sogno di Asimov di una Enciclopedia galattica che contenga l’intera conoscenza umana.
Lo è? No. Ed è grande il rischio di considerarla tale.
Non solo è riuscita a scalzare le buone vecchie enciclopedie cartacee ma in gran parte anche le moderne enciclopedie online come la Encarta che per qualche anno ha spopolato. I suoi segreti sono la gratuità e il continuo aggiornamento. Sulla carta, (sembra un gioco di parole) la peer review di cui è per forza di cose permeata dovrebbe garantire all’enciclopedia stessa di essere costantemente riveduta e corretta. Qualunque utente può registrarsi e modificare una voce. Se la modificherà in maniera errata verrà corretta da altri utenti rendendo in qualche modo la conoscenza “democratica”.
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