Staipa’s Blog

Il Blog di Stefano Giolo, divulgazione informatica, uso consapevole tecnologia, e fatti miei

Censura

Come funziona la censura sui Social Network?

Ho parlato di censura (e di come evitarla) in Esiste la censura su Internet? (https://short.staipa.it/23xml) e in altri articoli, ma non ho ancora affrontato nello specifico la cosa che sembra terrorizzare (o spingere) di più il complottista medio. Come funziona la censura su Facebook e sugli altri social network? Esiste? Quali sono le logiche? Davvero alcuni argomenti vengono censurati?

La censura sui social network esiste, ma la gran parte dei contenuti censurati non sono quelli che usano lo spauracchio della censura per convincere gli utenti a condividere più velocemente possibile le cose.

Quelle generalmente rientrano nell’ampia tematica delle Fake News di cui ho parlato qui, o quantomeno rientrano in quel modus operandi tipico. (https://short.staipa.it/fake3).

Il bisogno di una censura sui social network è nato principalmente nelle fasi dopo l’11 settembre e la minaccia terroristica che ne è seguita, l’obbiettivo era quello di cercare di evitare che i social venissero usati per radicalizzare e reclutare persone che avrebbero potuto finire per far parte di gruppi terroristici.

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Se arriva la polizia basta distruggere l’hard disk?

In seguito al precedente articolo per nascondere le mie navigazioni basta cancellare la cronologia? (https://short.staipa.it/v2mjn) viene naturale chiedersi se distruggere l’hard disk, o il computer sia sufficiente a proteggerci da occhi indiscreti qualora fosse necessario.
L’hard disk, o il disco fisso, è il dispositivo su cui vengono salvate tutte le informazioni, foto, immagini, documenti, dati che avete sul vostro dispositivo.

Per ovvi motivi già ampiamente spiegati in quell’articolo stesso, ai fini di nascondere quanto abbiamo fatto in rete distruggere il disco del nostro dispositivo servirà a ben poco. Diverso invece è se lo scopo di tale azione sia quello di eliminare documenti, foto, o video compromettenti. In questo caso sarà utile?

Come sempre dipende da quanto il disco verrà danneggiato, da quanto sia importante recuperare quei dati e da qualche altra variabile.

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Browser History

Per nascondere le mie navigazioni basta cancellare la cronologia?

Come tutti sanno, credo, il browser è l’applicazione che utilizziamo per navigare sulle pagine web normalmente.
Come tutti sanno, credo, il nostro browser salva la cronologia delle nostre navigazioni. In genere per vederla su computer è sufficiente premere ctrl+h mentre su smartphone varia da browser a browser.

Ci sono molte battute o meme sul cancellare la cronologia, e negli ultimi anni molta attenzione. Ma davvero cancellare la cronologia è utile? Cosa succede e cosa non, cancellando la cronologia del browser?

La cronologia del browser risiede semplicemente in un file locale all’interno del proprio dispositivo, in questo file vengono salvate le informazioni relative alle pagine che visitiamo e ha lo scopo di recuperare più in fretta qualcosa che abbiamo visto in passato e aiutare l’auto completamento della barra degli indirizzi.

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Perché ognuno vede risultati diversi nelle ricerche su Internet?

Una domanda che in alcuni si fanno è “perché il mio amico vede risultati diversi da me sui motori di ricerca?
La risposta è sempre legata a temi che ho già trattato in altri articoli come Cosa sa Facebook di me? Cosa sa Google di me? (https://short.staipa.it/cqh52) e I social possono influenzare la mia mente? (https://short.staipa.it/ikbei).

Il motivo è legato alla quantità di dati che il motore di ricerca in questione, non importa se stiate usando Google, Bing, o altri. Il loro scopo principale, oltre a quello di inviarvi la pubblicità giusta relativa al vostro target specifico è anche quello di darvi le risposte che più vi interessano, raccogliendo informazioni sui vostri interessi, su quello che più apprezzate, su quello che più cliccate tra i risultati che ricevete, il motore di ricerca cerca di darvi risultati che vi interessino maggiormente.

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Social e internet. Cosa rischia il genitore?

Nell’articolo Come funziona il controllo parentale per i minori? (https://short.staipa.it/ldrbr) oltre al tema principale della protezione dei minori ho parlato di quali siano i limiti di accesso per età di alcune piattaforme. Tali limiti vengono quasi sempre violati o per assenza del controllo dei genitori, per ignoranza degli stessi o talvolta con la collaborazione stessa dell’adulto.
Ma esistono dei limiti dal punto di vista legale? A quali rischi si va incontro violandoli?

Su questo argomento, al di fuori delle mie competenze dirette, ha fatto un ottimo video l’avvocato Angelo Greco sulla sua rubrica “Così è la legge” su YouTube (https://short.staipa.it/van3p). Lo trovate in fondo all’articolo e questo stesso articolo è scritto partendo dalle informazioni e gli spunti che ha fornito lui.

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L’intelligenza artificiale può essere razzista?

Chiedersi se l’intelligenza artificiale possa soffrire di razzismo sembra una domanda poco sensata, e in un’epoca in cui è forte lo scontro del politically correct sembra perfino una provocazione, eppure non lo è perché davvero l’intelligenza artificiale può essere non solo razzista ma anche sessista, omofoba, transfobica, o più generalmente xenofoba.

Casi reali di Intelligenza Artificiale razzista e intollerante

Il caso di Tay, il “bot nazista”

Un caso che ha fatto molta notizia è stato quello di Tay, un sistema automatizzato creato da Microsoft con lo scopo di studiare appunto l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico. Il risultato atteso era che Tay avrebbe dovuto essere in grado di prendere da diverse fonti il maggior numero di informazioni possibili per essere in grado di rispondere a qualunque domanda gli venisse posta in maniera il più possibile naturale e realistica.

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Cos’è l’Intelligenza Artificiale?

Negli ultimi decenni, prima nella fantascienza e poi sempre di più nella vita reale si parla di intelligenza artificiale. Se ne parla con ammirazione, con mistero, con paura. Verremo conquistati da Skynet come in Terminator? Verremo salvati da un’intelligenza artificiale che ci salvi dai nostri stessi errori? Useremo l’intelligenza artificiale per creare gattini?

Una prima risposta certa è che useremo l’intelligenza artificiale per cerare gattini. Anzi, lo facciamo già, e per chi non ci credesse sappia che questo gattino non esiste.

Gattino creato dall’intelligenza artificiale di thiscatdoesnotexist.com)

ma è stato creato in maniera del tutto automatica dall’intelligenza artificiale di thiscatdoesnotexist.com, analogo al sito che genera volti umani di cui avevo parlato in Cos’è il Deepfake?

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Cos’è il diritto all’oblio?

Ho parlato di privacy in molti modi, in molti articoli. Da un lato per quanto ci preoccupa dell’uso dei nostri dati personali che fanno siti, dall’altra dell’uso che invece possono farne le persone. In Cosa può scoprire una persona dai miei profili social? (https://wp.me/pQMJM-2ab) ho ragionato su che cosa possano scoprire di noi le persone da quello che pubblichiamo, un possibile datore di lavoro, qualcuno che debba fornirci un’assicurazione, un futuro partner… In Cos’è il Revenge Porn? (https://wp.me/pQMJM-2hM) invece ho riflettuto sul rischio che immagini intime e personali vengano condivise in rete.

La cosa che accomuna questo aspetto della privacy è il bisogno, forte, che le informazioni su di noi scompaiano dalla rete. Possono esistere molti motivi. Può trovarsi in rete qualcosa che possa compromettere il nostro futuro lavorativo, qualcosa che non rispecchi più il nostro modo di essere, o qualcosa che possa creare problemi legali, o semplicemente dopo un passato in cui ci piaceva condividere moltissime cose ora vogliamo mantenere un profilo più anonimo.

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Cos’è il Deepfake?

Quella che chiamiamo Intelligenza Artificiale, non è affatto quello che pensa la gente comune. Non ancora almeno. Tuttavia, un’intelligenza artificiale in genere è un sistema in grado di prendere decisioni in maniera autonoma e senza intervento esterno e possibilmente di apprendere e crescere. Questo tipo di tecnologie, se ben usate, saranno in grado presto di migliorare il nostro mondo prendendo decisioni in frazioni di secondo dove noi non siamo in grado di prenderle. Salvarci da un incidente automobilistico, controllare un aeroplano quando il pilota avesse dei problemi, correggere i movimenti di un chirurgo in caso di errore, far muovere una persona tetraplegica interpretandone i segnali del cervello…

Come prevedibile però esistono anche dei pericoli.

Un esempio di intelligenza artificiale è anche quella in grado di prendere un’immagine e modificarla in autonomia ottenendo risultati buoni senza intervento umano.

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Esiste la censura su Internet?

Esiste la censura su Internet? Sebbene non sia la domanda più diffusa in rete, il fatto che esista una censura è una delle convinzioni più ampiamente condivise dai complottisti. Hanno ragione? Non ce l’hanno?

Come quasi sempre la risposta giusta sta nel mezzo. Tutto dipende da cosa si intenda per censura e di quale situazione o luogo si stia parlando.

Se si vuole sviscerare un tema in maniera sufficientemente completa bisogna partire ancora una volta dalle basi.

Brevissimo racconto di cosa sia Internet

Internet, riassumendo ai minimi termini, è una enorme rete di computer che condividono informazioni su scala globale. Il termine rete non è affatto casuale.

In origine Internet era un progetto militare per permettere la continuazione delle comunicazioni anche in caso di guerra o disastro, di conseguenza proprio per come è costruita è fatta per aggirare (quasi) ogni tipo di attacco.

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Possono spiarmi dalla webcam?

Ho parlato di immagini rubate e pericolo della diffusione delle stesse negli articoli Cos’è il Revenge Porn? (https://wp.me/pQMJM-2hM) e Cos’è una sextortion? (https://wp.me/pQMJM-2iu), in entrambe le situazioni ho dato per scontato che le immagini venissero inviate attivamente dalla vittima o recuperate da sistemi passivi dove erano state salvate.
Ma potrebbero esserci altri modi per incappare in questo genere di rischio.

È possibile essere spiati dalla webcam senza che ce ne accorgiamo?

La risposta -ovviamente- è sì.

Su qualunque dispositivo, computer, tablet, smartphone che sia è possibile farlo, ed è possibile farlo anche e soprattutto se possedete una webcam in casa per il controllo della sicurezza o di altro.
Esistono numerosi software per farlo, sono una versione specifica degli spyware, software malevoli scritti appositamente per spiare, rubare dati e informazioni.

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Cos’è una sextortion?

In Cos’è il Revenge Porn? (https://wp.me/pQMJM-2hM) ho parlato dei reati di diffusione delle immagini private, di come in genere funzioni e di alcune cose da sapere per cercare di limitare il rischio. Esiste tuttavia anche un tipo di truffa piuttosto codificata legata al concetto di Revenge Porn, la sextortion: l’estorsione con utilizzo di immagini private.

Come funziona la sextortion?

In generale si parla di sextortion nel momento in cui qualcuno minaccia qualcun’altro di diffonderne immagini intime. In alcuni casi pubblicamente in altri inviandole a parenti, amici, datori di lavoro o altro.

Esistono principalmente due situazioni in cui si verifica una sextortion, una è la tipica aggravante del revenge porn, quando per esempio la persona che intende perpetrare l’estorsione ha ricevuto in buona fede l’immagine o il video privato e decide di minacciare la vittima di diffonderlo.

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