Staipa’s Blog

Il Blog di Stefano Giolo, divulgazione informatica, uso consapevole tecnologia, e fatti miei

Noos, intelligenza artificiale in breve

Su Noos di Alberto Angela è andata in onda un’intervista ad Roberto Cingolani sull’Intelligenza artificiale. Spiegazioni di una semplicità e una chiarezza disarmanti, per chi se la fosse persa o per chi avesse voglia di impiegare 11 minuti della propria vita per capire in maniera semplice di cosa si parla quando si parla di Intelligenze Artificiali lo consiglio.



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Potenzialità e benefici di ChatGPT e delle Intelligenze Artificiali Conversazionali

L’avanzamento delle tecnologie di Intelligenza Artificiale ha portato a un’espansione notevole delle applicazioni pratiche in diversi settori. Un esempio significativo di questa evoluzione è rappresentato da Chat GPT, un potente modello di Intelligenza Artificiale basato su GPT (Generative Pre-trained Transformer), che offre la possibilità di interagire con un assistente virtuale in modo conversazionale. Questo significa che contrariamente a tanti allarmismi Chat GPT e simili, non possono eseguire comandi, non possono creare cose, non possono interagire col mondo in maniera sostanziale (né tanto meno distruggerlo o metterlo in pericolo), possono solo chiacchierare.
Tutto qui? Sì e no, ci sono molte cose che si possono fare chiacchierando.

Interazione Naturale e Supporto Utente

Una delle caratteristiche principali di una Intelligenza Artificiale Conversazionale è la sua capacità di fornire un’interazione naturale con gli utenti.

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L’Intelligenza Artificiale nel mondo dell’intrattenimento

Uno dei settori che stanno venendo rivoluzionati dall’Intelligenza Artificiale e che a sua volta la stanno spingendo di più è quello dell’intrattenimento. Dai film ai videogiochi, dai sistemi di raccomandazione alle esperienze interattive, l’IA sta portando cambiamenti significativi che modificano il modo in cui consumiamo e viviamo l’intrattenimento.

L’intelligenza Artificiale nel cinema

Nella creazione cinematografica e televisiva, per esempio, l’intelligenza artificiale offre nuove opportunità creative e migliorando l’efficienza produttiva. I registi e i produttori stanno sfruttando le potenzialità dell’IA per ottimizzare diverse fasi della produzione cinematografica.

Un aspetto cruciale è quello di migliorare gli effetti speciali. Grazie ai modelli di apprendimento automatico, l’IA è in grado di analizzare grandi quantità di dati visivi, apprendere dalle caratteristiche di immagini esistenti e generare effetti speciali realistici.

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La sostenibilità dell’Intelligenza Artificiale e le sue implicazioni ecologiche

L’Intelligenza Artificiale è senza dubbio una delle tecnologie più importanti di questi ultimi anni e sta rivoluzionando molti settori, assieme al cloud ci dà la percezione che da qualche parte esista una forma di magia che ci fa risparmiare in termini di fatica, in termini di bisogno di strutture e che questo renda il mondo in qualche modo più green. Non abbiamo bisogno di avere in casa (o in azienda) determinati dispositivi costosi, server, NAS, hard disk portatili, computer potenti. Per quasi tutto basta lo smartphone o il tablet, o al massimo un computer portatile.
Ma le cose stanno davvero così o stiamo sottovalutando l’impatto ambientale di queste tecnologie?

L’energia consumata dall’Intelligenza Artificiale

L’energia consumata dall’IA è un aspetto cruciale da considerare in termini di sostenibilità.

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Le sfide tecniche e sociali dell’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale sta rapidamente trasformando il modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo con la tecnologia. Mentre le sue potenzialità sono entusiasmanti, è importante riconoscere che l’IA affronta anche diverse sfide tecniche e sociali lungo il percorso.

Il bias algoritmico

Una delle prime sfide, in parte tecnologica e in parte sociale è quella del cosiddetto bias algoritmico, probabilmente una delle più rilevanti e complesse che l’intelligenza artificiale e i suoi sviluppatori debbano affrontare. L’Intelligenza Artificiale si basa su algoritmi di apprendimento automatico, e questo apprendimento si basa sull’analisi di dati storici per identificare pattern e prendere decisioni. In maniera molto semplificata è quello che fa ogni essere umano per distinguere un gatto da una tigre o un altro felino: ne deve vedere un certo numero e riconoscerne le caratteristiche specifiche per essere poi in futuro in grado di distinguerle con un rischio di errore ragionevolmente basso.

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I miti sull’intelligenza artificiale

Dopo aver introdotto il concetto di Intelligenza Artificiale nell’articolo “Introduzione all’intelligenza artificiale – Che cos’è l’intelligenza artificiale e come viene utilizzata nella vita quotidiana” (https://short.staipa.it/nh6io) è il momento di parlare di alcune delle leggende metropolitane che ad essa si legano e su cui tanti giornalisti marciano a spron battuto per fare clickbait (Come funziona il clickbait? NON CI CREDERAI MAI! https://short.staipa.it/pcs07)

L’intelligenza artificiale è un campo in continua evoluzione di cui si parla da anni e verso cui ci sono da sempre alcuni miti e alcune paure più o meno motivati, molti dei quali vengono riproposti e infarciti di recente dall’avvento delle Intelligenze Artificiali Generative, semplicemente perché sono le prime di cui anche le persone meno esperte possono vedere con mano gli effetti e pensare di comprenderli.

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Introduzione all’intelligenza artificiale – Che cos’è l’intelligenza artificiale e come viene utilizzata nella vita quotidiana

Negli ultimi articoli mi è capitato più volte di parlare di Intelligenza Artificiale, è un tema che ho spesso dato per scontato ma che ultimamente sta spopolando negli articoli di giornali, anche su testate generalmente affidabili, tramite un continuo allarmismo e una visione piuttosto distorta di cosa sia.

Quasi ogni affermazione sull’Intelligenza Artificiale che capita di leggere è mutuata dalla fantascienza, dai racconti distopici in stile Asimov, da quelli alla Terminator e dalle stesse paure che nella gente comune veniva portata dall’automazione nella rivoluzione industriale. La verità è piuttosto diversa e così ho pensato di scrivere alcuni articoli che evidenzino diversi lati della Intelligenza Artificiale cercando di renderla più comprensibile e meno spaventosa.

Come prima cosa, non so se questo risulterà sconvolgente per alcuni, viviamo immersi in Intelligenze Artificiali di vario genere da almeno una ventina di anni.

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Sul sessismo, sull’impossibilità di mettersi nei panni degli altri

Non amo parlare di casi di cronaca specifici perché in generale passano, perché saltare sulla notizia è qualcosa che non amo fare, perché comunque se oggi inizio a scrivere un articolo lo pubblicherò probabilmente tra qualche giorno quando l’hype sul tema sarà calato, ma soprattutto perché non è il mio lavoro. Però talvolta le notizie di cronaca mi stimolano delle riflessioni su temi che mi sono cari, e che magari impattano la tecnologia e l’uso consapevole delle tecnologie.

Si tratta della condanna alla persona che ha dato uno schiaffo sul sedere di una giornalista, Greta Beccaglia, in diretta televisiva (https://short.staipa.it/nfjam), non credo servano grandi riassunti ma la storia è più o meno questa: un padre di famiglia, professionista, lavoratore, bravo ragazzo schiaffeggia sul sedere una giornalista in diretta TV davanti allo stadio, lei lo denuncia, lui viene condannato a un anno e 6 mesi, pena abbreviata a seguito del giudizio e che verrà annullata se il colpevole frequenterà nei prossimi 5 anni un percorso di recupero.

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Il sexting: un’ottima occasione per conoscere meglio il tuo smartphone

Una cosa che tutti dovremmo imparare da piccoli è che non è mai lo strumento a essere negativo ma l’uso che se ne fa. Quello che conta però è conoscere lo strumento in maniera approfondita prima di utilizzarlo. Un trapano se usato bene non è particolarmente pericoloso, se lo si sa usare. Altrettanto un’automobile è terribilmente pericolosa se non si sa usarla. La stessa cosa è lo smartphone. Nasconde pericoli e insidie che la maggior parte di noi non immagina ma tutti lo usiamo senza pensarci.

Quali sono questi pericoli? Parlando di un atto semplice come mandare una foto intima a un partner e analizzandone ogni micro passaggio è interessante scoprire quanti siano e quanto siano sottovalutati.

Credo che nessuno dei miei lettori si scandalizzi per l’argomento, ho già parlato di sextorsion (https://wp.me/pQMJM-2iu), revenge porn (https://wp.me/pQMJM-2hM

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Notizie da campagna elettorale

Siamo nel bel mezzo di una nuova campagna elettorale. Immagino ve ne foste accorti. Io da parte mia ho una posizione politica ben strutturata e come sempre mai riconosciuta dalla gran parte dei partiti, non è un problema e non mi butterò certo in una bagarre mediatica di quello lì è cattivo, beh i tuoi sono più brutti, sì ma il tuo ha detto nel ’96 che non avrebbe più mangiato i biscotti, va bene ma i biscotti sono buoni. Il mio settore è decisamente un altro ed è quello dell’uso consapevole della tecnologia. E cosa succede quando si entra forte forte in una campagna elettorale?

La proliferazione delle Fake News

Come succede da qualche anno nel momento in cui si arriva vicino ad elezioni le fake news proliferano. Indignare gli elettori per rendere più polarizzato il voto spostandolo verso gli estremismi è il modo più efficace che gli esperti di marketing che seguono i partiti hanno trovato per influenzare l’opinione pubblica.

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Soldi

Facebook ha pagato per diffamare TikTok?

Qualche tempo fa, in un articolo sulla (https://short.staipa.it/blckoutc) che terrorizzava all’epoca i genitori degli adolescenti che usano TikTok, mi sono lamentato di come i giornalisti abbiano fomentato un pericolo inesistente demonizzando una piattaforma per ignoranza.
Ma se non fosse così? Se dietro tutto questo ci fosse una forma di complotto?

Il Washington Post ha pubblicato un’inchiesta (https://short.staipa.it/wptiktik) secondo la quale Facebook avrebbe pagato per mettere in giro questo genere di voci e discreditare TikTok. Interessante direi.

Innanzi tutto, come indicato anche dall’articolo dire che sia stata Facebook è improprio, per essere più precisi da qualche tempo la società Facebook, che detiene il controllo dei prodotti Facebook, Instagram, WhatsApp, Oculus oggi si chiama Meta e continua a detenere il controllo dei prodotti Facebook, Instagram, WhatsApp, Oculus.

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Ransomware

Cos’è un ransomware?

In questi giorni si fa un certo parlare di attacchi ransomware. Di recente i casi più famosi sono l’attacco subito da Trenitalia (https://short.staipa.it/qumd9) e dalle mie parti quello al comune di Villafranca di Verona (https://short.staipa.it/iymxz) o dell’USL 6 (https://short.staipa.it/vcwl9).

Dobbiamo averne paura? E di cosa si tratta?

Intanto sì, dobbiamo averne paura un po’ tutti. Come ho spiegato nel primo di questa serie di articoli Perché un criminale informatico dovrebbe scegliere proprio me? (https://short.staipa.it/d2z9y) non è importante avere o non avere dati importanti e super segreti, esistono attacchi fatti su vasta scala per pescare grandi numeri di utenti e con questi massimizzare la possibilità di guadagno. E nel caso di utenti di scarso interesse economico sarà scarso anche l’interesse nella fase successiva di eventuale ripristino del danno.

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