Staipa’s Blog

Il Blog di Stefano Giolo, divulgazione informatica, uso consapevole tecnologia, e fatti miei

Lampione avvistato a Oslo dopo l’attentato

Da qualche giorno spopola “l’incredibile video” di un avvistamento di un ufo durante l’attentato di Oslo.

Il video in oggetto, e che ormai abbiamo visto decine di volte è questo

Lo trovo, inquietamte, davvero inquietate. Soprattutto per la quantità di persone che si bevono l’avvistamento ufologico lanciando pure fantasiose ipotesi del tipo che la mente del terrorista fosse controllata dall’ufo, o che gli alieni vengano a controllarci nei momenti importanti della storia o addirittura che viaggiatori del tempo vengano a vedere gli stessi istanti.

A nessuno sfiora l’idea di pensare ad una spiegazione razionale, a nessuno sfiora neanche lontanamente l’idea che ci sia una spiegazione neppure scientifica, ma semplicemente stupida.
Intanto i siti fanno un sacco di click, la gente sogna incredibili mirabolanti sconvolgimenti del mondo e incredibili complotti dei governi che ci nascondono le informazioni privandoci della conoscenza di fatti che potrebbero cambiare l’andamento della storia.

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“Falsi terremotati a Forum, è bufera” non ho parole….

Contendente in tv: ‘Tutti abbiamo le case’. Assessore: storia inventata

L’AQUILA – “A distanza di due anni dal terremoto, una televisione di Stato, visto che rientra nelle proprietà del Presidente del Consiglio, si permette di trasmettere uno spot contro L’Aquila attraverso una devastante rappresentazione di una tragedia”.
A sostenerlo è l’assessore alle Politiche Sociali dell’Aquila, Stefania Pezzopane, commentando quanto accaduto nella puntata di ‘Forum’ condotta da Rita Dalla Chiesa e trasmessa ieri su Rete 4, Forum, nella quale si era discussa una causa tra due coniugi sedicenti aquilani. “I protagonisti – ha aggiunto la Pezzopane – non erano aquilani e la loro storia non è mai esistita, ma soprattutto è inaccettabile che partendo da una storia non vera si sia voluto fare uno spot che falsifica la situazione in cui versa la popolazione”.

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Il Credo del Fuffaro (sul complottismo)

Qui mi sono imbattuto in un interessante ed esaustivo elenco delle strategie più usate dai ciarlatani in generale e da quelli che bazzicano il web in particolare.
Ho pensato di riproporlo con qualche modifica per adattarlo a ciò che accade in forum e blog (l’originale si riferiva nello specifico all’ambiente dei newsgroup), in quanto veramente illuminante, anche perché quella che ho linkato è la versione italiana di una lista di fuffosità varia redatta inizialmente da un gruppo statunitense, a dimostrazione del fatto che tutto il mondo è paese: le regole che seguono, vi ricordano il comportamento di qualcuno, per purissimo caso?

Per essere un Fuffaro come si deve, è necessario seguire le seguenti norme:

1.

Preferite sempre la chiave di lettura cospirazionista rispetto alla chiave di lettura noiosamente banale: le spiegazioni naturali, come ad esempio che a Roswell sia caduto un pallone-sonda, sono per i sempliciotti e per le spie del governo.


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Power Balance, la fiera dei gonzi

Fonte: ATTIVISSIMO

L’Autorità garante della concorrenza in Italia ha “avviato un’istruttoria per una ‘possibile pratica commerciale scorretta’ nei confronti delle società che distribuiscono il prodotto che promette ‘forza ed equilibrio'”, ha annunciato l’ANSA.
Le due società, Power Balance Italy e Sport Town, “attribuiscono ai colorati braccialetti di silicone e di neoprene […] effetti positivi sull’equilibrio, sulla forza, sulla flessibilità e sulla resistenza fisica di chi li indossa.” Ora hanno quindici giorni di tempo per documentare scientificamente che quello che dicono è vero e dimostrare che i braccialetti non hanno controindicazioni.

Ma mi permetto di dissentire. Il braccialetto Power Balance funziona. Semplicemente, le due società hanno sbagliato classificazione merceologica: dovevano collocarlo fra gli strumenti per la rimozione del piumaggio dei volatili.

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L'evoluzione della privacy su Facebook

di Antonio Dini | 17-5-2010

Se su Google si cerca “privacy” e “Facebook”, escono 756 milioni di risultati. Ci sarà un motivo, no? O meglio, ci sarà un problema. Perché di problema si parla, quando si fa riferimento alla privacy e a Facebook. L’azienda americana che è diventata l’attuale incarnazione dello spirito dei social network mantiene un aspetto trasgressivo: considera la privacy dei suoi adepti meno importante della pubblicità, e sostiene che è così anche per le giovani generazioni digitali.

Padri analogici, figli digitali. Privacy stretta, nessuna privacy. Mettiamo tutto online, e poi perdiamone il controllo. Lasciamo che le foto e i commenti e i video e tutto il resto poi torni un giorno contro di noi: quando un datore di lavoro vuole fare un controllo dopo un colloquio, quando una fidanzata vuole sincerarsi che il promesso sposo sia davvero appassionato solo di lei, quando un curioso vuole scoprire più cose su di noi per mille scopi: seguirci per la strada, scrutarci da dietro un angolo buio, denunciarci al vicinato della nostra personale Peyton Place.



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Noemi

Non è passato moltissimo da quando ho criticato la produzione della cantante Noemi dicendo che la stavano sprecando, scrivevo testualmente

La sua vocalità è indubbiamente superiore a molte delle cantanti che girano, ma la musica? La musica ha solo lo scopo di supportare la voce. Musica piatta.
Togli la voce e resta un giro blues a caso, che cambia giusto un po’ per il ritornello.
Stimo molto la voce, la tecnica vocale di Noemi, più di quanto si possa stimare la banalità della voce di Grignani, e forse come cantante farà strada, ma il brano, il brano specifico non durerà perché non c’è musica, perché non c’è un atmosfera elaborata e costruita ad arte, così come nella gran parte degli artisti italiani di ora.

Parlavo del brano “Briciole” il suo primo singolo, inizialmente non incluso nel primo album “Sulla mia pelle” ed incluso successivamente nella versione Deluxe (altra nota negativa verso la produzione che per vendere di più fa comprare due volte lo stesso album ai fan accaniti [o ottiene di farlo scaricare?!]).

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Facebook, chat private diventano pubbliche

Articolo tratto da attivissimo.blogspot.com

blankUna falla in Facebook permetteva agli utenti di leggere le chattate private dei loro contatti (quelli che Facebook molto impropriamente chiama “amici”) e di vedere le richieste di “amicizia” in sospeso di quei contatti  e (secondo PcMag.com) di qualunque utente Facebook. La funzione di chat è stata temporaneamente rimossa e poi riattivata dopo aver corretto la falla, segnalata inizialmente dal sito Techcrunch.com.

Come funzionava? Nelle opzioni di privacy di Facebook c’è un’opzione che permette a un utente di avere un’anteprima del proprio profilo così come lo vedono i suoi “amici” (Account – Impostazioni sulla privacy – Informazioni del profilo – Anteprima del mio profilo). Immettendo il nome di un contatto nella casella Guarda l’anteprima di come il tuo profilo viene visualizzato da una persona specifica, si accedeva alle chat private e alle richieste di “amicizia” di quel contatto.

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Incanto

Incanto
-Francesco Morello-

Incanto è un disco acustico autoprodotto e diretto da Francesco Morello a cui hanno partecipato alcuni musicisti…
Nella fattispecie io non ci ho suonato però ho fatto “‘l’attore” nel video eheeheh.

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Michael

Non ho detto nulla in questi giorni perché preferisco il silenzio, ci sono già tante, troppe speculazioni a riguardo e seppure per me sia un mito preferisco il silenzio.

Voglio però pubblicizzare un video per chi ancora non crede, per chi ancora nonostante se ne sia andato specula su di lui.



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The Man Who Sold The World

Ieri sera sono stato al concerto di un mio caro amico, Marco, ex chitarrista dei Dazzle.
Tra i suoi vari progetti suona in giro con un duo acustico i “NeroOpaco”, veramente interessanti per passare una serata tranquilla.
Appena arrivato mi trovo ad ascoltare una bella versione di The Man Who Sold The World dei Nirvana…
L’emozione è stata strana, con aria stranita mi sono girato verso la ragazza accanto a me e col sorrisone ho detto “Che bello!! Mi ricorda quando ero giovane e depresso!!”… è stato come catapultarsi improvvisamente in un passato che sembra così lontano dal punto di vista mentale, come anni luce, per quanto dal punto di vista anagrafico sia praticamente ieri, oh no… l’altro ieri dai, ieri ero al concerto! Quando era più semplice stare a casa a sentirsi i Nirvana, i Type 0 Negative, il Requiem di Mozart a seconda del periodo.

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