Je ne suis pas Charlie

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Tempo di lettura 1 minuto

Lottiamo tutti per la libertà di espressione.
Almeno quando la satira non prende in giro noi o i nostri valori.

Molti di quelli che oggi sono Charlie ieri volevano censurare questo, che per carità, non mi mette particolarmente di buon umore né mi fa particolarmente piacere, ma la libertà di espressione deve valere per tutti o solo per chi non offende la nostra sensibilità?
Perché chi vuole censurare immagini come queste dovrebbe forse farsi un esame di coscienza prima di sentirsi Charlie. Io non mi sento Charlie, io condanno l’atto terroristico, ma non mi sento Charlie. Voglio che Charlie si senta libero di fare satira, ma non mi sento e non mi riconosco in Charlie.

ravelo
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Questo blog non è solo sull’Uso Consapevole Delle Tecnologie

Questo è un blog politico. Che piaccia o no. Ma difficilmente mi si vedrà schierato a favore di un partito, o contro un partito… per partito preso.
Politica è essere o non essere razzisti, essere o non essere a favore dei diritti e delle libertà, politica è scegliere di buttare per terra una cartaccia o di raccoglierla e metterla in un cestino della differenziata, politica è scegliere tra accogliere o discriminare, sono tutte cose che non sono di destra o di sinistra, che non dovrebbero appartenere a l’uno o all’altra fazione politica. Sono “cosa pubblica”, sono bene pubblico.
Qui puoi leggere di più sulla mia idea di politica

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