Nell’articolo Come funziona il controllo parentale per i minori? (https://short.staipa.it/ldrbr) oltre al tema principale della protezione dei minori ho parlato di quali siano i limiti di accesso per età di alcune piattaforme. Tali limiti vengono quasi sempre violati o per assenza del controllo dei genitori, per ignoranza degli stessi o talvolta con la collaborazione stessa dell’adulto.Ma esistono dei limiti dal punto di vista legale? A quali rischi si va incontro violandoli? Su questo argomento, al di fuori delle mie competenze dirette, ha fatto un ottimo video l’avvocato Angelo Greco sulla sua rubrica
Categoria: Diritto
Articoli sul Diritto. Quel poco che so di leggi, quel poco che so dei diritti delle persone. Quel tanto che vorrei che tutti potessero avere.
Fai da te le tue ricerche
Siamo ormai da tempo nell’era dell’informazione, la tecnologia permette di condividere il sapere in tempi estremamente ridotti, tutto corre e sembra sempre più alla portata di tutti farsi un’opinione, capire, studiare, scavare nella conoscenza e così sono tanti quelli che non si fidano, quelli che fanno da sé le proprie ricerche. Il discrimine però tra fare queste ricerche in maniera accurata e farle in maniera superficiale però è spesso lo stesso discrimine tra scoprire una (probabile) verità e convincersi di una grande castroneria. A questo punto come si fa a
Il mondo va comunque avanti
C’è una questione che molte persone devono ancora capire, ed è una questione che ci portiamo avanti da millenni e che probabilmente ci porteremo avanti ancora. Via via sempre meno, via via scomparendo nei meandri dei dimenticatoi. Il mondo va avanti anche senza i no-qualsiasicosa Il mondo è andato avanti nonostante chi non voleva che le persone fossero curate perché doveva decidere il divino Il mondo è andato avanti anche se hanno bruciato Giordano Bruno perché sosteneva esistessero altri pianeti Il mondo è andato avanti anche se si voleva bruciare
Modi in cui violiamo la nostra privacy ogni giorno
Oggi si parla moltissimo di privacy ed è un bene, ma spesso se ne parla nel modo sbagliato. C’è un forte timore di aziende che pare vogliano a tutti i costi ledere i nostri diritti e che si arricchirebbero con i nostri dati o sarebbero in grado di controllarci. Parecchie persone sono terrorizzate dall’uso che Facebook, Google, Apple e altri e dell’uso che possono fare dei nostri dati. Sembra che uno dei motivi principali che impedisce la diffusione delle app di tracciamento dei contagi sia ancora una volta il timore
Dalla morte delle api al tecno-stress
Come tutti sappiamo la tecnologia in questi ultimi anni ha portato numerosi benefici ma anche numerosi problemi.Tra questi, sia come beneficio che come problema, ha portato un accelerazione vertiginosa dei tempi di reazione. Se pochi anni fa per chiunque era normale muoversi verso un negozio e prendersi il proprio tempo per scegliere un prodotto, inviare una lettera e attendere pazientemente una risposta, fare una telefonata e attenderne un’altra nei giorni successivi, oggi siamo molto meno disposti ad attendere. Mail, messaggi, chat ci spingono ad accelerare. Comprare compulsivamente con pochi click,
Congresso Mondiale delle Famiglie, perché è bene scendere in piazza.
Dal 29 al 31 marzo di quest’anno come ormai già arcinoto si svolgerà il tredicesimo Congresso Mondiale delle Famiglie. Il tredicesimo dovrebbe accendere nella testa di qualcuno che non si tratta di un’idea estemporanea del ministro Fontana o del cattivone di turno. Il tredicesimo. Il primo risale al 1997.Quest’anno i temi ufficiali saranno secondo il sito ufficiale (https://wcfverona.org/it/about-the-congress/) La bellezza del matrimonio I diritti dei bambini Ecologia umana integrale La donna nella storia Crescita e crisi demografica Salute e dignità della donna Tutela giuridica della Vita e della Famiglia Politiche
La vittima è il colpevole
Prendo spunto da un articolo pubblicato su TGCom, “Due turiste scandinave violentate e sgozzate in Marocco, arrestato un uomo” (https://goo.gl/shkffz). Non leggo TGCom in genere ma sono stato attratto da questo articolo in quanto in quei giorni ero io stesso in Marocco. L’articolo è semplice, parla della violenza e l’uccisione perpetrate su due turiste scandinave, il titolo dice già più che a sufficienza. Sono i commenti che mi inquietano. “Leggo che le turiste hanno preso le relative precauzioni per la sicurezza. Mi sfugge in che modo!!? In quelle zone si
Je ne suis pas Charlie
Lottiamo tutti per la libertà di espressione.Almeno quando la satira non prende in giro noi o i nostri valori. Molti di quelli che oggi sono Charlie ieri volevano censurare questo, che per carità, non mi mette particolarmente di buon umore né mi fa particolarmente piacere, ma la libertà di espressione deve valere per tutti o solo per chi non offende la nostra sensibilità?Perché chi vuole censurare immagini come queste dovrebbe forse farsi un esame di coscienza prima di sentirsi Charlie. Io non mi sento Charlie, io condanno l’atto terroristico, ma
Santoro talvolta racconta bugie
Alla sua nuova trasmissione “servizio pubblico” Santoro ha parlato delle varie banche Europee, tra cui di Unicredit. Mentre ne parlava è successo (dice lui) un fatto alquanto interessante: Riporto uno dei tanti articoli a caso che si trovano su internet “Santoro spiega che Unicredit è in crisi e Banca di Roma blocca l’accesso al sito.“ Santoro spiega che Unicredit è in crisi e Banca di Roma blocca l’accesso al sito per evitare che i propri correntisti spostino i propri soldi su altri conti correnti, rischiando di mandare in fallimento la
Lettera di Adriano Celentano sul referendum di Giugno
“Caro direttore, ma soprattutto cari STUDENTI, comunisti, fascisti, leghisti e operai costretti a lavorare nell’insicurezza. Come avrete letto su tutte le prime pagine dei giornali, il governo non demorde. Continua, sfidando l’intelligenza anche di chi lo ha votato, nella sua DEMONIACA voglia di avvelenare gli italiani. Gli unici che, fino a prova contraria, hanno saputo distinguersi da tutti gli altri popoli IMBECILLI per aver avuto, già 24 anni fa, la saggia intuizione di dire NO alla bevanda radioattiva che, in nome di quel “benessere” tanto sbandierato da Berlusconi, ti uccide
Per non dimenticare. Per non lasciar dimenticare
Per non dimenticare chi quella notte alle 3 e 32 non rideva. E non ride ancora.