Staipa’s Blog

Il Blog di Stefano Giolo, divulgazione informatica, uso consapevole tecnologia, e fatti miei

Oil cover human rights

Giornata mondiale dei diritti umani

Il 10 dicembre è la Giornata mondiale dei diritti umani. La data è stata scelta per ricordare la proclamazione da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei diritti umani, il 10 dicembre 1948. (https://short.staipa.it/dirittiumani)

Dobbiamo ricordare sempre che i diritti non sono così scontati. Spesso averne ci fa sentire superiori e tranquilli ma anche nella storia recente abbiamo visto che a poca distanza da noi possono essere violati e calpestati per poco o nulla. Ma i diritti umani sono quotidianamente calpestati anche accanto a noi, quando già il primo articolo

Articolo 1: Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono
agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza

Articolo 2: Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.



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Nascere nel corpo sbagliato

Com’è nascere nel corpo sbagliato? Com’è sentirsi qualcosa di completamente diverso da ciò che il tuo corpo rappresenta?

Perché è oggettivo che i nostri corpi dicano molto su di noi, su ciò che siamo, ed è oggettivo che in molti casi invece non ci rappresenti affatto. Al contrario talvolta rappresenta qualcosa di radicalmente diverso da ciò che sappiamo di essere.

“Un’Alice come un’altra”, di Alice T. parla esattamente di questo e lo racconta da dentro. Racconta un tratto della vita di questa ragazzina nata in un corpo che non la rappresenta, lo racconta in prima persona con la gioia e la sofferenza di una adolescente, con il giudizio della gente, la violenza dei propri coetanei e la difficoltà dei genitori nel gestire la situazione.

È un libro a tratti scanzonato e divertente e a tratti terribilmente drammatico che non lascia spazio a dubbi.

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Congresso Mondiale delle Famiglie, perché è bene scendere in piazza.

Dal 29 al 31 marzo di quest’anno come ormai già arcinoto si svolgerà il tredicesimo Congresso Mondiale delle Famiglie.
Il tredicesimo dovrebbe accendere nella testa di qualcuno che non si tratta di un’idea estemporanea del ministro Fontana o del cattivone di turno. Il tredicesimo. Il primo risale al 1997.
Quest’anno i temi ufficiali saranno secondo il sito ufficiale (https://wcfverona.org/it/about-the-congress/)

  1. La bellezza del matrimonio
  2. I diritti dei bambini
  3. Ecologia umana integrale
  4. La donna nella storia
  5. Crescita e crisi demografica
  6. Salute e dignità della donna
  7. Tutela giuridica della
  8. Vita e della Famiglia
  9. Politiche aziendali per la famiglia e la natalità

Tutti temi positivi. Chi non sarebbe d’accordo con questi temi? Ed allora perché tante polemiche? Perché tante lamentele? La cosa è presto detta.

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“Restiamo umani”? Ma anche no.

Negli ultimi anni, sempre più spesso sento usare come slogan “restiamo umani”, o dare del disumano  a personaggi -soprattutto politici o pseudo tali- che si rendono colpevoli di atti contro l’umanità, contro gli altri umani. Restiamo umani si dice, siate umanitorniamo umani. Quando sento queste espressioni mi viene sempre da sorridere.


umanità s. f. (ant. umanitade) [dal lat. humanĭtas -atis, der. di humanus «umano»; nel sign. di «genere umano» ricalca il fr. humanité]. – 

1. Natura umana: […] L’essere uomo, condizione umana, soprattutto con riferimento ai caratteri, alle qualità, ai vantaggi e ai limiti inerenti a tale condizione […] 

2. Sentimento di solidarietà umana, di comprensione e di indulgenza verso gli altri uomini […] 

Treccani (http://www.treccani.it/vocabolario/umanita/


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Harry Potter e il fascismo dilagante

Il primo libro di Harry Potter è uscito quando io ero grandino, nel 1998 (anno dell’uscita italiana) avevo sedici anni anni e troppa saccenza per leggere un libro per bambini. Molti della mia generazione e di quella che sta iniziando ora a votare, a partecipare alla vita politica e a fare la differenza nel mondo invece sono cresciuti con lui, da parte mia invece avevo giurato che non li avrei mai letti. Quest’anno tuttavia, una volta uscita la versione in audiolibro (https://goo.gl/62ZyA5 ) il mio voto è venuto meno e così ho appena terminato di ascoltarne l’ultimo capitolo.
Devo ammettere che se da un lato mi spiace non aver vissuto da bambino l’emozione una saga con un personaggio della mia età o quasi, non mi spiace affatto averne letto l’ultima parte da adulto. Alla fine sono comunque cresciuto con Tom Sawyer, Huckleberry Finn, i Goonnies e quello che c’era qualche anno prima ma la cosa che mancava a gran parte di questi era appunto la visione adulta del mondo.

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Chi lotta contro i diritti dell’uomo e chi lotta per i diritti del pesce

Lo so. Alla domanda “In che mondo vivranno i nostri figli?” rispondo sempre “Nello stesso in cui viviamo noi e in cui hanno vissuto i nostri genitori e i genitori dei nostri genitori e così via“. Il mondo alla fine è sempre la stessa declinazione di bellezze e brutture. L’uomo si crede migliore di chi è venuto prima (e di chi verrà dopo) e ogni volta si meraviglia nello scoprire di essere invece peggiore. Di fatto cambiano le situazioni ma non i meccanismi di base. Cambiano i tempi ma non l’uomo.
Una domanda più pertinente per me sarebbe: “Ma in che mondo stiamo vivendo noi?“.
In questi giorni mi sono trovato ad affrontare un paradosso che come direbbe una mia cara amica, “non mi ci sta in testa“. Non trovo una definizione migliore. In poche ore mi sono trovato a leggere articoli di un gruppo parlamentare che lotta per diminuire i diritti dei cittadini (https://goo.gl/L7PbCY

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L’antifascismo ha fallito

Post modificato alle 20:30 del 29 luglio 2018

Siamo nel 2018, direte voi. Che senso ha parlare oggi di fascismo, di comunismo, di destra di sinistra, andiamo avanti e lasciamo perdere queste categorizzazioni, non esistono più i fascisti e i comunisti!
Vero. Verissimo, ma solo parzialmente. Di certo non può esistere una visione come era quella del comunismo, ne quella di un fascismo se presi dal punto di vista tecnico, economico e politico. Soprattutto non esiste, per forza di cose, la possibilità che si mettano in discussione la proprietà privata, il sacro stipendio di un lavoratore ne il successo dell’imprenditore.
Forse.
Per ora.
Ma se si parla di fascismo o antifascismo non si parla di questo. Al di là delle discipline economiche di cui per lo più queste parole si sono spogliate restano gli ideali. La visione dei diritti, della libertà.

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Ministro Lorenzo Fontana, che ne dice se togliamo i porno lesbo?

A quanto pare secondo il nuovo Ministro Lorenzo Fontana le famiglie arcobaleno non esistono.
A quanto pare nonostante su Porn Hub e su Youporn una delle categorie più visitate in italia sia il porno lesbo, le coppie omosessuali non esistono. Se esistessero evidentemente piacerebbero, eh?
Tuttavia non esistono. Peccato.
Per risolvere questa terribile soluzione, e proponendo un bel #senonesistonononticimasturbare, ho pensato di scrivere a PornHub e a Youporn chiedendo cosa ne pensino della situazione, e se sia il caso di rimuovere questa categoria obsoleta dai loro siti, almeno per l’Italia, almeno per un po’.
Cliccando sulle due paroline magiche PornHubYouporn su questo mio articolo sul blog si raggiungono direttamente i contatti dei due siti, ma in caso una veloce ricerca su google può aiutare anche i più pigri.

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