Com’è nascere nel corpo sbagliato? Com’è sentirsi qualcosa di completamente diverso da ciò che il tuo corpo rappresenta?
Perché è oggettivo che i nostri corpi dicano molto su di noi, su ciò che siamo, ed è oggettivo che in molti casi invece non ci rappresenti affatto. Al contrario talvolta rappresenta qualcosa di radicalmente diverso da ciò che sappiamo di essere.
“Un’Alice come un’altra”, di Alice T. parla esattamente di questo e lo racconta da dentro. Racconta un tratto della vita di questa ragazzina nata in un corpo che non la rappresenta, lo racconta in prima persona con la gioia e la sofferenza di una adolescente, con il giudizio della gente, la violenza dei propri coetanei e la difficoltà dei genitori nel gestire la situazione.
È un libro a tratti scanzonato e divertente e a tratti terribilmente drammatico che non lascia spazio a dubbi. Una fotografia indelebile di un punto di passaggio per lei ma anche per l’intera società ancora incapace di accogliere determinate differenze.
Alice è una ragazza, una signora anziana dice lei, nata in un corpo maschile. Con tutte le difficoltà che ne vengono. È un libro che dovrebbe dare forza ai ragazzini nella sua stessa situazione ma che dovrebbe soprattutto insegnare agli adulti quanto sia difficile affrontarla.
È in libro che parla di vita ma anche di morte, di suicidio. Una situazione così comune tra i giovani LGBTQ+ da meritarsi una pagina Wikipedia (https://it.m.wikipedia.org/wiki/Suicidio_tra_i_giovani_LGBT) è causata principalmente dalla difficoltà dei genitori e della società di riconoscere la lor realtà.
Non è questione di teorie del gender o di lobby gay come vorrebbero derubricare queste situazioni alcune fazioni politiche e religiose, è questione di riconoscere che non tutti gli esseri umani possono, né soprattutto devono, riconoscersi in qualcosa che non sentono proprio. Nessuno spinge perché ci siano più omosessuali o più transessuali nel mondo ma perché ci sia una maggiore comprensione. Basterebbe la comprensione del fenomeno a far dare per scontati i diritti e i doveri e l’uguaglianza.
Ecco. Questo piccolo libro aiuta alla comprensione, e lo fa in una maniera quasi leggera, senza lunghi discorsi, senza appelli alle morali. Solo una ragazza che racconta di sé.
“La nostra vita è fatta da tutto ciò che non esisterebbe se non ci fossimo noi”
