La notizia è sulla bocca di tutti, non serve neppure raccontarla ma per i più pigri e i meno attenti si può riassumere così: Marco Cappato ha aiutato Elena, una signora che desiderava accedere all’eutanasia, ad andare in Svizzera dove l’eutanasia è legale. Fatto questo è andato dai carabinieri ad autodenunciarsi e ora rischia fino a 12 anni di carcere. Non mi soffermerò sul discorso dell’eutanasia semplicemente perché trovo ovvio che ogni persona con una coscienza civile dovrebbe essere d’accordo sulla sua importanza. Quello su cui voglio soffermarmi, ancora una
Categoria: Grazie.
Grazie. Articoli in cui ringrazio, in cui do tributo a qualcuno o qualcosa. Ma anche articoli di Grazie ricevute.
#Scriverefestival, lo speed date dei miei sogni
La scorsa settimana ho avuto il piacere di partecipare allo Scrivere Festival.Si tratta di uno dei pochi -forse l’unico? Chissà- festival il cui scopo è davvero mettere in contatto gli scrittori esordienti con Agenti letterari ed editor di case editrici importanti, in questa edizione per esempio erano presenti Alessandra Bazardi Agenzia LetterariaBennici&Sirianni Agenzia LetterariaE/OLe MezzelaneNewton ComptonOtagoRizzoliScriptoramaSperling & KupferVentura Edizioni Ad ogni iscritto è stato dato il modo di parlare con ognuno degli Agenti o Editor per una decina di minuti, esporre liberamente un proprio progetto, avere uno scambio di opinioni
Stephen Hawking
“L’acceleratore LHC sprigiona un’energia mai raggiunta prima e secondo le teorie dovrebbe essere sufficiente per trovare questa fantomatica particella la quale spiega la massa delle cose, e quindi rappresenta una misura fondamentale per decifrare la materia. […] Ma credo che sarebbe più eccitante se non lo trovassimo, il bosone di Higgs. Dimostrerebbe che c’è qualcosa di sbagliato nelle nostre idee e che dobbiamo pensare di più per trovare altre spiegazioni. Per questo ho scommesso cento dollari che non lo troveremo.” Stephen Hawking per tanti versi ha rappresentato quello che per me
Sogno lucido
Io non ero lì.Il mio sé era altrove, in un mondo lontano da me. Ho aperto gli occhi-hai risposto a una domanda-e occhi azzurri di fronte a me mi stavano osservando-forse ho parlato nel sonno?- Erano lì, ero lì io, eri lì tu,allo stesso punto della strada.Non ho avuto paura.
Era musica
Era musica. Non avei potuto non reagire a quel modo. Era musica. Sentivo le note attraversarmi le vene, una ad una minime semiminime e pause rimbalzarmi dentro. Le sentivo entrare dalle dita, dalle braccia, dalle schiena sotto le tue mani, dall’odore della tua pelle dai capelli a sfiorarmi il viso. Note come di una sinfonia a più voci. Avvolto in un vortice sono rimasto immobile, indeciso se
La qualità del tempo
“Non è mai la quantità di tempo che passi con le persone ma la qualità a rendere speciale un rapporto“, non è neanche una citazione, lo hanno detto tutti quelli che lo hanno vissuto, in una forma o in un’altra. A volte basta solo cambiare la prospettiva, decidere di guardare il mondo a testa in giù, o dalla vetta di una montagna, o attraverso il rosso di un bicchiere. Sono uno che si annoia facilmente del “normale”, della routine. Sono uno che si annoia facilmente delle persone ordinarie, del tanto
Incontrare il passato
Molte delle persone che mi conoscono, soprattutto quelle che mi conoscono meno probabilmente, mi conoscono per la mia passione per la montagna e per quella per la scienza. Ho raccontato raramente da dove queste due passioni vengano, ho raccontato spesso che venissero dallo scoutismo, talvolta che venissero da mio padre. Tutto questo è vero. Non posso dire che non sia così. Ma prima di questo c’è un signora nella mia vita che mi ha dato un imprinting tutto speciale, prima che arrivasse lo scoutismo, probabilmente prima che arrivassero i ricordi.
“Io sono riuscito a camminare sulla Luna. Cos’è che non puoi fare tu?”.
Ieri se ne è andato uno dei miei miti, Gene Cernan. In pochi lo ricordano di fronte ai più blasonati Neil Armstrong o Buzz Aldrin, ma lo ricordo con grande affetto. Ho sempre trovato affascinante l’epoca dei pionieri dello spazio, forse l’ultima grande conquista dopo Cristoforo Colombo: salire su una navicella poco più grande di te ed andare là dove nessun’uomo è mai stato prima, lontano centinaia di migliaia di km da terra senza possibilità di recupero. Lo si ricorda come “L’ultimo uomo a camminare sulla luna” ma ha fatto parte
Buon 2017
A capodanno si fanno i bilanci, ci si guarda indietro e si dice cosa sia andato bene e cosa no. Non lo faccio mai. O piuttosto non è questo il periodo dell’anno in cui sono abituato a farlo. Tuttavia sono per la prima volta in tanti anni a metà tra un cambio epocale e un’altro tra una scelta e un altra. Mi guardo indietro e penso a quest’anno. Visto da fuori non è accaduto molto forse, ma da dentro è cambiato un mondo. Ma anche da fuori forse. Ho scritto
Tutto.
Tutto ciò che c’era da fare è fatto, tutto ciò che andava preparato è pronto. Ora non resta che raccogliere i sogni, e tutto ciò che ne verrà. Vorrei allungare la mano, portarti con me, ma andrò veloce. Prendila se lo vuoi, prendila e non mi seguirai: ti porterò con me.
Ora
Non avevo mai compreso fino a quel momento ciò che mi dicevano degli uomini, non avevo mai compreso fino a quel momento ciò che volesse dire umanità. Ero giunto in questo mondo per vie che voi non comprendereste, ero giunto in questo mondo per mezzo di ciò che voi chiamereste dolore, di ciò che voi definireste sofferenza. Non le conosco, non ancora, queste cose, non mi appartengono questi termini. Ero giunto in questo mondo come ognuno giunge al proprio, un istante prima non esistevo, il successivo ero qui con una
Fessura nel tempo
Sento ancora scorrere le mie dita, due, nella fessura sul tuo corpo, lentamente.Come fosse oggi le sento scivolare dall’alto al basso ripercorrendola tutta mentre stiamo abbracciati. I muscoli della tua schiena né rilassati né contratti, lisci sotto il vestito, sotto quella maglia bianca di lino con sul petto un apertura ricoperta di azzurro quasi come un pizzo e quelle maniche lunghe che scendono con i polsini allargati a strascico e le mie dita a scorrere sulla fessura che i tuoi muscoli sulla schiena lasciano a nascondere la colonna vertebrale. Ho