Giornata internazionale per l’accesso universale alle informazioni

Conoscenza
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Nell’ottobre 2019 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 28 settembre Giornata internazionale per l’accesso universale alle informazioni (IDUAI).

Perché non è così scontato che le informazioni siano facilmente e completamente fruibili alle persone. Perché alcune nazioni bloccano l’accesso, perché alcune popolazioni non hanno la possibilità economica, perché alcune persone non hanno la capacità cognitiva o tecnica.

Anche nella nostra nazione la libertà di stampa non è ai massimi mondiali (https://it.wikipedia.org/wiki/Indice_della_libert%C3%A0_di_stampa) e il nostro livello di alfabetizzazione (https://short.staipa.it/i4m3r) non aiuta alla capacità media di discernere tra informazioni e Fake News (https://short.staipa.it/fake).

L’informazione e la condivisione delle conoscenze sono l’unica strada sicura per il progresso, la libertà e l’uguaglianza. Sembra una battaglia stupida a volte, ma non lo è affatto.

Articolo pubblicato in origine il 28/09/2022 @ 09:07

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Conferenze

Sono disponibile per l’organizzazione di conferenze su Uso consapevole delle tecnologie, e su Come riconoscere le Fake News, o altri temi analoghi.
Potete contattarmi attraverso i miei contatti su questo sito.

Le conferenze possono essere declinate per formazione per adolescenti, formazione per genitori o formazione per insegnanti.

Potete visitare l’apposita pagina Conferenze e Corsi per maggiori informazioni.

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Citazioni a caso

Uno dei miei compiti in quanto scrittore è quello di assalire le vostre emozioni e forse di aggredirvi – e per far questo uso tutti gli strumenti disponibili. Forse sarà per spaventarvi a morte, ma potrebbe anche essere per prendervi in modo più subdolo, per farvi sentire tristi. Riuscire a farvi sentire tristi è positivo. Riuscire a farvi ridere è positivo. Farvi urlare, ridere, piangere, non mi importa, ma coinvolgervi, farvi fare qualcosa di più che mettere il libro nello scaffale dicendo: “Ne ho finito un altro”, senza nessuna reazione. Questa è una cosa che odio. Voglio che sappiate che io c’ero”.Stephen King
dall’intervista di Keith Blackmore, Stephen King e “La storia di Lisey”: “È come una ballata country”

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