Ka, Ka -Tet, Khef

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Tempo di lettura 1 minuto

Sento suoni talvolta come di ingranaggi rotti a scontrarsi nella mia testa, rumori, confusione, metalli a sbattersi, sento suoni di qualcosa che appare rotto.
Solo col tempo poi, concentrandomi, mi accorgo delle campane, dei suoni lievi, del metallo che è di battacchi che impattano.
Sono sottilità a muoversi dentro me, fuori.
La contezza.
La via.

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Disclaimer su racconti e poesie

Tutto ciò che leggi qui dentro è una libera rielaborazione di vissuti, sogni e immaginazioni. Non rispecchia necessariamente la mia realtà. Se chi legge presume di interpretare la mia vera persona, sbaglia. Se chi legge presume che tutto sia inventato, sbaglia parimenti. Se tu che leggi mi conosci, leggimi come leggeresti uno scrittore sconosciuto e non chiederti altro di diverso di ciò che chiederesti di questo.

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2 risposte a “Ka, Ka -Tet, Khef”

  1. Avatar mary
    mary

    anche se tardi, succede e questo è l’importante. Che impari ad ascoltare la tua melodia. Ognuno poi ha i suoi tempi…

  2. Avatar Stefano
    Stefano

    Non ho mai smesso di ascoltarla!

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Citazioni a caso

L’ho suonato solo una volta il violino nero. Tanto tempo fa. È come l’amore. Quando hai amato una volta fai di tutto per dimenticartene. Non c’è niente di peggio che essere stati felici una volta nella vita. Da quel momento in poi tutto il resto ti rende infelice.Maxence Fermine
Il violino Nero

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