16/05/2012
L’odore.
L’odore della morte.
Averlo sulla maglia
averlo ancora tra le braccia.
L’odore che sprigiona il suo corpo.
Inimmaginabile.
Inatteso.
Non è ancora di putrefazione,
troppo poco tempo.
Odore di morte, niente altro.
Sulla mia pelle,
sulla stoffa,
nella mia pelle.
Dentro.
Non se ne va, non se ne andrà .
Non serve lavare quella maglia,
non serve strofinarsi mille volte le braccia,
tra le braccia,
nelle braccia,
dentro.
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