È sempre stato evidente che i social media hanno il potere di influenzare il nostro modo di vedere il mondo, con tutte le conseguenze del caso (short.staipa.it/ikbei).
Viene regolarmente fatto a fini pubblicitari e questo seppure grave ha una gravità relativa, quando invece questo viene fatto per fini politici e di potere allora le cose cominciano a farsi serie e soprattutto superare il livello di accettabilità.
Per questo ho deciso di disiscrivermi da X, la piattaforma di Elon Musk, una scelta non facile ma che sento necessaria.
Le ragioni dietro una scelta
Ho ammirato Elon Musk per i risultati tecnologici che ha raggiunto, non posso certo nasconderlo o sminuire questo lato del personaggio, ma negli ultimi anni ha dato più volte prova di non essere particolarmente equilibrato fino a mostrare di appartenere ad una linea politica sempre più polarizzata. I primi segnali ci sono stati già nel periodo dell’acquisto di Twitter, poi trasformato in X. Quella che per lungo tempo era stata una piattaforma di scambio libero e di innovazione, è diventata un campo di battaglia per opinioni che non rispecchiano più i valori di una discussione sana e costruttiva.
La linea politica estrema e talvolta controversa di Musk ha plasmato X in una direzione che mi fa sentire, come utente, complice di una piattaforma che porta in sé il contrario dei valori in cui credo. La storia di quello che era Twitter è passata da rimuovere gli account violenti (short.staipa.it/0m1nl) tanto che Trump si era visto costretto ad aprirsi un suo social network (Truth Social) a diventare il megafono stesso di Trump e della sua violenza verbale, potenziando i suoi messaggi e diminuendo la visibilità dei suoi avversari come emerso anche da una inchiesta del The Wall Street Journal (https://short.staipa.it/frckx).
Si è passati dal dubbio che si stesse limitando una certa libertà di espressione (perché violenta e istigatrice di reati) ad avere la certezza che questa venga spinta e usata come un valore dove la narrazione della prepotenza (e dell’ignoranza) fanno da padrone. (short.staipa.it/n1jbn)
Le parole hanno un peso, e quando queste parole vengono amplificate da una piattaforma globale, si entra a far parte di un megafono per posizioni estreme che finiscono per dividere, anziché unire.
Difendere uno spazio neutrale
Scegliere di disiscriversi da X non è solo una questione di “non voler ascoltare”; è una forma di difesa di uno spazio neutrale in cui il dibattito possa ancora nascere senza imposizioni di ideali o filtri dettati da chi controlla la piattaforma. Sostenere il dialogo critico e costruttivo significa anche saper dire “basta” quando una piattaforma cessa di rappresentare questo valore.
La decisione finale
Credo che, talvolta, il miglior modo di prendere posizione sia disiscriversi da un sistema che non si riconosce più come proprio. Smettere di alimentarne le casse con le pubblicità che ci mostra e con i nostri dati. Essere consapevoli di ciò che scegliamo di seguire è un atto di responsabilità, verso noi stessi e verso la società. Sono convinto che ciascuno di noi meriti di avere accesso a piattaforme che rappresentino una pluralità di opinioni, senza pressioni politiche estreme.
Per me non è molto conveniente dal punto di vista del numero di followers, dato che per una larga parte mi arrivano proprio da X (Instagram non è compreso in questa lista in quanto non permette l’inserimento di link diretti e quindi è difficile contarne il flusso reale) ma potrebbero essere ampiamente sostituiti da chi, nel frattempo, è passato a Mastodon.

Se mi state leggendo da Twitter, fateci un pensierino, è per questo che l’account lo chiuderò nei prossimi giorni e non oggi. Se avete ancora desiderio di seguirmi e di ricevere notifiche delle pubblicazioni potete farlo attraverso Mastodon (https://mastodon.uno/@staipa) o gli altri social o potete iscrivervi alla Newsletter presente alla fine di questo articolo o al gruppo telegram che trovate qui: https://t.me/staipaIt.
Ne avevo già parlato qualche anno fa in “Twitter è morto, lunga vita a Mastodon” (short.staipa.it/17hqq) ancora prima che Twitter finisse nelle mani di Elon Musk ed evidentemente continua ad essere utilizzato da persone interessate, e a portare followers interessati. Ve lo consiglio ancora.
Nota di colore: Truth Social, il social reazionario di Donald Trump è basato proprio sulla piattaforma di Mastodon, ma generalmente nessuna istanza di Mastodon è federata e quindi mostra i suoi contenuti.
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