Parlo spesso della privacy, lancio allarmi, cerco di spiegare. Non lo faccio solo io, lo fanno in tanti, ma l’uso che le persone continuano ad avere dei social mostra palesemente quanto tali allarmi siano assolutamente ignorati dalla gran parte della popolazione. Purtroppo è anche facile comprendere che proprio chi sta ignorando questo genere di allarmi è esattamente il target delle azioni che sono state fatte per il controllo dell’opinione pubblica.
Ho citato più volte il caso di Cambridge Analytica che secondo le indagini sembra aver agito prevalentemente sulla campagna di Trump e su quella della Brexit.
“The Great Hack – Privacy violata” è un documentario presente su Netflix (https://www.netflix.com/it/Title/80117542) che credo sia fondamentale sia guardato. Le mie parole, i miei allarmi, possono non contare nulla, come quelli di tanti professionisti del settore che come me lo stanno lanciando ma generalmente quando qualcosa è su Netflix appare improvvisamente più interessante anche per le masse.
Consiglio di guardarlo con attenzione e ricordare che non è tanto il COSA è stato fatto, ne il QUANDO, ma il metodo con cui è stato fatto che dovrebbe inquietarci. Ed è guardando il nostro recente passato, le notizie false e i dati falsi che sono stati dati su immigrazione e reati per immetterci la paura che dovrebbe farci fare un parallelo con quanto accaduto con Cambridge Analytica.
Quel documentario racconta molto di ognuna di quelle persone che prende sotto gamba la privacy, racconta molto di quelli che si informano attraverso le condivisioni sui social, raccontano molto su quanto la nostra democrazia sia in pericolo.
Guardatelo. Pensateci prima di seguire la corrente delle prossime campagne elettorali, pensateci prima di votare. Fatelo con la vostra testa e non con quello con cui venite bombardati.
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