Staipa’s Blog

Il Blog di Stefano Giolo, divulgazione informatica, uso consapevole tecnologia, e fatti miei

Sulla felicità

secondo te vale la pena aspettare una persona?† parlo di quel tipo di persona..
nel senso che magari non c’è più niente (in teoria) con una persona ma sai che potrebbe essere la tua unica felicità

no, non ha senso aspettarla e non deve essere la tua unica felicità, NESSUNO e NIENTE può essere la tua felicità, sarebbe una catena, sarebbe una felicità apparente, una schiavitù.
TU devi essere la tua felicità non so se hai letto i “Parallelismi” sul mio blog, dal primo al nono (che sarà probabilmente il penultimo) ma è questo che dicono: non puoi modificare radicalmente la tua vita per incontrare una persona, ne devi trovare una che cammini nella tua direzione e affiancartici.
Le cose e le persone ti danno solo del sollievo, dell’allegria, dello star bene, ma non la felicità.
Hai mai guardato negli occhi una ragazza che ha perso la casa, la famiglia e l’intera vita e che ti sorride dicendoti che ora che ha perso tutto sta meglio?

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La donna dei sogni

23/10/2009 00:11
Mi hai chiesto del tuo lasciarmi in passato ad aspettarti, del tuo non presentarti e lasciarmi solo.

Io non credo di valutare una donna in base a cosa lei sia disposta a fare per me o a darmi, ma in base a quanto sarei disposto io a dare per lei.
Non so da cosa sia dettato questo quanto, è in genere legato a fattori in lei per nulla superficiali, ma soprattutto, credo, nella sua capacità di trasmettere la poesia. Non necessariamente di crearla però.

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Parallelismi 9

Un linea retta può traslare mantenendo il parallelismo con la propria retta parallela.

Due linee parallele possono avvicinarsi al punto da parere indistinguibili, non potranno mai essere una sola ma potranno sembrarlo, restando pur sempre distinte ad un esame accurato.
Esse influenzeranno a vicenda le proprie auree tanto da rendersi tra loro simili sotto diversi aspetti.

Ogni retta continuerà ad appartenere a diversi piani non necessariamente in comune tra le due, ciò implica che incontreranno diverse rette non necessariamente in comune tra loro le quali influenzeranno a loro volta le due auree differenziandole a tratti ma non incidendo sul parallelismo.

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Parallelismi 8

Una linea retta talvolta può scegliere di ruotare su di un punto.
Ruotando su esso cambieranno le prospettive del suo futuro, del suo passato, di ogni suo altro punto.
Cambieranno gli angoli di incisione con tutte le rette e finalmente potrà incontrare (o accorgersi di aver già incontrato) quella che un tempo era la sua retta parallela.
A quel punto però quest’ultima non sarà più la sua parallela, e la linea stessa non sarà più la linea che era in precedenza, sebbene la somiglianza nei colori rimarrà notevole.
Probabilmente esisterà altrove almeno un altra linea parallela.

Questo accade più spesso di quanto si creda

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Parallelismi 7

In un mondo con più di due dimensioni una retta può appartenere a molteplici piani.
Ad ogni piano appartengono molteplici rette.
Una retta può essere in relazione ed incontrarsi con due o più rette ma esse non sono necessariamente in relazione tra loro.
Due rette appartenenti a due piani distinti e non in relazione tra loro sono dette sghembe.

Corollario: Probabilmente esistono infinite rette sghembe ma io non ne ho mai incontrate.

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Parallelismi 6

Ho sempre pensato che il mondo fosse regolato da una singola energia in grado di esprimersi in molteplici modi, da una singola legge universale -che forse è Dio- e che a partire da un qualunque concetto di base fosse possibile spiegare ricorsivamente qualunque altro concetto.
Come dall’elettricità si spiega il magnetismo, dal magnetismo le onde, dalle onde le particelle dell’atomo, dall’atomo l’elettricità e la massa, dalla massa la gravità, dalle onde la luce, e il suono e le vibrazioni credo che da ogni concetto ho sempre creduto si possa riuscire ad esprimerne un qualsiasi altro.

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Vite

Credo che tra le tante divisioni del tipo “il mondo si divide in due, quelli che… e quelli che” possa dividersi in questo modo.
Quando scopri che un pezzo metallico che non doveva essere lì ti sta ruotando da un po’ di tempo nella zona pastiglie dei freni e dintorni di una ruota della tua automobile, automobile con la quale hai già avuto qualche lieve diverbio e che tale pezzo avrebbe potuto inchiodare la ruota improvvisamente, quando ti accorgi che è sufficientemente consumato da darti l’idea che sia lì da un po’ hai due modi secondo me per prendere questa questione.
Il primo è dire “Cacchio ma quanta sfiga ho? Andrà a finire che prima o poi mi sfracellerò da qualche parte se vado avanti così” oppure “Cacchio ma quanto sono fortunato? Mi va sempre bene, avrei potuto sfracellarmi un sacco di volte tra questa macchina e l’altra ma alla fine o accorgendomi di un rumorino anomalo o controllando la perdita di aderenza o in qualche altro strano modo me la sono sempre cavata!”


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Parallelismi 5.1

Una linea retta ha proprietà che la distinguono da qualsiasi altra retta, proprietà fondamentali ed universali sono la direzione, il verso e la posizione sul piano.
Due rette che abbiano le stesse caratteristiche sono la stessa retta.

Una retta è un insieme di punti privi di dimensione ma irradia un “aura”.
Un aura varia in modo continuativo nel tempo per intensità e colore ed anch’essa è priva di dimensioni.
Due rette che si incontrano causano variazioni momentanee o definitive nelle caratteristiche cromatiche o di intensità delle rispettive auree.

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Parallelismi 4

Scrivere per me è come camminare, passo passo, come viaggiare.
Inizia un progetto, anzi no, inizia un passo che può essere una poesia, un racconto, una singola frase, e poi intravedo il secondo, non lo vedo, non so come sarà ma lo intravedo, talvolta ne intravedo diversi altri.
E mi incammino.
Ad un certo punto mi trovo talvolta, non sempre, a conoscere la meta dove arriverò, ma mai la strada, solo qualche passo, i prossimi passi.
Una volta scrissi una frase, parlava di un uomo che fuggiva immobile da un albero, ci vollero sette anni per raggiungere la meta e completare quell’idea, tre per capire dove sarebbe andata a parare.
Passo passo,
passo passo.
Un giorno mi venne in

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