Complicità…
ho da poco acquistato il nuovo CD Live dei Bluvertigo , preludio al loro ritorno sulle scene spero con un album all’altezza di precedenti.
Beh credo che il loro brano a cui sono più legato sia complicità.
Ricordo ancora quando Lei ed io ci allontanammo, un giorno freddo di anni fa, in luogo che era così Nostro, così intimo, così privato e che oramai non è più tale, sporco dall’inciviltà di studenti e pazienti e barboni.
Addio.
Addio per sempre nel gelido freddo, gelido il tempo, gelido io, gelida lei che passeggiava raccogliendo un fiore, guardandosi intorno, parlando lentamente mentre ascoltavo. Il mio finale “Addio”.
Allontanarsi, salire in macchina ed andare. Andare dove, poi?
Andare perché?
Andare.
Lontano, non importa.
E poi un richiamo, come un sussurro nel vento.
Dove sei? Dove sei?
E scendere dalla macchina quando ormai ero lontano da quel luogo, e camminare verso qualcosa che credevo di sapere, o speravo o mi illudevo o… era lì.
E un bacio lento, lieve, lungo.
Il primo. Il primo di tanti.
E salire ancora su quell’auto, e lo stereo che canta “Complicità” dei Bluvertigo.
“Ma… sei diventato romantico? Ascolti anche questa musica?”
“No, lo sono sempre stato, vedrai”
E così iniziò un qualcosa di indefinitamente lungo che ancora vive e trascina seppur non più nell’amore, che vive e cammina vicino, distante.
Cammina.
Ci ha dato tanto, ci da tanto, che che ne dica il mondo.
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