Il 10 ottobre, dal 1992, è un giorno riconosciuto a livello internazionale per sensibilizzare le persone riguardo alla salute mentale.
Sono molte ancora le persone che considerano non malattie, le malattie mentali, che sull’argomento hanno poco altro da dire se non “non pensarci”, o “vai dallo psicologo? Vuol dire che sei matto?”. In qualche modo è naturale, sono spesso malattie poco visibili dall’esterno, è più facile considerare malattia qualcosa che fa venire bozzi sulla pelle, la febbre o reazioni del corpo visibili ma molte delle persone che ci circondano hanno invece problemi invisibili e delicati.
Per questo è importante capire che quei problemi sono reali, e comuni, che andare da uno psicologo o uno psichiatra non è una debolezza, al contrario richiede l’enorme forza di ammettere di avere bisogno di aiuto. Non è diverso dall’andare da un medico. Perché nessuno si vergogna di andare al pronto soccorso o dal cardiologo? Lo stesso dovrebbe essere per le malattie, i problemi, le difficoltà della mente.
Io ci sono andato, ho fatto un paio di anni di terapia e mi ha cambiato di molto in positivo la vita. Come quella volta in cui sono andato dal fisioterapista e con una lunga serie di sedute mi ha aiutato a riprendere il movimento di un’anca che mi stava dando più di qualche problema, come quella volta in cui avevo difficoltà con l’inglese e ho frequentato un corso con un’insegnante madrelingua.
Articolo pubblicato in origine il 10/10/2022 @ 09:07