La fallacia “Non Sequitur” o non causa pro causa

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Tempo di lettura 2 minuti

Quando la conclusione non segue le premesse

Tra le fallacie logiche più comuni, il non causa pro causa – meglio conosciuto come “Non Sequitur” – è un errore che si verifica quando una conclusione non segue logicamente dalle premesse. Questa fallacia può sembrare innocua, ma spesso viene utilizzata per confondere o persuadere in modo subdolo.

Che cos’è un Non Sequitur?

Il termine “Non Sequitur” deriva dal latino e significa “non segue”. Si riferisce a qualsiasi argomentazione in cui la conclusione non deriva logicamente dalle premesse iniziali, creando un salto logico ingiustificato.

Un esempio semplice

Premessa: Se una persona è ricca, allora possiede molti beni di lusso.
Conclusione: Questa persona possiede molti beni di lusso, quindi è ricca.

In questo caso, la conclusione è un “Non Sequitur” perché, anche se una persona possiede beni di lusso, potrebbe averli ottenuti in modi diversi, come regali o eredità, e non essere realmente ricca.

Esempi nella vita quotidiana

1. Nei social media

Premessa: Questo influencer ha milioni di follower.
Conclusione: Deve avere sempre ragione.

Il numero di follower di una persona non ha alcun legame logico con la validità delle sue affermazioni.

2. In politica

Premessa: Questo politico è bravo a parlare in pubblico.
Conclusione: Sarà un ottimo leader.

Essere abili oratori non implica necessariamente la competenza necessaria per governare un Paese.

3. Nella pubblicità

Premessa: Questo prodotto è naturale.
Conclusione: Deve essere sicuro ed efficace.

La naturalità di un prodotto non garantisce che sia privo di rischi o che funzioni come promesso. Anche il cianuro è naturale.

Perché cadiamo nel Non Sequitur?

I Non Sequitur sfruttano la nostra tendenza a fare collegamenti rapidi tra cause ed effetti, anche quando non sono giustificati. Questo accade soprattutto in situazioni in cui non abbiamo abbastanza informazioni o siamo influenzati da emozioni, pregiudizi o desideri.

Come riconoscerlo ed evitarlo

1. Analizza la struttura logica

Chiediti se la conclusione segue effettivamente le premesse. Quali sono le prove che collegano le due cose?

2. Evita i salti logici

Se un argomento sembra forzato o troppo semplificato, potrebbe trattarsi di un Non Sequitur. Ricorda: correlazione non significa causalità.

3. Fai domande critiche

  • Quali sono le altre spiegazioni possibili?
  • La conclusione è supportata da fatti o è solo un’ipotesi?

Conclusione

Il “Non Sequitur” è una delle fallacie logiche più diffuse e insidiose. Imparare a riconoscerlo non solo migliora la qualità del nostro pensiero critico, ma ci rende anche meno vulnerabili a manipolazioni e false argomentazioni.

Ricorda: non tutto ciò che segue sembra logicamente corretto lo è davvero. Essere vigili e analizzare ogni passaggio è essenziale per costruire ragionamenti solidi.

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Perché gli scrittori ricordano tutto, Paul. Specialmente quello che fa male. Denuda uno scrittore, indicagli tutte le sue cicatrici e saprà raccontarti la storia di ciascuna di esse, anche della più piccola. E dalle più grandi avrai romanzi, non amnesie. Un briciolo di talento è un buon sostegno, se si vuol diventare scrittori, ma l’unico autentico requisito è la capacità di ricordare la storia di ciascuna cicatrice.Stephen King
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