Quando la conclusione non segue le premesse
Tra le fallacie logiche più comuni, il non causa pro causa – meglio conosciuto come “Non Sequitur” – è un errore che si verifica quando una conclusione non segue logicamente dalle premesse. Questa fallacia può sembrare innocua, ma spesso viene utilizzata per confondere o persuadere in modo subdolo.
Che cos’è un Non Sequitur?
Il termine “Non Sequitur” deriva dal latino e significa “non segue”. Si riferisce a qualsiasi argomentazione in cui la conclusione non deriva logicamente dalle premesse iniziali, creando un salto logico ingiustificato.
Un esempio semplice
Premessa: Se una persona è ricca, allora possiede molti beni di lusso.
Conclusione: Questa persona possiede molti beni di lusso, quindi è ricca.
In questo caso, la conclusione è un “Non Sequitur” perché, anche se una persona possiede beni di lusso, potrebbe averli ottenuti in modi diversi, come regali o eredità, e non essere realmente ricca.
Esempi nella vita quotidiana
1. Nei social media
Premessa: Questo influencer ha milioni di follower.
Conclusione: Deve avere sempre ragione.
Il numero di follower di una persona non ha alcun legame logico con la validità delle sue affermazioni.
2. In politica
Premessa: Questo politico è bravo a parlare in pubblico.
Conclusione: Sarà un ottimo leader.
Essere abili oratori non implica necessariamente la competenza necessaria per governare un Paese.
3. Nella pubblicità
Premessa: Questo prodotto è naturale.
Conclusione: Deve essere sicuro ed efficace.
La naturalità di un prodotto non garantisce che sia privo di rischi o che funzioni come promesso. Anche il cianuro è naturale.
Perché cadiamo nel Non Sequitur?
I Non Sequitur sfruttano la nostra tendenza a fare collegamenti rapidi tra cause ed effetti, anche quando non sono giustificati. Questo accade soprattutto in situazioni in cui non abbiamo abbastanza informazioni o siamo influenzati da emozioni, pregiudizi o desideri.
Come riconoscerlo ed evitarlo
1. Analizza la struttura logica
Chiediti se la conclusione segue effettivamente le premesse. Quali sono le prove che collegano le due cose?
2. Evita i salti logici
Se un argomento sembra forzato o troppo semplificato, potrebbe trattarsi di un Non Sequitur. Ricorda: correlazione non significa causalità.
3. Fai domande critiche
- Quali sono le altre spiegazioni possibili?
- La conclusione è supportata da fatti o è solo un’ipotesi?
Conclusione
Il “Non Sequitur” è una delle fallacie logiche più diffuse e insidiose. Imparare a riconoscerlo non solo migliora la qualità del nostro pensiero critico, ma ci rende anche meno vulnerabili a manipolazioni e false argomentazioni.
Ricorda: non tutto ciò che segue sembra logicamente corretto lo è davvero. Essere vigili e analizzare ogni passaggio è essenziale per costruire ragionamenti solidi.
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