Qualche giorno fa sono stato ad un concerto dei Dream Theater. Per chi non li conoscesse un gruppo Progressive Metal piuttosto famoso.
La mia adolescenza, ma anche la mia gioventù, e anche la mia vita attuale è costellata di concerti, bei concerti e pessimi concerti. Concerti di musica classica e concerti pop, concerti metal e concerti di cantautorato, concerti jazz e concerti punk, concerti alternative e concerti di butei a caso.
Ci sono diversi approcci per fruire la musica, esiste quello di goderne per la qualità artistica, esiste quello di ballare come dei pazzi fino allo sfinimento, esiste quello di urlare tutte le canzoni a squarcia gola, esiste quello di fregarsene perché tanto lo scopo è esserci e farsi selfie su Instagram, o infiniti altri. Io però come amante e fruitore della musica in quanto opera artistica, e della libertà, ritengo che essenzialmente esistano due modi: con rispetto per l’artista e per gli altri o senza.
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