Staipa’s Blog

Il Blog di Stefano Giolo, divulgazione informatica, uso consapevole tecnologia, e fatti miei

Viaggiare nello spaziotempo

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Tutti abbiamo sentito parlare di Intestellar, il film di Christopher Nolan, e tutti abbiamo sentito parlare (anche se in molti se ne sono già dimenticati) dell’incredibile scoperta delle Onde Gravitazionali annunciata nel 2016. Non molti invece sanno che ad accumunarli c’è una persona: Kip Thorne.

Kip Thorne è uno dei più brillanti astrofisici del nostro secolo, premio Nobel per la fisica, insieme a Rainer Weiss e Barry Barish appunto grazie alla rilevazione delle prime Onde Gravitazionali. La cosa che non molti sanno è che anche Interstellar è una sua idea e creazione.

In “Viaggiare nello spaziotempo. La scienza di interstellar” Kip Thorne ci guida mano nella mano nella storia della creazione di questo film, gestazione durata più di dieci anni fino all’entrata nel progetto prima di Jonathan Nolan e poi del fratello Christopher. Ci racconta come da anni il suo desiderio fosse di realizzare un film di fantascienza scientificamente attendibile, spingendolo oltre le conoscenze estreme della fisica approdando alle congetture più probabili.

In questo libro ci viene spiegato in maniera sorprendentemente semplice la fisica che sta dietro al film. Dal funzionamento di un Wormhole, a quella di un buco nero, dalle fionde gravitazionali alla piaga che all’inizio della storia sta distruggendo l’umanità, dalla teoria dello spazio-tempo di Einstein alla possibilità dei viaggi nel tempo, dall’ipotesi di un universo multidimensionale alla percezione che possa averne un essere umano. Ci rende il film, già magnifico di per sé, ancora migliore, ancora più incredibile proprio perché aderente in molti punti al vero.

Niente però, come le parole di Thorn stesso possono spiegare meglio il libro:

Ogni volta che guardo Interstellar, e rileggo questo libro, resto stupito di fronte all’enorme varietà di temi scientifici – e alla loro ricca bellezza – da essi affrontati.
La cosa che più mi colpisce è il messaggio ottimistico che sta alla base del film: viviamo in un universo governato da leggi fisiche che noi uomini siamo in grado di scoprire, decifrare, imparare in profondità e usare per controllare il nostro destino. Anche senza l’aiuto degli esseri del bulk, siamo in grado di affrontare quasi ogni catastrofe che l’universo può scatenarci contro, così come quelle provocate da noi stessi (dal cambiamento climatico ai disastri biologici e nucleari).

Per far questo, per controllare il nostro destino, è però necessario che una larga parte della popolazione comprenda e apprezzi la scienza. Il suo modo di operare. Ciò che ci insegna in merito all’universo, alla Terra e alla vita.
I risultati che può raggiungere. Quali sono i suoi limiti dovuti alle inadeguatezze della conoscenza o della tecnologia. In che modo questi limiti possono essere superati. Come possiamo passare dalle semplici congetture alle ipotesi fondate e quindi alla verità. Quanto siano rare -ma molto importanti- le rivoluzioni in cui la nostra percezione della verità viene a cambiare.
Spero che il mio libro possa contribuire alla comprensione di tutto questo.

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