
Ci sono diverse persone che seguono regolarmente questo blog, alcune commentano, poche, molte di più leggono senza commenti, leggono forse per conoscermi, per sapere come prosegue la mia vita, per capire, per immaginare.
Più d’una volta dopo aver scritto frasi d’amore ho trovato qualcuno convinto avessi tornato una donna, che dopo frasi tristi io fossi triste o dopo frasi allegre io fossi allegro.
Non fatevi ingannare mai da quel che scrivo, non c’è mai nulla che non sia tratto dal vero ma non c’è quasi mai nulla che non sia poeticizzato, romanzato, esteso, modificato, qualcosa scritto in prima persona può parlar d’altri e qualcosa in terza di me o le due cose essere contemporaneamente mescolate.
Qui leggerete stralci di me il titolo migliore che potrei trovare a questo mio modo di scrivere potrebbe essere “scampoli di sogni dispersi” se non fosse di per se un plagio preso da una persona di quelle che qui spesso leggono e poco commentano, da più giovane lo chiamavo “gocce di pioggia in un mare di vita”, frase troppo finto-poetica forse, con parole troppo abusate banali, sono stralci comunque, mescolamenti come un sogno che salta da un mondo ad un altro senza preavvisi, con una logica forse, o forse no, non importa.
Leggendo qui conoscerete qualcosa di me, potrete interpretare pezzi di me ma chi vuol conoscermi non creda che io sia questo, io non sono ciò che scrivo, io sono ciò che sono, forse ciò che suono (cit.)
Forse vivresti meglio se fossi più crepuscolare e meno esteta nel tuo scrivere.
Ma in fondo… “nessuno è perfetto”.
un abbraccio,
Nessuno.
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