Perché l’eventuale accordo tra il governo e SpaceX è pericoloso

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Sì, è un argomento di cui parlano tutti. Da una parte dicono che Giorgia Meloni ha preso degli accordi segreti con SpaceX, di Elon Musk per la sicurezza nazionale, dall’altra dicono che non sia vero.

La verità non la sa nessuno probabilmente, e non intendo discutere su cose che non posso sapere, ma come di consueto di qualcosa che forse sfugge ai più di quelli che stanno cianciando e scontrandosi su questo tema.

Prima però vorrei fare una brevissima riflessione su quella che sembra una grande amicizia sbocciata di recente tra i due e sui temi che li accomunano:

cco un elenco di comportamenti e scelte di Elon Musk che possono apparire in contrasto con i principi e le politiche spesso sostenute da Giorgia Meloni, in particolare rispetto a temi etici, familiari e sociali:

Maternità assistita e gestazione per altri (GPA)

  • Giorgia Meloni: Si oppone fermamente alla gestazione per altri, definendola “una forma di sfruttamento delle donne” e “un’aberrazione etica.”
  • Elon Musk: Ha avuto figli tramite maternità surrogata.

Famiglie non tradizionali

  • Giorgia Meloni: Sostiene un modello di famiglia tradizionale come “cellula fondamentale della società,” opponendosi a leggi che ampliano i diritti alle famiglie non tradizionali, pur avendo una figlia fuori dal matrimonio.
  • Elon Musk: Ha figli con partner diverse e non segue il modello della “famiglia tradizionale” (uomo-donna sposati e con figli) promosso da molti conservatori.

Quindi qual’è il problema di SpaceX?

Detto questo, passiamo al tema davvero interessante dato l’incoerenza del nostro signor presidente del consiglio evidentemente interessa a pochi.

Il tema è quello di un possibile accordo tra il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, ed Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, per la gestione delle comunicazioni sicure della difesa nazionale attraverso la rete satellitare Starlink. Starlink è una costellazione di satelliti in grado di portare una connessione internet veloce e stabile in qualunque punto della terra senza necessità di cavi. Anche in alta montagna, nei deserti o in mezzo all’oceano.
Questo accordo avrebbe l’obiettivo di fornire una rete di comunicazione criptata e resistente a interferenze per funzionari governativi e militari italiani.

A prima vista, potrebbe sembrare una scelta logica: Starlink, con la sua rete di satelliti a bassa orbita, è attualmente il sistema più avanzato per garantire comunicazioni rapide e sicure, specialmente in aree difficili da raggiungere. Ma ci sono dei ma. E belli grossi tra l’altro.

Sovranità nazionale e dipendenza da un privato straniero

Elon Musk non è solo un imprenditore visionario; è anche il proprietario di un impero tecnologico globale che comprende Tesla, SpaceX e X (ex Twitter). Affidare la sicurezza nazionale a un’azienda privata straniera, per quanto tecnologicamente avanzata, rappresenta un rischio significativo per la sovranità di un Paese.

La sicurezza delle comunicazioni governative non è una semplice questione tecnica: è una componente strategica fondamentale per l’autonomia e l’indipendenza di una nazione. Affidandosi a Starlink, l’Italia diventerebbe dipendente da una tecnologia controllata da una singola persona. Non esiste alcuna garanzia che Musk o la sua azienda rispettino sempre gli interessi nazionali italiani, specialmente in situazioni di conflitto geopolitico.

In passato, Musk ha dimostrato di usare il suo potere economico e tecnologico per influenzare decisioni politiche. Un esempio lampante è il suo comportamento durante la guerra in Ucraina, dove ha minacciato di interrompere l’accesso a Starlink se non fossero stati rispettati i suoi termini. È legittimo chiedersi: cosa succederebbe se un giorno Musk decidesse che una scelta politica italiana non è in linea con i suoi interessi? Soprattutto ora che sembra essere sceso in campo con le sue idee e ingerenze nelle decisioni nazionali.

La concentrazione di potere nelle mani di Musk

Elon Musk non è un semplice imprenditore: è l’uomo più ricco del mondo, con una capacità di influenzare mercati, governi e opinioni pubbliche senza precedenti. Attraverso la piattaforma X, Musk ha già dimostrato la sua inclinazione a manipolare il dibattito pubblico. Ed è stato evidenziato come Musk abbia utilizzato la sua piattaforma per sostenere indirettamente politiche a favore di Donald Trump, bilanciando i contenuti per amplificare le narrazioni conservatrici. (short.staipa.it/2876i)
Affidare una componente così cruciale come la sicurezza nazionale a una persona con un’influenza così pervasiva potrebbe esporre l’Italia a pressioni indebite e pericolose.

Un monopolio tecnologico globale

L’Italia non è l’unico Paese a considerare una collaborazione con Starlink. Musk, con la sua rete satellitare, sta gradualmente consolidando un monopolio globale nelle comunicazioni satellitari, un settore che è sempre stato dominato da entità statali o consorzi internazionali. Questa situazione crea un pericoloso precedente: la concentrazione di una risorsa strategica in mano a un’unica azienda privata, non vincolata alle regole e ai trattati internazionali.

Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha dichiarato che Starlink è attualmente il sistema più avanzato e che non esistono alternative praticabili a breve termine. Tuttavia, diversi esperti di sicurezza, come riportato da Il Sole 24 Ore, hanno messo in guardia contro la dipendenza da un fornitore unico, sottolineando l’importanza di sviluppare soluzioni europee o nazionali per evitare che la sicurezza del Paese sia legata alle decisioni di un privato.

4. Manipolazione dell’opinione pubblica: un rischio reale

Oltre alle preoccupazioni sulla sovranità tecnologica, c’è il rischio che Musk possa sfruttare la sua posizione per influenzare il dibattito pubblico in Italia. La sua gestione di X ha dimostrato come sia possibile manipolare l’algoritmo per amplificare determinati messaggi e sopprimere altri. Un’infrastruttura critica come Starlink, se utilizzata impropriamente, potrebbe essere usata non solo per garantire comunicazioni sicure, ma anche per monitorare o controllare le informazioni.

Ci sono giò diverse indagini da parte dell’unione europea riguardo a violazioni di alcune piattaforme di Musk per potenziali violazioni del Digital Services Act, una normativa che mira a garantire la neutralità e la trasparenza dei contenuti online. (https://short.staipa.it/mb524, https://short.staipa.it/4camk, https://short.staipa.it/0mwvb, https://short.staipa.it/k96h9)

Che prezzo vogliamo pagare per una presunta sicurezza?

Mentre il progresso tecnologico e la collaborazione internazionale sono strumenti essenziali per affrontare le sfide del nostro tempo, non possiamo ignorare i pericoli di affidare infrastrutture critiche a una figura così controversa e potente. È fondamentale che si esplorino alternative europee o nazionali, anche se richiedono più tempo e investimenti, per preservare l’autonomia e la sicurezza del Paese.

Un detto antico ci ricorda che “chi controlla la comunicazione, controlla il potere.” In un mondo sempre più interconnesso, questa affermazione non è mai stata così vera. E lasciare che quel potere sia concentrato nelle mani di un singolo individuo è un rischio che nessuna nazione dovrebbe correre. Indipendentemente dalle idee politiche o dalla fiducia che si possa riporre in lui.

Nessuno penserebbe di affidare la sicurezza nazionale a Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, proprio per la paura ormai comune della sua possibilità di controllo attraverso i social. Quale sarebbe la differenza nel caso di Elon Musk?

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Questo è un blog politico. Che piaccia o no. Ma difficilmente mi si vedrà schierato a favore di un partito, o contro un partito… per partito preso.
Politica è essere o non essere razzisti, essere o non essere a favore dei diritti e delle libertà, politica è scegliere di buttare per terra una cartaccia o di raccoglierla e metterla in un cestino della differenziata, politica è scegliere tra accogliere o discriminare, sono tutte cose che non sono di destra o di sinistra, che non dovrebbero appartenere a l’uno o all’altra fazione politica. Sono “cosa pubblica”, sono bene pubblico.
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