Non è un tifoso morto, smettiamola con questa storia, è una persona che casualmente si trovava in quel posto ucciso da un errore di un poliziotto.
Non è colpa ne della polizia in genere ne delle tifoserie.
I casini successivi sono solo di gente che aveva bisogno di un pretesto per giustificare la propria voglia, il proprio bisogno di sfogarsi facendo danni.
Non è morto un tifoso, ma un uomo, e questo non giustifica niente di quanto accaduto dopo.
E smettiamola con i momenti di silenzio in onore del tifoso, o il lutto cittadino per il tifoso.
Vogliamo farlo per l’uomo? OK va bene, ma non per il tifoso che probabilmente dormiva in macchina tra l’altro.
Ma allora non negli stadi.
Basta con questo sensazionalismo, con questa fiction con queste scusanti per giustificarsi.
Nel mondo del tifo calcistico ogni pretesto è buono per far danni, risolviamo questo invece di piangerci addosso per cose che centrano relativamente.
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