Staipa’s Blog

Il Blog di Stefano Giolo, divulgazione informatica, uso consapevole tecnologia, e fatti miei

Santoro talvolta racconta bugie

Alla sua nuova trasmissione “servizio pubblico” Santoro ha parlato delle varie banche Europee, tra cui di Unicredit.
Mentre ne parlava è successo (dice lui) un fatto alquanto interessante:

Riporto uno dei tanti articoli a caso che si trovano su internet

Santoro spiega che Unicredit è in crisi e Banca di Roma blocca l’accesso al sito.

Santoro spiega che Unicredit è in crisi e Banca di Roma blocca l’accesso al sito per evitare che i propri correntisti spostino i propri soldi su altri conti correnti, rischiando di mandare in fallimento la banca.

Ecco cosa accade quando internet funziona e i giornali no.

Se avete un conto Unicredit provate ad accedere al sito web. La banca ha inibito gli accessi per paura di chi come noi, ha pensato di spostare i soldi verso banche più piccole e meno a rischio.

Santoro dice Unicredit a rischio fallimento e va in tilt il sito della banca.

E ora?

Ora sarà impossibile prelevare i soldi fino a quando?

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Come cercare un informazione corretta e non di parte.

A volte, sempre più spesso a dire il vero oramai, mi guardo intorno leggendo le notizie sui giornali, e provo ribrezzo.
Interessandomi ai Misteri della scienza (i misteri, bada bene, non i Mysteri dei sognatori di  assurdità che vedono incredibili misteri in foto a bassissima definizione scambiando artefatti grafici con costruzioni ciclopiche e occhi rettiliani).
Guardo i media e vedo quanto sia stupido cercare complotti di cose come “il nuovo ordine mondiale”, i rettiliani appunto, il controllo delle nostre menti da parte di incredibili (e improbabili se viste con un occhio un minimo scientifico) tecnologie, o chissà quali forze.
Più ci penso più penso che siano proprio queste teorie complottistiche ad essere una distrazione dalla realtà.
Dal “complotto” che ci gira attorno tutti i giorni, ogni giorno.

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Fukushima, principio di fusione delle barre Ue spaventata, Merkel chiude due centrali

E’ critica la situazione a Fukushima, dove a tre giorni dal devastante terremoto che ha colpito il Giappone, si lotta perevitare una nuova Chernobyl. Le barre di combustibile sono rimaste scoperte in tutti e tre i reattori della centrale nucleare di Fukushima 1 ed in uno di essi potrebbe essere cominciato il processo di fusione. Ad aggravare la situazione una nuova forte scossa di assestamento di magnitudo 6,2 avvertita anche a Tokyo. Intanto, si continuano a contare le vittime: 5.000 secondo l’ultimo bilancio che però si ritiene possa salire fino a 10 mila. Sul fronte economico la Borsa diTokyo ha chiuso gli scambi con una perdita del 6,18%; ferma la produzione nei maggiori impianti automobilistici del paese. La Bank of Japan ha immesso sui mercati valutari denaro liquido per 12mila miliardi di yen. La Farnesina ha reso noto che è sceso a due il numero degli italiani di cui non si hanno notizie.

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Il giappone, il nucleare, il nostro referendum del 14 giugno e l'opinione pubblica.

Tutti sappiamo cosa sta accadendo in Giappone in questi giorni, terremoto, tzunami, disastro.

La domanda che mi pongo è quanto le notizie girano realmente? Anzi, nello specifico, quanto le notizie girano in Italia?
Ormai 25 anni fa in Italia abbiamo fatto un referendum a favore o contro il nucleare, all’epoca si è votato contro e a causa di questo tutt’ora siamo privi di tali centrali? La scelta è stata positiva? Negativa? Fino ad oggi non avevo un opinione certa, ci ho pensato molte volte ma la mia bilancia non si è mai spostata a sufficienza.

Da un lato il fatto che comunque i paesi vicini sono pieni di centrali, dall’altro il modo di gestire italianamente strutture di questo genere risparmiando sui materiali e sui dipendenti, da un lato l’enorme fabbisogno di energia non soddisfatto dall’altra la mancanza di uno sviluppo serio sulle energie alternative come il solare, l’eolico e soprattutto l’uso di onde e maree, da un lato lo smaltimento dei materiali radioattivi di scarto (anche considerata la nostra incapacità di smaltire già i materiali tradizionali) dall’altro… emm nulla.

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La rai e la bufala della fine del mondo nel 2012

Finalmente qualcuno che chiarisce per tutti che la fine del mondo nel 2012 e tutte le storie della profezia Maya sono delle gran bufale, e finalmente la TV di stato che oltre a Voyager e programmi che fanno delle false pseudoscienze un baluardo mostra qualcosa di realmente scentifico.

Non c’è niente da fare… Piero Angela resta sempre il migliore, forse l’unico, a fare della divulgazione scientifica per tutti in modo responsabile e coerente.

Ecco i filmati su Youtube…



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Ricercatore si vanta di essere il primo uomo infettato da un virus informatico. I media abboccano

FONTE dell’articolo: attivissimo.blogspot.com

Cosa non si fa per attirare l’attenzione ed abbeverarsi alla vacua fonte della celebrità. Mark Gasson, ricercatore del Cybernetic Intelligence Research Group dell’Università di Reading, nel Regno Unito, dichiara di aver memorizzato un virus su un chip e di essersi impiantato il chip dentro il corpo, diventando così il “primo uomo infetto da virus per PC”. Così almeno scrive il Corriere della Sera, nella rubrica Scienze, in un articolo a firma di Elmar Burchia, senza alcun accenno di critica sulla plausibilità della notizia.

Anzi, sottolinea il Corriere, questo dimostra che “dispositivi medici avanzati come pacemaker o impianti cocleari possono essere vulnerabili ad attacchi di hacker.” Roba da panico. Abbocca anche la BBC, dalla quale il Corriere ha tratto la notizia (una volta tanto linkandola, in un lodevole gesto di trasparenza).

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Roberto Saviano scrive a Silvio Berlusconi ""Il premier mi vuole zittire ma sui clan non tacerò mai"

Lo scrittore: “Assurdo preferire il silenzio, Berlusconi si scusi con le vittime”. “Non so se Mondadori è ancora adatta a me” di ROBERTO SAVIANO

Presidente Silvio Berlusconi, le scrivo dopo che in una conferenza stampa tenuta da lei a Palazzo Chigi sono stato accusato, anzi il mio libro è stato accusato di essere responsabile di “supporto promozionale alle cosche”. Non sono accuse nuove. Mi vengono rivolte da anni: si fermi un momento a pensare a cosa le sue parole significano. A quanti cronisti, operatori sociali, a quanti avvocati, giudici, magistrati, a quanti narratori, registi, ma anche a quanti cittadini che da anni, in certe parti d’Italia, trovano la forza di raccontare, di esporsi, di opporsi, pensi a quanti hanno rischiato e stanno tutt’ora rischiando, eppure vengono accusati di essere fiancheggiatori delle organizzazioni criminali per il solo volerne parlare.

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Treno deraglia a Merano

No, non voglio parlare in se della notizia ma dei titoli dei giornali: “Treno deraglia a Merano“.

Mi chiedo se il titolo sia per fare sensazione, si sa le cose che fanno paura e che uno pensa “potrebbe succedere anche a me”  fanno più notizia, sai “anche il mio treno potrebbe deragliare” e così con questo titolo si va a incrementare la pericolosità storica dei treni, quando si parlerà di deragliamenti si parlerà anche di questo.
Forse sono pignolo io, non lo so ma penso ad un automobile in autostrada a cui cada addosso una frana… ha sbandato? Cioè quello

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L'Italia di Berlusconi, un paese che si imbarbarisce.

Il quotidiano francese “Libération” disegna un ritratto amaro dell’Italia ai tempi del Cav. Tra xenofobia, chiusure, arretratezze, leggi ad personam e tivù che spadroneggiano.
ECCO LA TRADUZIONE DELL’ARTICOLO

L’Italia di Berlusconi, un paese che si imbarbarisce
L’Italia è un paese normale? L’anomalia rappresentata da Berlusconi – il fatto che concentri in sé il potere politico e mediatico, che utilizzi il Parlamento come un’azienda destinata a fabbricare leggi che lo salvino dai tribunali, che vomiti insulti sulla magistratura, che critichi continuamente la Costituzione, che riduca la politica a un cumulo di barzellette e dichiarazioni istrioniche, che porti con sé il peso dei suoi scandali sessuali – tutto questo spingerebbe a rispondere di no.


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