Staipa’s Blog

Il Blog di Stefano Giolo, divulgazione informatica, uso consapevole tecnologia, e fatti miei

Ricordi aquilani

Oggi ho fatto uno strano percorso, un po’ per caso. Google ha attivato una funzione nuova su google maps, qualcosa che mostra le mappe che hai visitato in precedenza, e così un po’ per caso sono capitato di nuovo a l’Aquila.

Ci ho passeggiato con Street View, ho passeggiato in quelle vie che ricordo ancora come fossero le vie della mia città, la zona rossa che ricordo meglio delle vie di dove abito ora da pochi mesi. Ho camminato da piazza del duomo, giù verso il palazzo del governo e ancora fino ad arrivare sul ciglio della strada a vedere dall’alto i palazzi, e a seguire la strada fino alla casa dello studente.
La differenza è stato che per la prima volta ho visto i palazzi intatti, ricordo ancora ogni crepa, ricordo i palazzi per arrivare alla casa dello studente, uno con un piano crollato in un ala e quindi con un ala abbassata rispetto al resto, uno con gli apartamenti che si vedevano da dentro, ricordo le case sventrate, quella vasca da bagno, quell’accappatoio ancora appeso, e per la prima volta ho visto tutto intatto.

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Come cercare un informazione corretta e non di parte.

A volte, sempre più spesso a dire il vero oramai, mi guardo intorno leggendo le notizie sui giornali, e provo ribrezzo.
Interessandomi ai Misteri della scienza (i misteri, bada bene, non i Mysteri dei sognatori di  assurdità che vedono incredibili misteri in foto a bassissima definizione scambiando artefatti grafici con costruzioni ciclopiche e occhi rettiliani).
Guardo i media e vedo quanto sia stupido cercare complotti di cose come “il nuovo ordine mondiale”, i rettiliani appunto, il controllo delle nostre menti da parte di incredibili (e improbabili se viste con un occhio un minimo scientifico) tecnologie, o chissà quali forze.
Più ci penso più penso che siano proprio queste teorie complottistiche ad essere una distrazione dalla realtà.
Dal “complotto” che ci gira attorno tutti i giorni, ogni giorno.

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“Falsi terremotati a Forum, è bufera” non ho parole….

Contendente in tv: ‘Tutti abbiamo le case’. Assessore: storia inventata

L’AQUILA – “A distanza di due anni dal terremoto, una televisione di Stato, visto che rientra nelle proprietà del Presidente del Consiglio, si permette di trasmettere uno spot contro L’Aquila attraverso una devastante rappresentazione di una tragedia”.
A sostenerlo è l’assessore alle Politiche Sociali dell’Aquila, Stefania Pezzopane, commentando quanto accaduto nella puntata di ‘Forum’ condotta da Rita Dalla Chiesa e trasmessa ieri su Rete 4, Forum, nella quale si era discussa una causa tra due coniugi sedicenti aquilani. “I protagonisti – ha aggiunto la Pezzopane – non erano aquilani e la loro storia non è mai esistita, ma soprattutto è inaccettabile che partendo da una storia non vera si sia voluto fare uno spot che falsifica la situazione in cui versa la popolazione”.

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Fukushima, principio di fusione delle barre Ue spaventata, Merkel chiude due centrali

E’ critica la situazione a Fukushima, dove a tre giorni dal devastante terremoto che ha colpito il Giappone, si lotta perevitare una nuova Chernobyl. Le barre di combustibile sono rimaste scoperte in tutti e tre i reattori della centrale nucleare di Fukushima 1 ed in uno di essi potrebbe essere cominciato il processo di fusione. Ad aggravare la situazione una nuova forte scossa di assestamento di magnitudo 6,2 avvertita anche a Tokyo. Intanto, si continuano a contare le vittime: 5.000 secondo l’ultimo bilancio che però si ritiene possa salire fino a 10 mila. Sul fronte economico la Borsa diTokyo ha chiuso gli scambi con una perdita del 6,18%; ferma la produzione nei maggiori impianti automobilistici del paese. La Bank of Japan ha immesso sui mercati valutari denaro liquido per 12mila miliardi di yen. La Farnesina ha reso noto che è sceso a due il numero degli italiani di cui non si hanno notizie.

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Il giappone, il nucleare, il nostro referendum del 14 giugno e l'opinione pubblica.

Tutti sappiamo cosa sta accadendo in Giappone in questi giorni, terremoto, tzunami, disastro.

La domanda che mi pongo è quanto le notizie girano realmente? Anzi, nello specifico, quanto le notizie girano in Italia?
Ormai 25 anni fa in Italia abbiamo fatto un referendum a favore o contro il nucleare, all’epoca si è votato contro e a causa di questo tutt’ora siamo privi di tali centrali? La scelta è stata positiva? Negativa? Fino ad oggi non avevo un opinione certa, ci ho pensato molte volte ma la mia bilancia non si è mai spostata a sufficienza.

Da un lato il fatto che comunque i paesi vicini sono pieni di centrali, dall’altro il modo di gestire italianamente strutture di questo genere risparmiando sui materiali e sui dipendenti, da un lato l’enorme fabbisogno di energia non soddisfatto dall’altra la mancanza di uno sviluppo serio sulle energie alternative come il solare, l’eolico e soprattutto l’uso di onde e maree, da un lato lo smaltimento dei materiali radioattivi di scarto (anche considerata la nostra incapacità di smaltire già i materiali tradizionali) dall’altro… emm nulla.

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I dimenticati d'Abruzzo

di Fabrizio Gatti

Centri storici abbandonati, strade invase dalle macerie, 30 mila ancora sfollati, 15 mila senza lavoro. Nuovi alloggi già deteriorati. Viaggio nei luoghi martoriati dal terremoto. Sedici mesi dopo le scosse

(19 agosto 2010)

Il centro di Sant Eusanio Forconese foto di Fabrizio Gatti Il centro di Sant’Eusanio Forconese
foto di Fabrizio Gatti
Qualcuno ha chiamato per nostalgia il numero della sua casa pericolante. E un bel giorno ha sentito rispondere. “Chi parla?”. “Chi parla? Ma chi sei tu?”. Quello dell’Aquila è stato il primo grande disastro italiano nell’era della comunicazione. E la comunicazione non può aspettare. È per questo che Telecom, secondo quanto è stato detto ad alcuni sfollati dallo sportello clienti, sta assegnando ad altri i numeri dei contratti sospesi dopo il terremoto.

Comincia così l’oblio. Ti cancellano dall’elenco telefonico.



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Draquila, L'Italia che trema (recensione)

Non mi è facile fare una recensione priva di emozione, sono passati pochi minuti da che sono uscito dal cinema, il Cinema Diamante, uno dei pochi, pochissimi cinema dove a Verona danno e daranno questo film, in questo e in quelli affiliati allo stesso gruppo.
Troppo scomodo metterlo nei grossi cinema, al Warner Village, all’UCI, troppo scomodo soprattutto in una città come Verona nella quale anche i circoli culturali non affini a determinate opinioni vengono chiusi con scuse di dubbia liceità.

Incontrarci Tommaso con cui ho condiviso la mia avventura a l’Aquila è stato da un lato un piacere immenso, il piacere di incontrare di nuovo un fratello, dall’altra considerato che abita a 50km da questo cinema la conferma che questo film verrà come sempre nascosto all’opinione pubblica, e la gente non lo vedrà se non chi sa già di cosa parla, di che si tratta, che cosa contiene.

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Cialente: problemi di natura politica bloccano la Ricostruzione

13 maggio 2010 – 1 Commento – inserito da: Patrizio

L’Aquila, 12 maggio 2010 – ”Nell’ultima ordinanza firmata dal Presidente del Consiglio, stanotte, non compaiono i criteri per la ricostruzione delle case E. Questo significa che la presentazione dei progetti e’ bloccata, mancando le linee guida, ed i cantieri non partono”. La denuncia e’ giunta dal sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, che stamane, in una conferenza congiunta con il parlamentare PD, Gianni Lolli, e con l’ex presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, ha provato a fare il punto sulla complessita’ della ricostruzione materiale, economica e sociale della citta’. ”Non ci sono soldi” ha tuonato il Sindaco. ”Solo per l’emergenza – ha spiegato – mancano 250 milioni.
Ma per Cialente, i problemi sono anche di natura politica: ”Non si e’ voluta accettare l’idea di una legge per la ricostruzione con l’assicurazione che, attraverso le ordinanze, tutti i temi sarebbero stati affrontati.

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Racconti

Ricordi d’Abruzzo

Credo sia e resti per sempre una delle esperienze più forti della mia vita, una delle esperienze di vita che più mi hanno segnato, con voi, Tommaso, Davide, Marco, Sofia, Chiara, Alice, Stefano e con tutti i ragazzi che c’erano alle tendopoli.

Ricordo i loro sguardi, le loro parole, a volte straniti, persi a volte svegli come pochi.
Ricordo l’unione che solo la vecchia buona banda di B.P. crea in pochi istanti. Fratelli, fratelli mai visti prima ma che tali resteranno per tutta la vita. Fratelli.

Fratelli a lavorare accanto a me per altri fratelli che ancora mi cercano dopo questi mesi, con cui ancora si scambiano parole, opinioni, emozioni.

Dopo mesi ancora devo rielaborare tutto, tutte le emozioni, i ricordi, i sentimenti forti provati, sentimenti emozioni e ricordi che confrontati ad altri momenti, a quelli che pensavo i momenti più importanti del mio passato sono invece gradini, metri, chilometri sopra.

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Terremoto, svelate le trame che hanno ricostruito l’Abruzzo

di Alessio Postiglione
INCHIESTA. Una verifica sulle società che hanno partecipato al progetto Case restituisce dati inquietanti. Legami con criminalità e politica.

Negli appalti, in Abruzzo, qualcosa potrebbe essere andata storta. Per ora, l’attenzione della magistratura si è concentrata sul G8. Ma sono gli stessi appalti delle ricostruzione a meritare qualche considerazione in merito ai soggetti coinvolti: ci imbattiamo, infatti, in complicati intrecci, conflitti d’interesse, rapporti con ditte discutibili, imprenditori e dirigenti con disavventure giudiziarie. Ad incuriosirci particolarmente è il progetto C.a.s.e, Complessi antisismici sostenibili ed ecocompatibili; 184 edifici, circa 4.600 appartamenti, capaci di resistere a nuovi sismi, immersi nel verde. Un progetto per una spesa totale di circa 710 milioni di euro.

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