Un paio di giorni fa ho condiviso su Facebook un articolo che ho trovato interessante dal sito Linkiesta. Il titolo, decisamente provocatorio, era “Due americani hanno ammazzato un buonista. E voi razzisti avete perso un’altra occasione per stare zitti” (link: https://tinyurl.com/y4mdugnd poi rimosso da www.linkiesta.it/). Avevo trovato molto buono il titolo, nonostante apparentemente offensivo perché aveva la capacità di mettere in cortocircuito il cervello di buona parte dei lettori. Un po’ per le stesse ragioni per cui probabilmente tu stai leggendo questo articolo. “I buonisti, Bibbiano e la Sea Watch” mi aspetto che attiri chi mi conosce che penserà mi si sia fuso il cervello e chi non mi conosce che sarà pronto a scagliarsi contro una a caso delle fazioni che oggi dividono il mercato della comunicazione di massa. Il problema è che funziona così davvero.
Alla condivisione del link a cui ho accennato sopra alcuni si sono scagliati contro di me per l’uso strumentale della morte del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Sarebbe bastato leggere l’articolo per rendersi conto che all’interno non c’è alcuna strumentalizzazione, anzi che l’articolo stesso si scaglia contro le strumentalizzazioni che ne sono state fatte. Il titolo è geniale perché all’interno viene spiegato come l’uomo, impegnato socialmente e con i senza fissa dimora, sarebbe rientrato in quella che chi ne stava strumentalizzando la morte sarebbe stata la categoria del buonista. Faceva notare come una persona impegnata nel sociale e per i senza tetto (spesso buona parte di loro sono immigrati irregolari, risorse boldriniane, come li chiamerebbero gli stessi che tacciano di buonismo le persone) potesse essere considerata buonista finché vivo e usato per lanciare messaggi di odio razziale finché morto.
Il titolo era geniale perché l’autore sapeva già che avrebbe attirato l’ira di chi prima ha strumentalizzato la cosa e poi sarebbe stato incapace di vedere il proprio errore e avrebbe accusato gli altri.
Ma sarebbe troppo facile dire che questo meccanismo è tipico dei fascistoni, di chi vota destra, o dare degli stupidi a chi cade in questo meccanismo perché lo stesso identico meccanismo funziona con il comunistone di turno, il socialmente impegnato fortemente antifascista. E come? Basta che al posto di Bibbiano, o Buonista siano Sea Watch, Carola Rakete, ONG, Migranti. In quel caso è l’altra fazione ad accendersi ed il risultato è pressoché identico. Gli si chiude la vena e diventano incapaci di guardare il mondo in maniera oggettiva. Il ministro dell’Interno inveisce contro una nave, fa un’intera propaganda su una nave che porta 25 migranti e fanno manifestazioni su manifestazioni contro di lui dandogli credito e potere di fronte al proprio elettorato e all’opposizione. Nel frattempo, centinaia di migranti sbarcano in autonomia da altre parti ma nessuno se ne accorge. Risultato? In termini di comunicazione e propaganda ha vinto il ministro nonostante in termini reali il suo risultato sia ininfluente. Ma la vena che si è chiusa è funzionata con lo stesso identico meccanismo di chi dall’altra parte viene criticato.
Il risultato è che ognuno (probabilmente me compreso, sia chiaro) ha temi che basta toccarli per incendiarlo e fargli smettere di pensare a tutto il resto, cosucce come: l’economia, il riscaldamento globale, la vita delle persone, le accise non tolte, la sanità, l’istruzione, il debito pubblico, l’affollamento delle carceri, l’abbandono degli anziani, le pensioni, la forbice fiscale, il mercato del lavoro, la libertà di espressione, che potrebbero unirci tutti. E chissenefrega se di destra o di sinistra o di centro o di sopra o di sotto. E sono solo un po’ delle cose che mi sono venute in mente in ordine casuale, sono sicuro che chiunque abbia un minimo di quoziente intellettivo sia in grado di trovarne molti più di quanti ne ho elencati.
Ma no, è molto più redditizio da parte di chi deve governare, da una o dall’altra parte, dividerci con temi che non hanno davvero influenza in termini macroscopici.
Farci litigare su 23 migranti su una barca, farci litigare su se un uomo sia stato ucciso da un nero o un bianco, farci litigare se sia giusto che Carola Rakete porti il reggiseno o no, farci litigare su Bibbiano facendoci credere che nessuno ne parli mentre ne parlano tutti o che sia colpa di un partito perché di mezzo c’è un sindaco (per altro non indagato per quei fatti) mentre l’altro ha finanziato direttamente l’associazione, farci litigare sulle risorse boldriniane quando il problema che ci sta distruggendo è un debito incolmabile (Fonte .Il Sole 24 Ore: https://tinyurl.com/y4lqyknq). Perché se solo fossimo uniti chi sta al governo dovrebbe pensare seriamente a risolvere i problemi invece di continuare a dare la colpa ad altri, ad altro. Ogni governo ha sempre dato la colpa al precedente e ogni elettore vincente ha sempre continuato a crederci stupidamente senza rendersi conto che neppure il suo di governo stava facendo nulla per sistemare e che il successivo avrebbe dato di nuovo la colpa al precedente. Contentini. 80 euro che danno poco e aumentano il debito, un reddito di cittadinanza per pochi che aumenta il debito, forse una flat tax che andrà ad aiutare i più ricchi pesando ancora sul debito. Dei tagli su sanità e istruzione per evitare il default economico. E non c’è distinzione tra destra e sinistra in questo, è semplicemente dividere e dare contentini, dividere e dare contentini.
E noi? E noi ci lasciamo dividere. In buonisti, nazionalisti, populisti, comunisti, sovranisti, fascisti, radical chic, e cazzari di ogni genere. E ci va bene così, ci rende un identità, ci dà qualcosa da fare per sfogare le nostre frustrazioni interiori, ci permette di sentirci parte di un gruppo (di stronzi), di sentirci migliori di un altro gruppo (di altri stronzi), e nessuno ne è immune. Per questo alla fine vincono loro. Quelli che non sono in realtà né buonisti, né nazionalisti, né populisti, né comunisti, né sovranisti, né fascisti, nè radical chic perché possono permettersi di cambiare bandiera, un giorno giovani comunisti padani, un giorno con la maglia di Casa Pound, un giorno schierati con i poveri della sinistra un giorno a fare agevolazioni fiscali ai ricchi possidenti, un giorno a vantarsi di abbattere eco mostri e uno a costruire piattaforme petrolifere, uno a fare controlli a Cortina e l’altro condoni fiscali per chi ha portato soldi all’estero. E avanti mentre noi ci scanniamo sull’uomo nero, sulle tette di Carola, o se buonista sia un vanto o un offesa.
Avanti così Italia. Verso lo sfacelo e oltre.
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