Da El Burgo Ranero a Leon
“Hakuna matata, ma che dolce poesia!
Hakuna matata, tutta frenesia!
Senza pensieri la tua vita sarÃ
chi vorrà vivrà in libertÃ
Hakuna matata!“
-Timon e Pumbaa, il Re Leone-
Quella di oggi è stata una nuova ultima tappa per il nostro cammino. Oggi siamo a Leon e domani mattina prenderemo il pullman per Madrid e il volo per casa.
È stato un tratto di cammino strano. Le Mesetas sono lunghe, ripetitive, il paesaggio sembra non cambiare mai e le tappe sembrano sempre infinite. I paesi compaiono solo all’ultimo istante dietro a discese e colline. Di inverno è sicuramente più facile affrontarle, almeno dal punto di vista fisico: si evitano ore di sole senza tracce di acqua. Ma si rischia il freddo, dicono anche la neve a volte. La cosa però che ci ha colpito di più sono stati i paesi deserti. Interi paesi che vivono solo di estate ora erano completamente svuotati, nessun negozio aperto, nessun bar, nessun ristorante se non l’ostello municipale. Desolazione. Di certo è una zona ottima per stare con sè, per riflettere. Se la prima parte, e probabilmente l’ultima mettono alla prova il corpo questa mette decisamente alla prova lo spirito.
Un altro grande passo comunque alla meta. Un’altra esperienza forse più criptica e da elaborare nel tempo. Torneremo presto, probabilmente a settembre, per finire quello che abbiamo iniziato.
Torneremo presto.
Buen Camino.
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