Cammino.
Nella nebbia fitta di una mattina autunnale
vorrei scrivere.
Prosa o poesia non importa
vorrei scrivere e non importa neppure cosa.
Dopo una notte insonne vago ancora nelle vie della zona industriale
a piedi
a piedi perché non ho un auto
a piedi perchè è più Vero
più vivo respirare la nebbia così e lentamente muoversi,
lentamente
pensare
lentamente
essere
vivere
E che importa essere in piedi da più di ventiquattro ore?
E la fame, e la stanchezza che importano?
C’è il tempo
mentre gli altri freneticamente iniziano la giornata,
c’è il tempo,
la consapevolezza dello scorrere lento,
c’è il tempo che rallenta
quando
lo
desidero
quanto
lo
desidero
ed è mio,
nelle mie mani c’è il tempo.
E così non serve voler essere, voler vivere, voler scrivere,
basta essere
vivere
scrivere.
Semplicemente.
Molto semplicemente.
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