Una domanda che in alcuni si fanno è “perché il mio amico vede risultati diversi da me sui motori di ricerca?”
La risposta è sempre legata a temi che ho già trattato in altri articoli come Cosa sa Facebook di me? Cosa sa Google di me? (https://short.staipa.it/cqh52) e I social possono influenzare la mia mente? (https://short.staipa.it/ikbei).
Il motivo è legato alla quantità di dati che il motore di ricerca in questione, non importa se stiate usando Google, Bing, o altri. Il loro scopo principale, oltre a quello di inviarvi la pubblicità giusta relativa al vostro target specifico è anche quello di darvi le risposte che più vi interessano, raccogliendo informazioni sui vostri interessi, su quello che più apprezzate, su quello che più cliccate tra i risultati che ricevete, il motore di ricerca cerca di darvi risultati che vi interessino maggiormente.
Ma non è solo questo, la ricerca viene leggermente modificata anche in base a dove vi trovate, se il motore di ricerca pensa che stiate cercando un’attività di qualche genere è probabile che metterà prime in lista quelle vicino a voi, o quelle più apprezzate nell’area in cui siete, o da cui provenite. Se pensa che agli Italiani piaccia la pizza e agli inglesi fish and chips, in base al fatto che vi ritenga italiani o inglesi vi proporrà uno o l’altra tipologia di interesse. Quindi non è solo questione di profilazione personale, ma i fattori possono essere molteplici, indipendentemente dalla raccolta di dati specifica della vostra persona.
Esistono motori di ricerca che vi proteggono dalla profilazione?
Esistono diversi motori di ricerca che non fanno uso dei vostri dati, alcuni tra i più famosi sono
L’uso di questi motori di ricerca protegge davvero la privacy? Sì e no. Di certo non salveranno informazioni su quello che voi cercate, ma i siti che visiterete potrebbero avere comunque tracciature, generalmente per fini pubblicitari, da parte delle grandi aziende informatiche mondiali. Il risultato nell’uso di questi motori di ricerca è soprattutto di trovare risultati standardizzati e non personalizzati. Per altro alcuni di essi si impegnano a fare altro, ecosia per esempio si impegna a piantare alberi in maniera proporzionale al numero delle ricerche che riceve, e questo può comunque essere interessante.
Come posso proteggermi dalla profilazione?
Tendenzialmente è quasi impossibile, ma una buona strada è quella di usare uno dei motori di ricerca che non fanno profilazione e non accettare l’uso dei cookie di cui ho parlato in Cosa sono i Cookies? (https://short.staipa.it/keaw3) con tutte le eventuali limitazioni che possono venirne fuori.
Lo consiglio? Sta a ognuno di noi valutare il proprio livello di sicurezza e quello di paranoia. Personalmente ritengo sempre che l’uso consapevole sia sempre la strada migliore.
Voi fare una domanda per uno dei prossimi articoli? Falla qui!
Qui puoi trovare tutte le domande semplici: https://short.staipa.it/ledomandesemplici
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