Durante una discussione sull’immigrazione e sulle cause che hanno portato l’Europa a essere una zona ricca del mondo a discapito di altre zone meno ricche un amico mi ha consigliato di leggere questo libro: Armi Acciaio e Malattie, Breve storia degli ultimi tredicimila anni di Jared Diamond.
Nella stesura del libro l’autore parte da una domanda che gli fece Yali, un abitante della Nuova Guinea. La domanda era “Come mai voi bianchi avete tutto questo cargo e lo portate qui in Nuova Guinea, mentre noi neri ne abbiamo così poco?“. Nel linguaggio di Yali il Cargo, è l’insieme delle tecnologie. Cosa di cui i guineani erano privi prima dell’arrivo dei coloni. Nel saggio l’autore cerca di rispondere a questa domanda e di spiegare perché gli europei siano partiti alla conquista degli altri popoli e siano riusciti nel loro intento e non sia avvenuto invece il contrario. Si spinge a riflettere su come mai un popolo come quello nativo americano, ricco di grandi guerrieri sia stato sconfitto dall’invasione di un popolo che aveva come grande vantaggio l’agricoltura. O perché un impero fiorente e unitario come quello medievale cinese sia finito per essere in un ruolo secondario rispetto a quello spezzettato in decine di nazioni proveniente dall’Europa.
Il saggio parte da una osservazione in particolare, l’autore osserva come i guineani nativi avessero pressoché tutti l’abilità di trovare tracce, riconoscere centinaia di piante ognuna per i propri effetti curativi, velenosi, nutritivi, conoscessero i comportamenti degli animali e cose che un cosiddetto uomo civile non avrebbe lontanamente modo di conoscere neppure dopo anni di studi universitari in biologia e zoologia, eppure non siano stati in grado di arrivare agli stessi risultati tecnologici.
Dipende da un’intelligenza biologicamente impressa nel DNA, dal caso o da fattori esterni non legati alla biologia dell’evoluzione umana?
L’uomo bianco è stato il grande vincitore perché implicitamente più intelligente o aggressivo o il fattore vincente è stato qualcos’altro? E cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?
Ho trovato questo saggio emozionante e divertente. Decisamente illuminante sulle cause che hanno permesso a dei popoli di prevalere e che hanno fatto soccombere la maggioranza. Ci insegna a capire quanto siamo fortunati e quanto in fondo abbiamo in comune con chi lo è stato meno di noi.
Un libro che andrebbe letto per moltissimi motivi ma essenzialmente per capire meglio il mondo e i suoi equilibri.
Un libro che andrebbe consigliato a scuola.
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