La modalità in incognito del browser protegge la mia privacy?

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Tempo di lettura 4 minuti

La domanda è lecita. Chiedersi se la modalità in incognito del browser protegga realmente la privacy di chi la usa è naturale. Anche questa volta però la risposta è piuttosto binaria e tutto dipende da che cosa si intenda per privacy e quale tipo di privacy si intenda proteggere.

Alcuni browser non sono particolarmente chiari su che cosa faccia la modalità privata, io personalmente apprezzo molto Microsoft Edge per svariati motivi, uno dei quali è la chiarezza in merito alla privacy.

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Visualizzazione della modalità privata nel browser Microsoft Edge
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Visualizzazione di “Altri dettagli” nella modalità privata nel browser Microsoft Edge

Potrebbe bastare la spiegazione che ci dà il browser stesso, ma immagino che una spiegazione più esplicita e chiara possa essere utile. Con qualche dimostrazione pratica.

La modalità privata, in private browsing o modalità incognita proteggono la privacy di chi naviga, è vero. Ma la protegge da altri utenti che usino lo stesso computer, non dai servizi internet. In pratica si limita a aprire una nuova sessione “pulita” senza salvataggi di informazioni e cookies e a cancellare alla chiusura tutte le informazioni che verranno acquisite durante la navigazione.

Va benissimo ad esempio se usate il pc di un amico o di un negozio: eviterete che le vostre utenze e password e la cronologia di quello che fate venga salvata su quel PC. Va bene anche a casa se volete visitare qualche sito e non volete che gli altri se ne accorgano (a meno che qualcuno abbia installato un proxy o un firewall in grado di tracciare le chiamate).
A lavoro, spesso, è del tutto inutile in quanto se ci sono dei controlli in genere sono a livello di rete e sicuramente la navigazione privata non vi protegge dai controlli aziendali.

Qualcuno, tuttavia, pensa che questa modalità possa proteggere anche dalla tracciatura da parte dei siti, questo è generalmente falso, a meno di aver installato diversi altri controlli all’interno del browser. In generale il metodo utilizzato per collezionare dati e riconoscervi non è solamente quello di collegare i cookies o le vostre precedenti navigazioni. In generale è facile dal punto di vista di un software riconoscervi e quindi collegare informazioni alla vostra identità digitale di cui abbiamo parlato nel precedente articolo I social possono influenzare la mia mente? Per farlo basta raccogliere informazioni come il nome del vostro browser, la risoluzione dello schermo, informazioni sulla CPU, la posizione geografica, i tipi di caratteri installati, e varie informazioni che il browser comunica intrinsecamente ai siti. Unendo tutte le informazioni diventa piuttosto semplice avere una specie di impronta digitale -notare il gioco di parole- del vostro dispositivo.

Una prova, in versione piuttosto semplice la potete trovare su questo sito: Informazioni raccolte via JavaScript (https://siamogeek.com/jsinfo/)

Un altro sito decisamente interessante, e illuminante è Cover Your Tracks (coveryourtracks.eff.org)

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Permette di visualizzare quanto il vostro browser è protetto dai tracciamenti e da quali tipi di tracciamenti. Nel momento in cui compare la scritta “Your browser has a unique fingerprint”, significa che anche questo sito è riuscito a costruire una impronta digitale univoca con cui siete facilmente riconoscibili. Indipendentemente dall’uso fatto di social network e di altre protezioni.

Unique Machine (http://uniquemachine.org/) infine vi fornisce un elenco maggiormente dettagliato dei dati che si possono recuperare dal vostro browser e genera addirittura un codice univoco corrispondente alla vostra impronta digitale

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Sì, è il fingerprint di un computer reale, no non è il mio pc

In questo caso a sinistra la mia impronta digitale con il browser senza protezioni, a destra alzando tutte le barriere di privacy di un buon browser e la modalità privata.

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Come è facile notare sebbene l’impronta digitale del browser sia variata, non lo è affatto quella del dispositivo utilizzato. Quindi per un qualunque sito ben fatto non è per nulla difficile riconoscermi.

Quindi la modalità in incognito del browser protegge la mia privacy?

La risposta è:

  • sì, se per privacy intendete contro chi possa utilizzare il vostro PC dopo di voi
  • no, se intendete nei confronti della rete, di possibili attacchi informatici o di raccolta di informazioni sul vostro conto

Se dovete proteggervi dall’esterno, non è di certo questa la strada per rendere sicura o segreta la vostra navigazione.

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    3 risposte a “La modalità in incognito del browser protegge la mia privacy?”

    1. Avatar Devan Basker

      Super bello il computer fingerprint (http://uniquemachine.org/) mi è piaciuto un sacco, fortunatamente chromium vs firefox vengono due fingerprint diversi perciò non è ancora 100% affidabile ma impressionante il concetto.

      1. Avatar Stefano Giolo

        Sì, ma considerato che la grande maggioranza dei naviganti usa un singolo browser, un singolo dispositivo e non attiva nessun genere di protezione direi che è più che sufficiente

      2. Avatar Devan Basker

        yes yes, ma la loro implementazione è geniale e vedrai che riusciranno a tracciare l’utente infrabrowser nel giro di poco.
        è un lavoro super interessante

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