Ci sono persone che riescono a farti odiare le cose che ami di più, rivolgerle e sconvolgerle di inettitudine, incapaci neppure di rendersi conto della propria incapacità e di essere un danno per chi li circonda, convinte di salvare il mondo che stanno prendendo a calci nel culo fino farti capire che il mondo è degli inetti e che per chi ha una testa non c’è luogo.
Ci sono persone che riescono a farti amare le cose che odi di più, a spingerti a credere che l’impossibile non esiste, che è l’impegno a rivoltare il mondo, cambiarlo, farlo progredire, che i limiti sono fatti per essere superati che nel mondo sono gli inetti che rimarranno indietro e quelli che non ci credono, quelli che non si lanciano.
Ci sono persone che con la loro immobilità, il non esporsi, il non dire, il rimanere immobili su posizioni, il rifuggire ogni discussione accesa spengono gli animi. Immobili inamovibili ti convincono che il mondo è nelle mani di chi non si lascia muovere, di chi non prende posizione perché non può perdere, perché alla fine gli altri attorno si stancheranno.
Poi ci sei tu. Ci sono io. Navigando tra tutto, tra questo e quello consapevole che troppe cose nel mondo dipendono dagli altri per poter essere autonomi, che per quanto tu possa essere forte, deciso, preparato finirai per scontrarti sempre con la realtà di chi può prevedere le tue mosse. Di chi può conoscere il perché, di chi vuole poter scegliere anche nella vita degli altri. C’è sempre, in definitiva, qualcuno che prenderà parte alla tua decisione perché sopra di te, accanto, o in mezzo alla decisione.
Lancerò monete.
Lancerò monete come un folle per scegliere. Lancerò monete.
Ma non saranno monete, sceglierebbero loro, sceglierebbe un pezzo di metallo che ruota.
Cambierà così la mia vita. Ogni aspetto, ogni istante, mi volto e scelgo.
Cambierà così, in un caotico movimento neutrale.
Un caotico
neutrale
mo vi men t o
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