Frutto
(11/05/09)
Entra la brezza dalla finestra di camera mia,
brezza primaverile che scivola sulla mia pelle
sui miei pensieri
sulle mie ferite
Ed io resto qui nel silenzio
avvolto
nel suono di una chitarra classica e di un flauto
alla luce di una candela che danza.
Resto qui.
Resto a chiedermi cosa sia giusto e cosa no
a chiedermi che cosa ci sia dentro me.
Come un frutto,
come una pesca da aprire
con uno schiocco vorrei sapere cosa c’è nel nocciolo.
Dentro me
dentro me.
Nel profondo sotto la dolcezza
nel profondo sotto l’essenza stessa.
Per scoprirlo, per raggiungere il nocciolo
per raggiungere il dentro però vorrei vivere
vivere tutto ciò che c’è attorno
e non importa cosa troverò
non importa cosa c’è dentro perché avrò vissuto il gusto
avrò vissuto profumi inebrianti
avrò vissuto i colori
avrò vissuto.
Entra la brezza dalla finestra della mia camera,
brezza primaverile che mi carezza la pelle
i pensieri
le ferite
Ed resto qui nel silenzio
avvolto
nel suono di chitarra classica e di flauto
nella luce di una candela danzante.
Fiore
(30/04/09)
Ti osservo
da lontano,
per quel che posso ti osservo fiore
fiore forte
aggrappato al terreno nella tempesta di questi giorni
aggrappato
i petali si piegano al vento
segnati
feriti
i petali ricchi dei tuoi colori
il tuo profumo
il tuo profumo
il tuo profumo si spande e si mescola a quello della terra bagnata e ti osservo
non ti arrendi
lotti
forte
ma ti vorresti appoggiare
riposare
lasciare che sia il sole a scaldarti
darti vita
illuminarti
ti osservo fiore sporco di terra a lottare
ti osservo incantato
non ti si può mettere in una teca di cristallo
morresti
non ti si può proteggere in alcun modo
ma ti osservo e prego perché torni il sole
perché questa tempesta divenga rugiada
perché i tuoi colori possano tornare a splendere
e il tuo profumo spandersi nell’aria.
Una risposta a “Frutto”
Dentro al nocciolo c’è la mandorla… e spero troverai quella dolce. Di vita è meta…