"La solidarietà fa bene come la solitudine sui tram"

Tempo di lettura 4 minuti

La solidarietà fa bene come la solitudine sui tram” è una frase di Radio Baccano di Gianna Nannini (special guest Jovanotti) dall’album “X forza e X amore“. Fin da piccolo amavo questa canzone per diversi motivi ma oggi me ne preme uno in particolare. “La solidarietà fa bene come la solitudine sui tram” mi ha fatto pensare questa frase.
Al giorno non vi pare pare che la solidarietà sia spesso semplicemente un paliativo per farci sentire meglio con noi stessi? Volgio dire, si proprio come la solitudine sui tram. Quando sei solo sull’autobus in viaggio varso nessun posto, nel silezio del rumore del motore, nessuno accanto, magari verso di notte. La solitudine si espande nella mente e ti fa sentire finalmente tranquillo, rilassato, senza pensieri. Guardi la poca gente fuori che passeggia solitaria e ti lasci scivolare in pensieri tranquilli, in ricordi, e semplicemente attendi di arrivare dove devi andare.
Così pare spesso la solidarietà, non parlo della solidarietà tra amici, non parlo della solidarietà semplice ma quella verso chi in effetti ne ha bisogno davvero. Ci sono persone che vivono in missione anni (e proprio pensando a qualche mio amico che lo sta facendo questo pensiero mi ha invaso la testa) e tornano felici, tornano che hanno capito della vita molto più di quanto noi capiremo mai. Certo non può aver senso una società, un mondo in cui tutti noi andiamo a fare questa esperienza, probabilmente ci sono persone “adatte” a farla e altre meno, ma quanti di noi (io per primo) si accontentano di spedire sms da un euro al proprio operatore telefonico in occasione della catastrofe del momento? Sms di cui comunuqe l’operatore comunque guadagna una percentuale o comunuqe non perde?

Apro una parentesi sugli sms: considerati i costi di manutenzione delle strutture e tutto un sms costa all’operatore mediamente 1 centesimo di euro, quindi ne guadagnano 14 sugli sms normali. E sugli sms da un euro? Non so dirvi sinceramente quanto sia la percentuale che loro trattengono (anche se sospetto esista) ma anche non ci fosse facciamo un esempio: io faccio una ricarica da 10 euro di cui 8 li ho in ricarica e 2 li pago, significa che il 20% se lo ciuccia l’operatore, ossia significa che 1 euro di ricarica fruibile l’ho pagato effetttivamente 1,20 euro il che significa che in ogni caso quell’sms da un euro che viene scalato dagli euro nella scheda l’ho pagato 1 euro e 20 centesimi, l’operatore paga l’sms 1 centesimo e i 19 restanti? Chi se li ciuccia? Indovinate? Non male 19 centesimi di guadagno su ogni “sms solidale”!

E così noi ci sentiamo il cuore in pace perchè anche se sprechiamo soldi a tutto spiano comprando cazzate, non facciamo raccolta differenziata, lasciamo la luce accesa così non vengono i ladri (o magari così nella casetta a Monaco in cui non andiamo mai il contatore va su e appare legalmente che noi siamo residenti lì), abbiamo le cinture dei pantaloni di marca e il cappellino di spugna rosa (costo produzione 3 centesimi, costo in negozio 30 euro) che tanto va di moda.
Lo so ci sono decine e decine di “moralizzatori” che fanno discorsi come questo e nessuno poi li ascolta (forse neppure io, forse neppure loro) ma avete mai provato ad informarvi sulle realtà umanitarie presenti sul vostro territorio? Lasciamo perdere le solite Caritas, Amnesty, Emergency eccetera, certo non sono da buttare, ovvio, fanno grandi cose (non quanto potrebbero, ma le fanno). Ci sono in molti luoghi privati che si arrangiano, conosco un personaggio che possiede un camion, la gente gli porta tutto quello che può servire e lui immagazzina. Biciclette, vestiti, cibo non deperibile, medicinali non deperibili, qualsiasi cosa utile. Poi periodicamente parte col suo bel camion e va in africa e là scarica tutto. E non crediate sia l’unico, ce ne sono molti. Forse sarebbe più utile dare materiale a questa gente, e cercare di limitare le nostre stupide spese che mandare sms e sentirci in pace con noi stessi, perchè con un sms stiamo facendo davvero poco rispetto a quanto possiamo fare con i nostri sprechi (la biciletta che buttiamo nel cestino? I vecchi giocattoli? Quante cose?)
Torniamo invece alle grosse associazioni tipo Caritas, Amnesty eccetera…. qualche anno fa, ricordate la famosa “Missione Arcobaleno” per l’ex Jugoslavia? Ricordate le centinaia di container trovati in un porto italiano che non erano stati mandati? La quantità di cibo e medicine distrutti sotto il sole in quei container? Bene. In quei mesi ho avuto la fortuna (?) di parlare con uno degli organizzatori della missione, la missione era organizzata da militari lui era un qualche capiccia di questi militari, è venuto ad un grosso ritrovo di giovani con lo scopo di parlare di questa famosa Missione Arcobaleno. Bene. Così ha fatto, parlandoci di quanto bene abbia fatto alla popolazione, di quanto sia stato utile e di quanta sia stata la risposta degli italiani. Tutto idilliaco. Finchè un ragazzo ha chiesto “si ma… i container ritrovati al porto? Non ne parla? E lo scandalo degli operatori umanitari che si portavano a casa la roba?” e così il simpatico militare ci ha fatto un discorso stupendo dicendo che se di tutto quello che viene spedito arriva a destinazione il 10% questo è da considerarsi un successo perchè qualcosa è comunque arrivato. Questo ha scatenato un vero putierio. Io porto la 100 kili di pasta che possono alimentare 1000 persone un giorno ? E dovrei accontantamri che ne arrivino 10 che possono alimentarne 100? E gli altri 900 che non mangiano? E per cosa? Perchè una ventina se la sono mangiata gli “operatori umanitari” che sono gente economicamente miei pari e il resto è stato dimenticato in un container? Queste domande sono state fatte al militare (io ero trai polemici a chiederere ovviamente, come mio solito) e lui ha risposto “si, ma se non c’era la missione i 10 kili di pasta non arrivavano”. Non riporto le risposte che sono state date dai noi ragazzi, e non riporto neppure come gli adulti che dovevano moderarci siano stati in silenzio lasciandoci insultare il simpatico ominide militare. Preferisco ognuno giudichi da se. Io so che se do il mio materiale al mi conoscente sul suo camion bene o male la roba arriverà. Forse più tardi, e probabilmente in qualche luogo in cui non ci sono guerre sbandierate dai media e dove quindi gli sms non hanno effetto.
Le realtà umanitarie SERIE esistono.

Categorie Articolo: , ,
blank

Questo blog non è solo sull’Uso Consapevole Delle Tecnologie

Questo è un blog politico. Che piaccia o no. Ma difficilmente mi si vedrà schierato a favore di un partito, o contro un partito… per partito preso.
Politica è essere o non essere razzisti, essere o non essere a favore dei diritti e delle libertà, politica è scegliere di buttare per terra una cartaccia o di raccoglierla e metterla in un cestino della differenziata, politica è scegliere tra accogliere o discriminare, sono tutte cose che non sono di destra o di sinistra, che non dovrebbero appartenere a l’uno o all’altra fazione politica. Sono “cosa pubblica”, sono bene pubblico.
Qui puoi leggere di più sulla mia idea di politica

Iscriviti al blog tramite email

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per essere avvisato quando verranno create nuove pagine o eventi su staipa.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Short link

short.staipa.it/f7vl0

Citazioni a caso

…si domani anch’io sarò soltanto uno che ha smesso di passare in queste strade, uno che altri evocheranno vagamente con un “che ne sarà stato di lui?”. E tutto quanto ora faccio, quanto ora sento e vivo non sarà niente di più che un passante in meno nella quotidianità delle strade di una città qualsiasi.Fernando Pessoa
Il libro dell’inquietudine

Categorie Articoli