Il mondo subacqueo.
Un altro mondo.
Un altro dove.
Un altro quando.
Un altro perché.
Dopo un po’ di assenze dovute al continuo lavorare nei fine settimana od avere impegni scoutistici finalmente ho re indossato la mia muta stagna e sono sceso nel mondo di laggiù. Uno dei miei “mondi lontani”.
Non è un periodo “buono” troppe cose, troppi pensieri, troppo poco sonno, troppo o troppo poco di tutto, ma laggiù e un mondo lontano.
Ti vesti ancora immerso nel mondo di qui, ancora preoccupato, ancora teso, ancora serio, ancora freddo.
Ti vesti, entri lentamente in acqua e poi… e poi non esisti più in questo mondo, non esiste più questo mondo, i pensieri, non esiste più altro che il silenzio.
Fuori.
Dentro.
Silenzio.
Nulla.
E quello che c’è lì, quello che hai dentro quando sei lì, quello che provi è solo tuo e nessuno lo può comprendere se non forse il tuo compagno che ti segue, nelle cui mani è affidata la tua vita, che affida la propria vita nelle tue, il compagno con cui fai la tua strada.
Peccato duri sempre così poco.
A volte vorrei restarci per sempre in quel silenzio, in quel mondo, in quell’infinito vuoto pieno di pienezza, dove non serve apparire, dove non serve essere, dove non serve nulla e dove non ci sono pensieri, e tutto si muove con tempi diversi, ritmi diversi, movimenti diversi.
Nei prossimi giorni con Kokcy inizieremo una nuova avventura, costruendo il nostro gommone, il “Trovatello” alla faccia del Belin e del suo padrone dimostratosi poi ingrato al nostro averlo salvato.
sai cos’è?
che lì sotto affidi la tua vita ad un’altra vita. E insieme vi distaccate dal resto del mondo per vivere un’esperienza unica e solo vostra.
Ti manca anche quassù una persona con cui fare lo stesso, immergendoti in un’amore che vi porti via da tutto.
La devi trovare….
ehh, manca pure a me..
^*^ .
cmq l amore è di sicuro il cerotto per tutto questo schifo. ma nn ci salva da noi stessi.