Il lago.
La notte.
Il lago nel buio la notte, tra le stelle e le luci della costa lontana,
e scivolare sulla superficie liscia, scivolare come senza attrito.
Non un sentore di umidità sulla pelle scoperta, non un soffio di vento in più ne in meno.
Scivolare nel buio della notte tra le luci tra il cielo e l’acqua, tra il silenzio e il sciacquio delle onde.
Non un filo di umidità sulla pelle scoperta.
Fermarsi. Al centro.
Nel silenzio.
Cullati dal dondolio dolce e lieve del lago.
Sia quel che sia nel mondo, sia quel che sia sulle coste ed oltre, sia quel che sia nella mia vita reale.
Ora sono qui e questo mondo è mio, questo spazio seppur piccolo è mio, nostro.
E non può essere invaso.
Il lago.
La notte.
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