Petizione a favore dell'uso e dello sviluppo dell'Idrogeno. Cosa buona e giusta?

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In questi giorni sta girando la seguente informazione, via mail, vi prego di leggere attentamente il contenuto o di comunque andare a leggere il mio commento sotto in quanto io non sono affatto d’accordo.

Oggetto: Da beppe grillo: importante!
Un cittadino italiano ha finalmente deciso che gli fa troppo male respirare le polveri sottili e vedere persone a cui vuole bene morire di cancro intorno a se per il benessere delle multinazionali petrolifere e ha chiesto alla commissione europea (dipartimento dell’ambiente) di creare una legge che obblighi i
padroni del petrolio ad installare accanto ad ogni distributore di benzina almeno un distributore ad
idrogeno e di incominciare a produrlo utilizzando energie rinnovabili.
In parole povere questa legge favorirà l’introduzione sul mercato delle automobili ad idrogeno a ***ZERO
INQUINAMENTO*** e ad alte prestazioni!!!
Finalmente potremo respirare a pieni polmoni e anche i figli dei nostri figli! L’auto del futuro esiste gia ed in vari modelli!
Bastano 800.000 firme per far abbassare la testa ai padroni del petrolio.
Firmate la petizione per voi, i vostri amici e parenti!
Cogliamo questa opportunità e facciamone un’arma, anche per altre piccole battaglie. Io l’ho fatto!

PER FIRMARE LA PETIZIONE SUL LINK QUI SOTTO:
http://www.petitiononline.com/idrogeno/petition-sign.html

PS: per favore, fatela girare, questa e’ seria … non diciamo poi che non cambia mai niente se non ci impegniamo almeno in queste occasioni.

Purtroppo da bravo “impegnato politicamente” prima sono andato a firmare poi ho riflettuto. Il mio primo pensiero è stato: Beppe grillo è un personaggio che di solito promuove cose sensate, deve essere sensata anche questa.
Poi ho riflettuto sulla spinta che lui stesso ha dato alla questione della rimozione dei costi di ricarica sui cellulari e ho pensato “possibile che non avesse pensato che poi ci avrebbero aumentato i costi delle chiamate?! Era così chiaro e ovvio!” e così mi è scaduto un po’ il pensiero su Beppe Grillo e ho cominciato a riflettere e a pensare con la mia testa, proprio come insegna il buon Beppe. A parte l’essermi informato su di lui ed aver trovato simpatiche cose come la sua dedizione attraverso un post, lungo e ben circostanziato, a una vera e propria bufala, devo riconoscergli che in effetti questa petizione sull’idrogeno non ha nulla a che fare con lui e non ne ho trovato alcuna traccia sul suo blog.
Ma arriviamo alla petizione in se: l’uso dell’idrogeno.
L’Idrogeno non esiste in natura se non legato ad altri atomi, e più specificatamente il legame che ha più facilmente “staccabile” è quello con l’ossigeno nella molecola dell’acqua (H2O), oppure si trova spesso legato negli idrocarburi con il carbonio per formate Metano, Ottano, e molecole via via più pesanti componenti principali del petrolio. Il modo più semplice per produrre Idrogeno di conseguenza risulta essere quello di ricavarlo dall’Acqua per elettrolisi processo per il quale vi è necessità di utilizzo di corrente elettrica. A questo punto l’Idrogeno non è più una fonte di energia ma un qualcosa con il quale si può trasportare quantità di energia, in modo pulito. Dove si trova però quest’energia elettrica per produrre Idrogeno? Semplice dalle centrali elettriche. Ma come sono fatte le centrali elettriche al giorno d’oggi? Funzionano in vasta percentuale con la combustione di derivati del petrolio, e in ogni caso come è noto la corrente elettrica presente oggi sul nostro territorio è in quantità insufficiente ai nostri consumi. Di conseguenza sarebbe necessario per produrre idrogeno incrementare le centrali elettriche.
Ma siamo pronti a questo?
No. Per aumentare le centrali elettriche oggi come oggi dovremmo aumentare quelle a combustione spostando l’inquinamento dal processo di combustione nel motore dell’auto a quello di produzione della corrente elettrica per il processo di elettrolisi. Spostando semplicemente l’inquinamento in un altro luogo.
Questo senza considerare che siamo anche in crisi per la mancanza di acqua. La soluzione sarebbe filtrare l’acqua marina, ovviamente con un ulteriore consumo di energia elettrica.
Sinceramente credo che l’idrogeno non sia affatto una soluzione attuabile oggi e che ciò porterebbe poco giovamento all’ambiente.
La realtà è che bisogna puntare sulle energie rinnovabili (l’idrogeno non lo è) quali energia Solare, Eolica e Geotermica, nel momento in cui avremo un sufficiente fabbisogno di energia da queste allora potremmo pensare all’idrogeno, ma allora avrebbe senso? Perché aggiungere il processo di elettrolisi e creazione dell’Idrogeno quando a causa dell’entropia (seconda legge della termodinamica) ciò comporta una perdita di energia? Non sarebbe a questo punto più sensato lavorare sui motori elettrici per le automobili e togliere questo passaggio e spreco dell’elettrolisi?

A voi l’ardua sentenza, ma se potessi togliere la mia firma da quella petizione io lo farei.

p.s. In un paese circondato dal mare come il nostro perché non si utilizzano massicciamente sistemi come questo?!

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Questo blog non è solo sull’Uso Consapevole Delle Tecnologie

Questo è un blog politico. Che piaccia o no. Ma difficilmente mi si vedrà schierato a favore di un partito, o contro un partito… per partito preso.
Politica è essere o non essere razzisti, essere o non essere a favore dei diritti e delle libertà, politica è scegliere di buttare per terra una cartaccia o di raccoglierla e metterla in un cestino della differenziata, politica è scegliere tra accogliere o discriminare, sono tutte cose che non sono di destra o di sinistra, che non dovrebbero appartenere a l’uno o all’altra fazione politica. Sono “cosa pubblica”, sono bene pubblico.
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Perché gli scrittori ricordano tutto, Paul. Specialmente quello che fa male. Denuda uno scrittore, indicagli tutte le sue cicatrici e saprà raccontarti la storia di ciascuna di esse, anche della più piccola. E dalle più grandi avrai romanzi, non amnesie. Un briciolo di talento è un buon sostegno, se si vuol diventare scrittori, ma l’unico autentico requisito è la capacità di ricordare la storia di ciascuna cicatrice.Stephen King
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