Talvolta mi capita di rileggermi, di rileggere quello che ho scritto e mi faccio delle domande.
Ricordo perfettamente per chi ho scritto ogni singola parola, ricordo perfettamente perché ho scritto ogni singola parola, ricordo perfettamente quando ho scritto ogni singola parola, ricordo perfettamente lo stato d’animo di ogni singola parola, ricordo perfettamente le parole che ho scritto prima di arrivare a scegliere quella parola, ricordo perfettamente i significati reconditi inspiegati nascosti tra le pieghe di ogni frase, ricordo perfettamente.
Quello che non ricordo è chi abbia scritto, cioè, voglio dire leggo alcune cose come
Sei il cruccio di Venere
sua contendente,
concorrente.
E la tua bellezza è vino.
E la tua dolcezza assenzio.
E il tuo pensiero bianco spino
di una rosa bianca un tempo rossa
rosa.
E mi chiedo: ok, so perché ho messo bianco spino, ma poi ci penso e… a me il bianco spino non verrebbe mai in mente.
Leggendo ancora trovo citazioni su Prometeo, qualcosa su Svevo, Psiche e il destino…
A volte mi chiedo chi scriva le mie parole.
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