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Un calcio al calcio.

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Tempo di lettura 1 minuto
Lo so, sono in ritardo sugli eventi, si è già parlato, riparlato e straparlato della situazione attuale del mondo del calcio, degli stadi chiusi, della violenza e della morte.
Io provo come molti sdegno.
Mi chiedo come nel 2006 gli esseri umani siano ancora così stupidi e violenti e incapaci di comprendere le conseguenze delle situazioni che mettono in atto.
Mi chiedo come sia possibile che il solo sentirsi in gruppo faccia scattare nelle teste malate di certa gente il desiderio di fare simili azioni. Gente che per lo più se la trovi da sola non ha neppure le palle per esporsi.

Mi chiedo se non sia il caso di togliere il calcio e ripristinare le lotte dei gladiatori, forse sfogherebbero di più, magari si potrebbe anche aprire la partecipazione come concorrenti anche a parte del pubblico. Magari almeno non farebbero danni fuori e non ci sarebbe il bisogno di far morire gente che non voglia morire.

La sicurezza negli stadi poi… in Italia, in teoria, esistono delle leggi. Perché non vengono seguite? Ho sentito parlare di “sono minorenni, non si può fargli nulla, non si può incarcerarli”. Ma in Italia non c’è una qualche legge sulla responsabilità della patria potestà? Non si dovrebbe arrestare, multare o comunque punire il genitore?! Perché questo non accade?
E perché con il blocco totale del traffico è legale andare allo stadio in auto?
E perché se io parcheggio fuori dalle linee a ferragosto in centro mi becco la multa ma se i tifosi parcheggiano in tangenziale e qualcuno chiama la polizia per avvertirli si sente dire che non possono farci nulla, che è normale così?
E perché negli stadi inglesi dove hanno messo  decine di telecamere, servono così pochi poliziotti e i tifosi non fanno più danni e da noi invece pensiamo ai tornelli delle entrate?

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Questo è un blog politico. Che piaccia o no. Ma difficilmente mi si vedrà schierato a favore di un partito, o contro un partito… per partito preso.
Politica è essere o non essere razzisti, essere o non essere a favore dei diritti e delle libertà, politica è scegliere di buttare per terra una cartaccia o di raccoglierla e metterla in un cestino della differenziata, politica è scegliere tra accogliere o discriminare, sono tutte cose che non sono di destra o di sinistra, che non dovrebbero appartenere a l’uno o all’altra fazione politica. Sono “cosa pubblica”, sono bene pubblico.
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2 risposte a “Un calcio al calcio.”

  1. Avatar Anonimo
    Anonimo

    Non che questo inficii la bontade del resto, ma premeva far notare che siamo nel duemilaesette.

  2. Avatar Stefano
    Stefano

    ….ups….. lo dicevo che son rimasto indietro coi tempi!
    hihihih

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