Il mondo ruota.
Le cose vanno, le cose vengono.
I pensieri vanno, i pensieri restano.
A volte guardarsi attorno, vedere come tutto cambia, come tutto sia cambiato uccide.
A volte ancora sogni rincorsi o fuggiti per anni d’un tratto palesi veri vivi forti.
E ancora il mondo ruota incomprensibile.
Sarò all’altezza?
Ne avrò la forza?
E già il solo chiedersi queste cose toglie fiducia, speranza, forza.
E pensare al suo sorriso, il suo sguardo.
Chiedersi se amare possa essere sempre di lode e non di condanna.
Buttarsi ancora una volta nel mondo, ad occhi chiusi, sperando, pregando con tutte le forze di non fare questa volta gli errori di ogni volta.
Di non mandare all’aria un mondo.
E guardare il mondo con queste domande che già lo uccidono.
E guardare ancora il suo sguardo credendo che questa volta allungherà una mano mentre precipiti, ed osservare che sta cadendo con te.
In fondo forse è già qualcosa, cadere assieme.
Cadere assieme.
Ma non è già cambiato l’intero universo così?
Cadendo assieme.
Non è forse relativo il movimento?
Non è forse solo un punto di vista?
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