Da La Casa del Alquimista a VillachÃ
Il piacere dei banchetti non si deve misurare dalle squisitezze delle portate, ma dalla compagnia degli amici e dai loro discorsi.
Cicerone
Ieri è stata una serata inaspettata. A fronte di una pessima accoglienza alla Casa Del Alquimista, con il mega saggio figlio del vero Alchimista che praticamente non ci ha degnato di uno sguardo abbiamo avuto una piccola cena comunitaria a base di pasta cotta da un’italiana con tonno e incredibili pomodorini dell’orto. Dopo cena Niobe, Cori ed Elena il gruppo che ormai si è formato stabilmente hanno fatto apparire una bottiglia di vino e una torta con tanto di candeline. Niobe le aveva portate con grande fatica per tutto il giorno. È stato un bel compleanno alla fine.
Oggi abbiamo fatto poco più di trenta km, tra saliscendi, boschi. Partiti alle sei e mezzo ci siamo trovati al buio e nella nebbia ad attraversare il bosco fino al primo paese dove il primo bar ci ha accolti, proseguendo abbiamo finalmente attraversato il limite dei 100 km da Santiago ed ora ne mancano meno di 95.
La mia previsione di ieri è stata errata, alla fine non ha piovuto ma le nuvole hanno protetto il nostro cammino quasi tutto il giorno con un piacevole fresco che ci ha permesso di arrivare praticamente alla fine di quella che doveva essere la tappa di domani, forse riusciremo ad arrivare a Santiago con un giorno di anticipo.
Post Scriptum: ho lasciato l’accappatoio alla Casa del Alquimista.


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