Il mondo in cui viviamo si è velocemente riempito di tecnologia. Da una parte chi l’ha vista nascere e crescere in età adulta ne è spesso spaventato, dall’altra chi è cresciuto dopo l’avvento di tutte queste novità ha la netta impressione che siano la normalità e non si interroga più di tanto su che cosa ci sia dietro. Forse i più fortunati sono quelli della mia generazione, quelli che erano adolescenti quando c’è stata l’esplosione e hanno potuto vederla crescere cavalcandone i pro e i contro.
Gli appartenenti al primo gruppo, quello che per il secondo sono i boomer, restano spesso immobili con un uso superficiale della tecnologia e con l’idea che il secondo gruppo, quelli che chiamano i nativi digitali sia l’unico in grado di capirci qualcosa e padroneggiarla. La verità probabilmente è che entrambi fanno lo stesso genere di errore che io ho sempre chiamato non leggere il libretto delle istruzioni.
Spesso ormai il libretto delle istruzioni è un concetto più metaforico che pratico, la gran parte delle tecnologie che ci vengono fornite non possiedono più istruzioni, sono fatti in maniera da essere auto esplicativi, o almeno questo è l’intento. Il risultato è spesso che i più grandicelli tendono a spaventarsi e a non provare a usare la tecnologia, i più giovani tendono a imparare in fretta usandola a tentativi senza però conoscerne i risvolti più profondi.
Qual è la cosa che accomuna i due gruppi? L’ignoranza.
ignoranza s. f. [dal lat. ignorantia].
ignoranza in Vocabolario – Treccani (https://www.treccani.it/vocabolario/ignoranza/)
1. Con sign. ristretto, l’ignorare determinate cose, per non essersene mai occupato o per non averne avuto notizia: i. dei proprî doveri; i. di una scienza, di un’arte; l’i. della legge non scusa la sua violazione; cullarsi nell’i.; confesso la mia i., per scusarsi di non intendersi di una data materia o di ignorare cose che si dovrebbero sapere.
Sia per quanto riguarda la scuola, anche se le cose stanno pian piano cambiando, sia per quanto riguarda i media c’è carenza di informazioni di questo genere, informazioni che si trovano solamente con la voglia di cercare e con l’uso della tecnologia stessa per trovarle.
Quali sono i rischi connessi all’uso degli smartphone? Quali sono i rischi degli acquisti su internet? Come posso proteggermi da malintenzionati? Qual è il rischio del sovra utilizzo di determinate tecnologie? Quali danni fisici o psicologici può causare una determinata tecnologia? Quali sono le tecnologie che possono sensibilmente migliorare la vita e quali no?
Le domande possono essere infinite e qualche tempo fa chiedendo ad amici e conoscenti ne ho raccolte almeno una ottantina. Di queste alcune le ho raccolte in una serie di articoli dedicati alle Fake News (https://www.staipa.it/blog/fakenews), ma molte altre sono rimaste senza risposta.
Nei prossimi tempi, con calma, ho deciso di prendermi l’impegno di provare rispondere a tutte quelle domande. Qualcuna per volta, raggruppandole dove possibile o dilungandomi dove necessario.
Altre domande sono bene accette, e forse col tempo ne nascerà un format nuovo e particolare su cui sto lavorando da qualche settimana con un amico.
Troverete qui, se vorrete, risposte alle domande semplici. Non massimi sistemi, non tecnologie ignote e complesse, ma le domande che molti non avvezzi alla tecnologia si fanno. Quelle che tu ti fai, o mi farai.
Qui puoi trovare tutte Le Domande Semplici: Le domande semplici (www.staipa.it/blog/LeDomandeSemplici)
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