C’è l’odore dell’erba dell’estate che avanza senza una primavera decisa, c’è il profumo del tempo e del tuo dentro.
Quell’odore che non potrei scordare come tu non dimentichi le mie mani. Odore liquido, metallico, caldo di un calore avvolgente come immergersi in un lento declivio, come sussurri impercettibili.
E c’è l’odore della pioggia e dei fantasmi passati che cambiano volto.
E l’odore del silenzio e del vino rosso di toscana lontano ma vivo.
Odore del muschio sui castelli e della neve.
E nel silenzio ad occhi chiusi ne bevo come da una calda tazza di te.
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