Torna di moda come ogni anno il Grande Fratello, trasmissione dove (stringando) un gruppo di persone in cerca di notorietà vengono rinchiuse in una casa a vivere visti da tutti e si colpiscono alle spalle per far uscire gli altri prima. Il tutto condito con rutti, scoregge, cattiverie assortite, appassionanti storie d’amore e torture dei partecipanti, che poi una volta fuori che abbiano vinto o no fanno i soldi presentandosi in discoteca in mezzo a fan che basta che sei stato in tv due minuti e ti idolatrano oppure vanno a fare gli opinionisti in altre trasmissioni della rete televisiva. Ok, qualcuno di interessante ci è uscito, forse, ma pochi. Decine di cloni dello stesso programma poi sono uscite in salse diverse ma il Grande Fratello può vantare di essere stato il primo.
In italia.
A copiare il programma che facevano all’estero.
Che ha preso l’idea da 1984 di George Orwell.
Ma che tanto si sa… basta che la gente lo guardi e che faccia vendere pubblicità….
1984 è il titolo di uno dei più celebri romanzi di George Orwell, pubblicato nel 1949 ma scritto nel 1948 (il titolo è ottenuto invertendo le ultime due cifre del primo anno della stesura).
È stato definito il romanzo dell’utopia negativa.
In un futuro prossimo (l’anno 1984) la Terra è suddivisa in tre grandi potenze totalitarie perennemente in guerra tra loro: Oceania, Eurasia ed Estasia. In Oceania, la cui capitale è Londra, la società è amministrata secondo i principi del Socing (il socialismo inglese) e governata da un onnipotente partito unico con a capo il Grande Fratello, un personaggio che nessuno ha mai visto e che tiene costantemente sotto controllo la vita di tutti i cittadini (la sua figura somiglia molto a quella di Josif Stalin e di Adolf Hitler). I suoi occhi sono le telecamere che spiano la vita di qualunque cittadino e il suo braccio la psicopolizia che interviene in ogni situazione sospetta. Ovunque vi sono grandi manifesti che ritraggono il Grande Fratello e gli slogan del partito: «la guerra è pace», «la libertà è schiavitù», «l’ignoranza è forza».
Il protagonista del romanzo, Winston Smith, è un membro subalterno del partito, incaricato di censurare i libri e gli articoli dei giornali non in linea con la politica ufficiale. Apparentemente docile, in realtà mal sopporta i condizionamenti del partito. Accanto a lui agiscono altri due personaggi: Julia, della quale Winston è innamorato malgrado il partito vieti il sesso, e O’Brien, un importante funzionario che il protagonista crede amico.
Nonostante il partito imponga la castità (il sesso è permesso al solo scopo di procreare) Winston e Julia diventano amanti e decidono di collaborare con un’organizzazione clandestina di resistenza chiamata “Confraternita”.
Fonte rivista di parte del testo: Wikipedia.
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